giovedì 5 febbraio 2009

Signore, odio il mio lavoro!


Come dovremmo comportarci nei confronti di un lavoro che non ci piace? Come sempre, nella Scrittura, trovo le risposte a tutte le mie domande. Immediatamente, pensando a questo argomento, mi viene in mente la storia di Giuseppe, un grande esempio per imparare a reagire in modo biblico a situazioni lavorative molto, ma molto difficili. Conoscete tutti il film di animazione “Il Principe d’Egitto”? Beh, se volete conoscere i reali dettagli di questa stupenda storia, potete leggerli nel Libro della Genesi (il primo libro della Bibbia) dal capitolo 37 fino alla fine del Libro. È una storia veramente avvincente con principi fondamentali attuabili anche oggi.

“Vedi un uomo talentuoso nel suo lavoro? Starà davanti ai Re” (Proverbi 22:29). Qualunque compito fosse affidato a Giuseppe, lui lo faceva bene, si curava dei minimi dettagli e, soprattutto, faceva gli interessi del suo padrone (oggi forse useremmo il termine datore di lavoro) e lo faceva gratis… non riceveva compenso per il suo lavoro, ma questo non diminuiva il suo impegno. Giuseppe era onesto, saggio, affidabile e timorato di Dio. Questo dovrebbe essere un modello anche per noi: qualunque lavoro abbiamo, per tutto il tempo necessario, dobbiamo essere persone oneste, affidabili e, proprio come Giuseppe, fare ogni cosa per onorare il Signore. Tutti noi possiamo lavorare al meglio delle nostre possibilità e, con l’aiuto di Dio, dare il meglio di noi stessi anche nelle situazioni peggiori. Se agiamo in modo onesto, anche se non siamo apprezzati quanto vorremmo, potremo godere di una buona dose di soddisfazione e tranquillità

Un lavoro del quale oggi, forse siamo insoddisfatti, potrebbe in realtà essere il banco di prova per qualcosa che il Signore ci chiamerà a fare nel futuro. L’aspirazione massima di Giuseppe non era certo lavorare come schiavo o come assistente in una prigione… ma aveva la consapevolezza che in ogni circostanza Dio era con lui, quindi svolgeva ogni compito, non per i suoi padroni umani, ma per il Sovrano Assoluto. La Scirttura dice che Dio era con Giuseppe in ogni istante della sua vita, in ogni cosa che faceva e in ogni situazione. Ecco il motivo per cui Giuseppe aveva successo in qualsiasi settore lavorativo. Conoscete la storia vero? Tutte le esperienze fatte e tutti i mestieri svolti da Giuseppe sono serviti nelle mani di Dio per formare in lui un vero Leader che salvò sia l’Egitto sia Israele da estinzione certa. Da schiavo a Governatore... un bel salto di carriera, vero?

Un superiore ingiusto potrebbe usarti, ferirti, o magari impedirti di raggiungere il tuo massimo potenziale, ma Dio – non il tuo lavoro – è il tuo Giudice e Colui che si prende cura di te! Giuseppe cercò sempre di essere un servitore leale, rispettoso e affidabile. Fu accusato ingiustamente, tradito, imprigionato e dimenticato da compagni di cella… Ma non si arrese mai: rimase fedele ogni giorno della sua vita, non dubitò mai di Dio e sapeva con certezza che tutti gli eventi che lo riguardavano avevano uno scopo sovrano ed erano manovrati dal suo Signore, Creatore, Unico Vero Dio. E Dio agì in Giuseppe, tramite Giuseppe e intorno a Giuseppe, che lui se ne rendesse conto o meno.

Se in questo momento ti senti come se fossi “prigioniero” del tuo lavoro, fatti coraggio! Dio non si è distratto, non è andato in vacanza e non si è dimenticato di te! Continua ad avere fiducia in Lui, continua a ringraziarLo e a dare il meglio di te stesso nel tuo lavoro. Il Signore conosce il tuo problema meglio di te. Ricorda: il nostro lavoro è solo una parte del nostro servizio a Dio e non determina il nostro valore. Mantenere lo sguardo su Dio, su Cristo Gesù e sulla Sua Parola ti permetterà di correre la corsa e ricevere la ricompensa che Egli ha in serbo per te.