giovedì 25 novembre 2010

O come Orgoglio... O come "Oh mamma, quanto sono sciocco!"

"SIGNORE, il mio cuore non è orgoglioso e i miei occhi non sono altèri; non aspiro a cose troppo grandi e troppo alte per me.
In verità l'anima mia è calma e tranquilla.
Come un bimbo divezzato sul seno di sua madre, così è tranquilla in me l'anima mia.
O Israele, spera nel SIGNORE, ora e per sempre."
(Salmo 131 - Canto dei pellegrinaggi - di Davide)
Un giovane italiano si recò a Chicago per una settimana di vacanza, quindi prese una stanza all’Hotel Sherman. Il suo inglese non era granché, ma in un modo o nell’altro riuscì a barcamenarsi in quelle prime ore in territorio americano. Dopo essersi sistemato in camera, decise di fare una passeggiata. Gira che ti rigira, alla fine si perse. Purtroppo non si ricordava il nome della via dove si trovava l’albergo e nemmeno l’aspetto esterno dell’hotel stesso. Si vergognava del suo poco inglese e nello stesso tempo era sicuro che se la sarebbe cavata da solo, senza l’aiuto di nessuno. Arrivò la sera senza alcun risultato, quindi il giovane decise di prendersi un’altra stanza in un altro albergo. Il giorno dopo riprese le ricerche, ostinandosi ancora a non chiedere aiuto a qualche passante o a qualche poliziotto, sempre perché temeva di fare brutta figura con il suo poco inglese. Cercò inutilmente per cinque giorni consecutivi l’hotel dove aveva lasciato tutti i suoi bagagli, ma inutilmente. Quasi alla fine della sua vacanza, decise finalmente di rivolgersi ad una pattuglia della polizia. I poliziotti, ovviamente, non ebbero difficoltà a trovare il suo albergo. Anzi, gentilmente lo accompagnarono li. Quando il giovane arrivò all’Hotel Sherman dove si era registrato al suo arrivo, scoprì con grande raccappriccio che esso non era lontano dall’Albergo Astor, dove aveva dormito per 4 notti senza i suoi effetti personali. L’orgoglio gli aveva impedito di godersi la tanto bramata vacanza, facendogli perdere tempo, gioia e soldi.

Nessuno dovrebbe essere così orgoglioso da non riconoscere di aver bisogno di aiuto o di maggiori istruzioni in merito a un lavoro o a una decisione importante. Nessuno dovrebbe permettere al proprio orgoglio di impedirgli di chiedere aiuto a Dio e di ammettere di aver sbagliato. Non c’è da vergognarsi di non essere perfetti… tutti noi, se ci riposiamo in Dio, siamo “i Suoi lavori in corso”.

Ricorda: L’orgoglio ha cacciato l’infame Lucifero dal cielo, il debole e disubbidiente Adamo dal paradiso terrestre, l’altezzoso Saul dal suo regno, il presuntuoso Nabucodonosor fuori dalla società per un lungo periodo, il presuntuoso Haman dalla corte di re Assuero e lo condusse alla morte. Non permettere che l’orgoglio faccia di te la sua preda!