mercoledì 8 luglio 2009

Atene... Roma... Manfredonia... o...


Una delle città italiane che amo i più è senz’altro Roma: bellissima dal punto di vista storico, artistico, culturale, calcistico (indovinate qual è la mia squadra del cuore?). Vorrei visitarla più spesso, magari proprio in agosto, mese in cui la città si svuota e diventa quasi più “umana” – niente traffico, smog o sovraffollamento. La prima volta che ho visitato Roma in veste di turista (visitando le classiche tappe turistiche), mi sono sentita proprio come quando Paolo visitò Atene. Certo, a Roma non ci sono tanti altarini o statue lungo le strade dedicate a qualche dio dell’olimpo… però ci sono tante chiese e luoghi “sacri” che, a mio avviso, distraggono le persone dal Dio Vivente e Creatore di ogni cosa. In questo mio post vorrei incoraggiare tutti noi ad ascoltare l’eco della voce di Paolo, a meditare sulla potenza di ciò che dice e a rispondere in qualche modo al suo appello. Mi piacerebbe tanto ricevere le vostre impressioni in merito: anche voi vi sentite come Paolo passeggiando per le vostre città?

Atti 17
:
16 Mentre Paolo aspettava ad Atene, fu profondamente indignato nel vedere la città piena di idoli. (…) 21 Bisogna dire che tutti gli Ateniesi e i gli stranieri che abitavano ad Atene non avevano passatempo migliore di questo: discutere le novità. 22 Allora Paolo, stando in piedi in mezzo all'Areòpago, disse:

«Ateniesi, vedo che sotto ogni aspetto siete estremamente religiosi. 23 Poiché, passando, e osservando gli oggetti del vostro culto, ho trovato anche un altare sul quale era scritto: Al dio sconosciuto. Orbene, ciò che voi adorate senza conoscerlo, io ve lo annunzio. 24 Il Dio che ha fatto il mondo e tutte le cose che sono in esso, essendo Signore del cielo e della terra, non abita in templi costruiti da mani d'uomo; 25 e non è servito dalle mani dell'uomo, come se avesse bisogno di qualcosa; lui, che dà a tutti la vita, il respiro e ogni cosa. 26 Egli ha tratto da uno solo tutte le nazioni degli uomini perché abitino su tutta la faccia della terra, avendo determinato le epoche loro assegnate, e i confini della loro abitazione, 27 affinché cerchino Dio, se mai giungano a trovarlo, come a tastoni, benché egli non sia lontano da ciascuno di noi. 28 Difatti, in lui viviamo, ci moviamo, e siamo, come anche alcuni vostri poeti hanno detto: "Poiché siamo anche sua discendenza". 29 Essendo dunque discendenza di Dio, non dobbiamo credere che la divinità sia simile a oro, ad argento, o a pietra scolpita dall'arte e dall'immaginazione umana. 30 Dio dunque, passando sopra i tempi dell'ignoranza, ora comanda agli uomini che tutti, in ogni luogo, si ravvedano, 31 perché ha fissato un giorno, nel quale giudicherà il mondo con giustizia per mezzo dell'uomo ch'egli ha stabilito, e ne ha dato sicura prova a tutti, risuscitandolo dai morti».
32 Quando sentirono parlare di risurrezione dei morti, alcuni se ne beffavano; e altri dicevano: «Su questo ti ascolteremo un'altra volta». 33 Così Paolo uscì di mezzo a loro. 34 Ma alcuni si unirono a lui e credettero; tra i quali anche Dionisio l'areopagita, una donna chiamata Damaris, e altri con loro.

Ecco come hanno reagito gli Ateniesi… e tu, come reagisci davanti alla verità della Parola di Dio?