martedì 2 marzo 2010

Il tempo di correre

"Due di loro se ne andavano in quello stesso giorno a un villaggio di nome Emmaus, distante da Gerusalemme sessanta stadi; e parlavano tra di loro di tutte le cose che erano accadute."
Luca 24:13–14


Spesso mi rendo conto che, come cristiana, ho bisogno di qualcuno che mi ricordi le cose basilari che a volte dimentico. Hai notato che spesso non sappiamo tanto quanto pretendiamo di sapere o dimentichiamo ciò che dovremmo ricordare, oppure ricordiamo ciò che dovremmo dimenticare?

In Luca 24 è descritta la storia di due uomini che avevano dimenticato importanti verità, che invece, avrebbero dovuto ricordare molto bene. Erano appassionati seguaci di Gesù Cristo, avevano visto i Suoi miracoli e udito le Sue parole, ma in quella serata, mentre camminavano sulla via di Emmaus, pensavano solo ai loro sogni infranti. Le loro certezze si erano sgretolate sul monte Calvario e le loro speranze spazzate via in un attimo dopo aver visto il loro Maestro appeso ad una croce romana. Fino all’ultimo avevano sperato in un miracolo, ma non era successo nulla. Erano tristi, scoraggiati e si sentivano particolarmente soli. Eppure Gesù li aveva avvertiti dicendo loro che sarebbe stato arrestato e crocifisso, ma aveva anche aggiunto che, dopo tre giorni, sarebbe risorto. Ma loro avevano dimenticato. Volevano solo mettere più strada possibile fra loro e quella croce su cui erano appese tutte le loro speranze per un futuro migliore. Ad un certo punto Gesù Cristo in persona apparve loro e chiese spiegazioni sulla loro ingiustificata tristezza. Infine li apostrofò con severe parole:

“O insensati e lenti di cuore a credere a tutte le cose che i profeti hanno dette! Non doveva il Cristo soffrire tutto ciò ed entrare nella sua gloria?» E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture le cose che Lo riguardavano.” (Luca 24:24-26) Dopo aver spezzato il pane Gesù scomparve e loro, correndo, ritornarono verso Gerusalemme con un messaggio di gioia:

“Il Signore è veramente risorto!” (v.33)

Dobbiamo ricordare che ogni passo che ci allontana dal sacrificio di Gesù per noi e dalla Sua tomba vuota è un passo nella direzione sbagliata. Quando stiamo soffrendo o abbiamo fallito, è il tempo di capire bene la verità e correre verso di essa. Forse nella tua vita è accaduto qualcosa di inaspettato e troppo grande per te. Forse pensi che Dio ti ha abbandonato; ma è una bugia: Dio non ti ha dimenticato e vuole farti comprendere che Lui è sempre stato accanto a te. Adesso è il tempo di correre nella direzione giusta, è il tempo di ricordare le Sue promesse, è il tempo di dimenticare i tuoi fallimenti, è il tempo di rinascere spirituale perché Cristo è risorto!