giovedì 2 dicembre 2010

Una lettera dolcissima


Qualche giorno fa ho ricevuto una lettera dolcissima da un'amica che non vedo più da tanti anni. Ci'eravamo perse di vista fino a quando non mi ha "beccata" su un social network e abbiamo riallacciato i contatti. Si chiama Rosi e abita in America, ma per parecchi anni è vissuta a Perugia ed è sempre preziosa per noi. Ci siamo presi cura di lei e della sua famiglia per un po', ma non sapevamo come stavano abdando le cose in America... ora sappiamo che Dio si sta prendendo cura fedelmente di questa preziosa sorellina. Vorrei condividere con voi questa lettera perché, mi ha incoraggiato e penso che possa incoraggiare anche voi. Se siamo fedeli a Dio, niente di ciò che facciamo per Lui, sarà mai sprecato. Buona lettura.
 
Ciao Maria Luisa!
Volevo condividere una cosina con te (...) qualche mese fa, nel Salmo 78:41 ho letto che il popolo Ebreo ricominciò "a tentare Dio, e a PROVOCARE il Santo d'Israele" nella King James Version (una versione della Bibbia in Inglese) viene usata la frase  "a LIMITARE il Santo d'Israele". Quando ho letto queste parole,  sono rimasta un attimo sorpresa, poi ho cominciato a pensare e mi è venuta all'improvviso questa riflessione: se ci lamentiamo sempre di quello che ci succede (come il popolo nel deserto), se non ci fidiamo del piano che Dio ha per noi quando non lo capiamo, - dimostrando così mancanza di fede - se non ubbidiamo, se non cresciamo, se non ci separiamo dal mondo, allora NOI stessi limitiamo la mano di Dio che non potrà benedirci, datto che rimaniamo nel peccato.

Dopo aver pensato a tutto questo, mi sono messa a piangere perché è come se Dio mi avesse  voluto far sapere che mi vuole tanto bene ma sono io che, con il mio peccato, gli lego le mani, mentre lui vorrebbe solo mostrarmi le sue benedizioni e i suoi doni. Le benedizioni sono direttamente proporzionali alla nostra ubbidienza.  Anche in Isaia 59:1-2 si legge questo:

"Ecco, la mano del SIGNORE non è troppo corta per salvare, né il suo orecchio troppo duro per udire; ma le vostre iniquità vi hanno separato dal vostro Dio; i vostri peccati gli hanno fatto nascondere la faccia da voi, per non darvi più ascolto".

Mi ricordo che una volta, Fred (il Pastore del Centro Evangelico Battista di Perugia), disse che se non stavamo vedendo frutti nella nostra vita, ci saremmo dovuti chiedere che cosa stavamo facendo, avremmo dovuto guardare le nostre azioni. Anche se ubbidiamo, è vero che Dio non esaudirà sempre le nostre preghiere, nel modo in cui vogliamo noi, ma sicuroamente delle benedizioni arriveranno, perché Dio rimarrà vicino a noi, se noi ci terremo vicini a Lui.

Volevo solo dirti questo; non è incredibile come Dio protegge la Sua Parola in ogni lingua e che trova il modo di comunicarci delle cose importanti in modo così personale?

Grazie Rosi, un abbraccio da tutti i perugini del CEB.