lunedì 14 dicembre 2009

L'oggetto della fede (terza parte)


"Lo stolto ha detto in cuor suo: «Non c'è Dio».
Sono corrotti, fanno cose abominevoli;
non c'è nessuno che faccia il bene."
Salmo 14:1
Oggi vorrei concludere questo argomento invitandoti a consultare personalmente determinati versetti nella tua Bibbia. La Bibbia dice: “«Nel tornare a me e nello stare sereni sarà la vostra salvezza; nella calma e nella fiducia sarà la vostra forza». Ma voi non avete voluto!” (Isaia 30:15) Vuoi fare con me questo viaggio nelle Scritture? Allora buon lavoro.

Nel ritornare a Dio, inchinandoci davanti a Lui, sarà la nostra salvezza. Nel riconoscere la Sua Sovranità assoluta nell’umile confessione della nostra dipendenza, troveremo sollievo. Potremo capire che «i suoi pensieri non sono i nostri pensieri» (Isaia 55:8). Potremo ammettere che il Dio Creatore può avere dei pensieri e dei punti di vista che ci sorpassano e che non afferriamo. In seguito a queste considerazioni, necessarie per la giusta comprensione dell’argomento, dobbiamo riconoscere che dunque che l’oggetto diretto della fede non è l’esistenza di Dio, ma DIO STESSO, così com’è rivelato in Gesù Cristo (Giovanni 17:3), e di cui la Scrittura rende testimonianza (Giovanni 5:39). L’oggetto della fede comprende tutte le verità rivelate da Dio che si trovano riunite in una sola persona, Gesù (Efesini 4:21), il Santo e il Veritiero (Apocalisse 3:7). Cristo è l’oggetto immutabile della fede, ma non si può e né si deve scinderLo dalle verità bibliche.

Per concludere questa riflessione, ecco quello che la Scrittura insegna riguardo alla nostra salvezza.

Per avere la vita eterna, dobbiamo credere con tutto il cuore che Gesù Cristo si è Incarnato e che è l’Unico ed Eterno Figlio di Dio (Giovanni 3:16; 1 Giovanni 4:2). Questa fede non è intellettuale, non è un’opinione teologica o religiosa, ma una certezza, una convinzione che ci porta a delle azioni, a scelte ben precise, ad avere fiducia in Lui ed a sottomettere tutta la nostra vita al Suo controllo (Galati 2:20). Dobbiamo credere al Vangelo (Romani 1:16; 1 Corinzi 15:1-4). Questo Vangelo ci annuncia che Cristo è morto per i nostri peccati secondo le Scritture, che è stato sepolto e che è risorto il terzo giorno (1Corinzi 15:1-4). Credere al Vangelo vuol dire riconoscere Gesù come Salvatore e Signore di tutto il nostro essere (1 Corinzi 6:19-20).

Per essere salvati dobbiamo confessare con la nostra bocca Gesù come Signore e credere nel nostro cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti (Romani 10:9). Ciò comporta fede nella Sua Divinità, perché se Gesù è nato secondo la carne dalla discendenza di Davide, è altresì Figlio di Dio, concepito dallo Spirito Santo. La risurrezione di Cristo è dimostrazione della Sua Divinità e diventa il fondamento della nostra fede nella Sua morte espiatoria. La nostra fede nell’opera redentrice di Cristo trova nella risurrezione del Signore il sigillo e l'approvazione di Dio sulla vita di Gesù e sul Suo Sacrificio (Romani 4:25). Essendo Cristo risorto, siamo certi della Sua elevazione nella gloria (Efesini 1:20), della Sua attuale intercessione per noi ed della Sua potenza per liberarci dal peccato (Ebrei 7:5).

Per essere salvati, dobbiamo credere che Gesù può e vuole perdonare i nostri peccati (Luca 7:36-50). «Credi nel Signore Gesù, e sarai salvato», diceva Paolo al carceriere di Filippi (Atti 16:31). Da quest’affermazione e da questa circostanza, è chiaramente evidenziato che l’oggetto della fede è Cristo, una persona, e non un certo numero di verità o una religione.

La fede che salva è quindi ben altro di un’adesione intellettuale alle verità rivelate nella Bibbia o un’adesione emotiva ad una religione. La fede che salva è molto di più che il semplice appropriarsi di certe promesse. Essa ci permette di vivere una relazione intima con Dio stesso, conosciuto come Padre, e col Suo Amato Figlio, riconosciuto come Salvatore, Amico e Maestro della nostra vita.

«In nessun altro è la salvezza; perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia stato dato agli uomini,
per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati»
Atti 4:12

“Questo è buono e gradito davanti a Dio, nostro Salvatore,
il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e vengano alla conoscenza della verità. Infatti c'è un solo Dio e anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo, che ha dato Se Stesso come prezzo di riscatto per tutti;
questa è la testimonianza resa a suo tempo”
1° Timoteo 2:3-6