lunedì 18 marzo 2013

Papy, quanto guadagni?




- Papy, posso farti una domanda?
- Ma certo, cosa vuoi sapere?
- Papy, quanto guadagni all'ora?
- Non sono cose che ti riguardano, perché mi fai questa domanda?
- Così, ci tenevo a saperlo. Per favore, dimmelo. Quanto guadagni in un'ora?
- Beh, se proprio lo devi sapere... guadagno 50 euro all'ora.
Il bambino, con una nota di disappunto, abbassò lo sguardo, ma subito si riprese
- Papy, posso avere 25 dollari in prestito?
A questo punto il padre si arrabbiò davvero.
- Se l'unica ragione per cui mi hai fatto quella domanda era per farti prestare dei soldi per andarti a comperare qualche stupido giocattolo o cose simili, allora sarà meglio che fili dritto in camera tua e vai a letto.  Io mi lavoro come un matto tutti i giorni e non mi aspetto certo un comportamento così infantile da parte tua.

Il bambino andò in camera sua e chiuse la porta dietro di sé. Il padre si sedette e, pensando alla domanda del figlio, e più ci pensava e più la abbia cresceva dentro di lui.
- Come si permette di fare domande del genere solo per spillarmi dei soldi?
Trascorsa un'ora o poco più, l'uomo si calmò ed incominciò a pensare. Forse quei 25 euro gli servivano per qualcosa di veramente importante, difatti il bambino non gli aveva mai fatto richieste del genere. Da quando la madre era morta di cancro, lui si era buttato a capofitto nel lavoro per poter coprire le spese.
Infine il padre si alzò,si avvicinò alla stanza del figlio ed aprì la porta.
- Sei ancora sveglio?
- si Papy, sono sveglio.
- Sai, stavo pensando ... sono stato un po' durò con te poco fa ... ho avuto una giornata pesante ed ho scaricato il mio nervosismo su di te, mi perdoni? ... Tieni, ecco, questi sono i 25 euro che mi hai chiesto.
Il bambino si alzò di scatto e si mise a sedere sul letto con un gran sorriso stampato in faccia.
- Grazie Papy, grazie.
Poi, mise la mano sotto al cuscino e tirò fuori vari pezzi da 1,5,10 euro. Vedendo che il bambino aveva già del denaro, il padre cominciò ad arrabbiarsi di nuovo. Il bambino intanto stava contando il denaro che aveva in mano. Il padre lo interruppe dicendo:
- Perché hai voluto quei soldi se ne avevi già tanti?
- Perché non ne avevo abbastanza, ma adesso ce l'ho! Papy, adesso ho 50 eurodollari, posso comperare un'ora del tuo tempo? Ti prego, vieni a casa prima, domani sera, mi piacerebbe tanto stare un po’ di più con te.
Per il padre fu come un pugno nello stomaco. Abbracciò suo figlio e gli chiese perdono.

Questa storia è solo un promemoria per tutti coloro che sono sempre, troppo molto impegnati. Non dovremmo permettere al tempo di sfuggirci tra le dita, senza aver trascorso abbastanza tempo con le persone che, per noi, contano veramente, quelli più vicini al nostro cuore.
Ricordatevi di spendere 50 euro del vostro tempo con qualcuno che amate veramente.
Se dovessimo morire domani, la società per la quale stiamo lavorando ci potrà sostituire in due o tre giorni.
Ma le famiglie e gli amici che lasceremo, sentiranno la nostra mancanza per il resto della loro vita. Eppure, se ci pensiamo bene, dedichiamo molto più tempo al lavoro che alla famiglia.
Certe cose ...  certi legami … sono molto, ma molto più importanti!