giovedì 25 dicembre 2014

Il Vero Significato del Natale

Vignetta di Charlie Brown e Linus - da Peanuts (per gentile concessione) 

Galati 4:
4Ma quando venne la pienezza del tempo, 
Dio mandò suo Figlio, 
nato da donna, 
nato sotto la Legge, 
5per riscattare quelli che erano sotto la Legge, 
perché ricevessimo l'adozione a figli.  
6E che voi siete figli lo prova il fatto che 
Dio mandò nei nostri cuori 
lo Spirito del suo Figlio, 
il quale grida: «Abbà! Padre!». 
7Quindi non sei più schiavo, ma figlio e, 
se sei figlio, sei anche erede per grazia di Dio.

Tito 3:
 4Ma quando apparvero la bontà di Dio, nostro Salvatore,
e il suo amore per gli uomini,
5Egli ci ha salvati,
non per opere giuste da noi compiute,
ma per la Sua misericordia,
con un'acqua che rigenera e rinnova nello Spirito Santo,
6che Dio ha effuso su di noi in abbondanza
per mezzo di Gesù Cristo, nostro Salvatore,
7affinché, giustificati per la sua grazia,
diventassimo, nella speranza, eredi della vita eterna.

Giovanni 3:
16Dio infatti ha tanto amato il mondo 
da dare il Figlio unigenito, 
affinché chiunque crede in Lui non perisca, 
ma abbia la vita eterna.  
17Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo 
per condannare il mondo, 
ma perché il mondo sia salvato per mezzo di Lui.  
18Chi crede in Lui non è condannato; 
ma chi non crede è già stato condannato, 
 perché non ha creduto 
nel Nome dell'Unigenito Figlio di Dio. 
36Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; 
chi non crede al Figlio non vedrà la vita, 
ma l'ira di Dio rimane su di lui.

Tu e io siamo il motivo...





Traduzione dell'Inno Cristiano
"We are the reason", di David Meece

Da bambini sognavamo la mattina di Natale
E tutti i regali e i giochi che avremmo trovato
Ma non sapevamo che un bambino nato in una santa notte
Ci ha dato il più grande dono per le nostre vite

E noi siamo stati la ragione per cui Egli diede la Sua vita
Noi siamo stati la ragione per cui Egli ha sofferto ed è morto
Per un mondo che era perduto Egli ha dato tutto ciò che poteva dare
Per mostrarci la ragione per cui vivere

Mentre gli anni passavano imparammo di più sui doni
E sul donare noi stessi e su cosa questo significa
In un giorno buio e nuvoloso un Uomo fu appeso gridando nella pioggia
Per amore; per amore

E noi siamo stati la ragione per cui Egli diede la Sua vita
Noi siamo stati la ragione per cui Egli ha sofferto ed è morto
Per un mondo che era perduto Egli ha dato tutto ciò che poteva dare
Per mostrarci la ragione per cui vivere

Alla fine trovai la ragione per cui vivere
È dare ogni parte del mio cuore a Lui
In tutto ciò che faccio, ogni parola che dico
Darò tutto il mio essere a Lui
A Lui

E noi siamo la ragione per cui Egli diede la Sua vita
Noi siamo la ragione per cui Egli ha sofferto ed è morto
Per un mondo che era perduto Egli ha dato tutto ciò che poteva dare
Per mostrarci la ragione per cui vivere

Egli è la mia ragione di vita.


Buon Natale a Tutti 
e Dio vi Benedica Abbondantemente!

martedì 9 dicembre 2014





Cristo è venuto, Egli è il Grande Rivelatore
Profeta del Dio Vivente,
Parola fatta carne per vivere in mezzo a noi,
Verità Incarnata che cammina sulla terra,
Egli è la Luce della Rivelazione che brilla e
Fa fuggire le tenebre.
Nessuno parlò mai come Costui!
Inginocchiati oggi, ed ascolta la Sua Parola!
Gesù, Grande Profeta, Luce del Mondo, 
Rivelato dal Padre,
AdoriamoLo.

Cristo è venuto, Egli è il Grande Redentore, 
Sacrificio e Sommo Sacerdote 
Che sempre intercede,
Perfetto è il Suo Sangue per noi,
Egli, l'Agnello del sacrificio 
Che soddisfa l’ira di  Dio,
Prese il pungolo della morte al nostro posto;
Nessun’altro avrebbe mai potuto 
Salvare il peccatore!
Inginocchiati, fidandoti della Sua Misericordia!
Gesù, Perfetto Sacerdote e Sacrificio, 
ci ha redenti per Dio,
AdoriamoLo.

Cristo è venuto, Egli è il Re Eterno, 
Figlio maggiore di Davide, 
Per regnare alla destra di Suo Padre.
Egli, l’Agnello risorto una volta ucciso,
Rende tutti i Suoi nemici sgabello dei Suoi Piedi,
Prende lo scettro, Suo di diritto,
Suo è il trono che durerà per sempre!
Inginocchiati davanti al Suo Potere Sovrano!
Gesù, Re dei Re, seduto in Cielo, 
Colui davanti al quale
ogni ginocchio si piegherà,
AdoriamoLo!

 Cristo è venuto, Egli è il Grande Ristoratore,
Il Secondo Adamo, 
Colui che fu promesso nei tempi antichi,
Egli strappa il velo di separazione.
Giunge la Nuova Gerusalemme,
Lui è la Luce, l’Agnello e il Signore della Gloria.
Egli rende santi i discendenti della razza di Adamo.
Lui è l’Albero della Vita, ristorato per sempre,
Inginocchiati davanti al Suo Volto Sorridente!
Gesù, Ristoratore di tutto ciò che il peccato ha rovinato,
Autore della vita eterna, 
AdoriamoLo!

Ron Berrus

giovedì 13 novembre 2014

Scambia la tua forza... con la SUA!




Tanti anni fa, a causa di un lunghissimo e devastante periodo di malattia e ricovero ospedaliero, attraversai un periodo di grande scoraggiamento: non avevo prospettive umane per il futuro, ero stanca anche di leggere le Scritture e la mia fede, se pur solida nel Signore, era messa a dura prova.

            Una notte mi chiusi in bagno (per non disturbare le compagne di stanza) e lessi tutta la notte la Bibbia, per la precisione il Libro di Giobbe… mi sentivo un pochino come lui, e vi garantisco che alle volte vennero a trovarmi in ospedale anche alcuni “amici di Giobbe”, incapaci di confortare ma bravi a condannare. Al mattino, mentre sorgeva il sole, Dio mi spinse a leggere due capitoli nella Scrittura: Isaia 40 e 2 Corinzi 12. Alla fine della lettura Dio mi diede nel profondo del mio cuore, due promesse che, ancora dopo tanti anni, non sono mai venute meno:

“Dio dà forza allo stanco e accresce il vigore a colui che è spossato. I giovani si affaticano e si stancano; i più forti vacillano e cadono; ma quelli che sperano nel SIGNORE acquistano nuove forze, si alzano a volo come aquile, corrono e non si stancano, camminano e non si affaticano.” (Isaia 40:29-31)
“Tre volte ho pregato il Signore perché allontanasse da me questa spina nella carne; ed egli mi ha detto: La MIA GRAZIA ti basta, perché la mia potenza si dimostra perfetta nella debolezza(2 Corinzi 12:8)

Da quel momento accettai la mia situazione fisica, non come una condanna, ma come il piano perfetto di Dio per la mia vita e, da parte sua, Dio mi ha sempre rinnovato forze ed energie per affrontare ogni situazione difficile che Lui ha utilizzato per forgiare il mio carattere.

È molto probabile che queste righe siano lette anche da diverse persone che sono oggi scoraggiate e depresse. Alcuni forse sentono venir meno sotto il peso della situazione che stanno affrontando, sempre più sfibrante e intollerabile. Altri stanno pensando che Dio si sia dimenticato di loro e alcuni, magari, si stanno autoconvincendo che Dio non esiste affatto.

Il capitolo 40 di Isaia, che v’incoraggio a leggere in tutta la sua bellezza, ci ricorda che Dio è il Sovrano su tutta la Sua creazione, è l’Iddio della storia, è Colui che stabilisce momenti, stagioni e controlla tutto ciò che succede. Dio è Colui che si prenderà sempre cura del Suo Popolo e di coloro che lo riconoscono quale Signore e Sovrano. A tutti noi, a voi che state passando un periodo difficile, il profeta Isaia ricorda: “Dio non si è stancato di voi, di noi. Forse pensate che lo sia perché siete stanchi.”

La frase “Acquistano nuove forze” potrebbe anche tradursi letteralmente: “Scambiano la loro forza”. La questione, quindi, non è tanto il cambiare l'ambiente in cui viviamo o le circostanze che stiamo attraversando, ma ammettere di non avere il coraggio necessario in noi stessi, la nostra capacità di sopportazione è sempre più fragile e abbiamo assoluto bisogno di un intervento divino.

Facciamo nostra questa promessa: “Quelli che sperano nell'Eterno scambiano la loro forza (con la Sua)”. Contiamo spesso solo sulle nostre forze e risorse: fa meraviglia che esse vengano presto meno? Contiamo sull'aiuto e sulle risorse degli altri: questo sì che è un errore! Troppo spesso, infatti, ci facciamo entusiasmare da sermoni o conferenze, particolarmente esaltanti, magari condotti da personaggi famosi, “pieni di carisma”, che ci hanno entusiasmato ravvivando la fiamma della nostra fede.  Poi siamo tornati alle nostre case, alla vita di tutti i giorni, con nuovo zelo e impulso. Quanto, però, è durato? Settimane, mesi? Gradualmente ci siamo ritrovati a rallentare il nostro passo come una batteria scarica, ci siamo stancati. Abbiamo volato, poi corso, poi camminato: stiamo per fermarci e cadere a terra sfiniti? Il tempo e l'umore esercitano la loro influenza negativa su di noi. Le circostanze ci frenano e ci bloccano. Satana ci colpisce con dardi micidiali. I peccati accumulano scorie che diventano una barriera fra noi e Dio.

è arrivato il momento di dire BASTA e di volgere il nostro sguardo su Gesù, imploriamo con fede e con speranza il Suo intervento. Non guardiamo indietro, in basso o ai nostri fallimenti, ma continuiamo a guardare a Gesù, che sulla croce del Calvario ha conquistato per tutti noi la vittoria sul peccato e sulla morte.  Non dobbiamo continuare ad andare avanti con le nostre proprie forze e risorse o quelle altrui, ma abbiamo la possibilità di scambiare la nostra debolezza con la Sua forza, il rifiuto di una realtà difficile con la gioiosa accettazione della Sovranità di Dio nella nostra vita, e tutto grazie alla morte e resurrezione di Cristo, nostro Signore e Salvatore. 

Allora, nonostante ogni ostacolo e difficoltà, voleremo in alto con ali d'aquila, correremo senza stancarci e cammineremo senza affannarci, senza perdere il fiato e cadere a terra. Andremo avanti nel cammino della vita rispondendo alla grazia di Dio con le parole dell’Apostolo Paolo: “Perciò molto volentieri mi vanterò piuttosto delle mie debolezze, affinché la potenza di Cristo riposi su di me. Per questo mi compiaccio in debolezze, in ingiurie, in necessità, in persecuzioni, in angustie per amor di Cristo; perché, quando sono debole, allora sono forte.”


lunedì 27 ottobre 2014

Chi sarà il prossimo?


Aveva festeggiato 75 feste di Natale e Nuovo Anno, 74 feste di Pasqua, alla 75ª purtroppo non ci arrivò.Per 3.600 volte si era recata al mercato per comprare, appunto, a buon mercato.
Nell’arco del tempo della sua vita aveva lavato 467.500 piatti e 233.250 bicchieri, per non parlare delle pentole, padelle e infinite posate. Aveva fatto circa 50 acconciature e consumato qualche centinaio di paia di scarpe. Era stata invitata a 60 matrimoni, 135 battesimi e partecipato a 125 funerali, l’ultimo fu il suo.

Fu mamma adorata, due figlie laureate, le diedero tanta gioia, come i quattro nipotini.  Aveva avuto un impegno costante per la famiglia, ma poco tempo per sé e per Dio, ma ora si era dovuta fermare; la vita, questo conto alla rovescia, era arrivato allo zero. 

Non sempre si va al funerale degli altri. Un pellegrinaggio terrestre, comune e simile a noi tutti.
Ma se c’è l’aldilà, con inferno e paradiso, dove sarà adesso? Dove continuerà la sua esistenza eterna?
Sogni, sacrifici, ansie e speranze, gioie e dolori… È tutto fine a se stesso? Tutto è finito sotto una fredda lapide?

Moltissimi, ricchi e poveri, dotti e analfabeti, dicono che dopo non c’è più niente. Dio tramite la Bibbia dice che il dopo c’è. Se non c’è niente, non ha perso niente né il credente, né il non credente.
Ma se c’è, quello che perde è solo il non credente. Nella Bibbia leggiamo: “Lo stolto ha detto in cuor suo: «Non c’è Dio». Sono corrotti, fanno cose abominevoli; non c’è nessuno che faccia il bene” (Salmo 14:1). Meglio quindi se non c’è, così nella nostra vita possiamo fare ciò che ci piace, tanto se Dio non c’è, non c’è neanche nessuna condanna. Ma questi, dice Dio, sono pensieri dello stolto.
 
 Tu la pensi alla stessa maniera?
 
Con queste poche righe non si vuole fare una predica e neanche trasmettere sciagura. Vogliamo solo dire che la vita, anche se breve, è troppo bella per sprecarla solo per le cose, anche se legittime, della vita vissuta che abbiamo appena raccontato; l’aldilà con Gesù è ancora più bello, e vale la pena ricercarlo per averlo. 

Il Grande Amore di Dio per te è riassunto in un bellissimo versetto nel Vangelo di Giovanni: “Perché Dio ha tanto amato il mondo (te e me), che ha dato (a soffrire duramente fino alla vorte in croce) il Suo Unico Figlio (Gesù), affinché chiunque (te e me) crede in Lui non perisca (non vada all’inferno), ma abbia vita eterna (in cielo per sempre con Lui) (Giovanni 3:16).

Questo è il finale migliore, basta credere.
 

Ma attenzione!
 

Credere vuol dire avere fiducia nella persona e promesse di Gesù, significa prendere in parola Dio, riporre in Lui tutta la nostra fiducia per il presente e il futuro.

L'apostolo Paolo ha scritto:  "Questo è buono e gradito davanti a Dio, nostro Salvatore, il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e vengano alla conoscenza della verità. Infatti c'è un solo Dio e anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo, 6 che ha dato se stesso come prezzo di riscatto per tutti; questa è la testimonianza resa a suo tempo." (1 Timoteo 2:3-6) 

Qualsiasi altra fede, che non dà questo risultato, non è la vera fede! Non è presunzione, ma è la Bibbia, è Dio che lo dichiara... e io a Dio ci credo!



venerdì 19 settembre 2014

Basta che sia "sano"...



“Non m’importa se è maschio o femmina, gemelli o uno solo... l’importante è che sia sano…”
Ultimamente ho sentito questa frase da una mia carissima amica; spesso viene pronunciata da mamme in dolce attesa. Mi è venuta in mente una storia che ho letto qualche tempo fa e che mi ha portato a glorificare Dio per la Sua infinita perfezione e saggezza.
Si chiama Christopher Duffley, viene dal New Hampshire e a soli 12 anni sta spopolando nel web. L’unico modo che ha per rapportarsi al mondo è la musica, la sua voce, è un dono unico… mentre canta, è impossibile non rimanere incantati e commuoversi.
Di sfide Christopher ne ha già superate tante: è nato prematuro, a sole 26 settimane, pesava meno di 2 kg. Cieco dalla nascita, fu abbandonato dai genitori, i quali risultarono positivi ai test dell’ossicodone e alla cocaina. Ma Christopher non rimase solo a lungo perché fu adottato da una famiglia che riversò su di lui un amore incondizionato.
All’età di due anni arrivò il tragico verdetto dei medici: autismo. Christopher non parlava, ma  iniziò a mostrare le sue doti canore e, dalla sua prima esibizione in pubblico, non si è più fermato. 
Oggi la vita del ragazzino americano ha un solo obiettivo: “Condividere la visione di Dio” attraverso il canto. Le disabilità fisiche e mentali non gli hanno impedito di cimentarsi nel canto, e così, nel corso degli anni, ha incantato pubblici e platee con la sua melodiosa voce. Oggi Christopher, ormai famoso in tutti gli Stati Uniti, ha all’attivo più di 120 esibizioni, molte delle quali in ambito evangelico.

Nel 2013 è stato pubblicato il suo primo album, intitolato “Eyes of my heart” ricco di rimandi alla Bibbia e all’amore di Dio per gli uomini. Oltre alle perfomance canore, Christopher è molto attivo sul web e sui social network: ha un suo canale Youtube ed è presente sulla piattaforma cristiana di condivisione video, Godtube e su Facebook ha già 14mila fan. Christopher è anche un attivista dell’associazione di volontariato “Otto giorni di speranza”. Per il ragazzino, come si legge sul suo sito ufficiale e sulla pagina Facebook, la fede cristiana è molto importante: tra le sue influenze musicali un posto d’onore è assegnato alla Bibbia.

Ovviamente e giustamente ogni donna desidera un figlio sano, non dimentichiamo, però, che ogni bambino è un prezioso dono di Dio e un tesoro speciale al cuore di Dio. I genitori di Christopher lo hanno riconosciuto sin dal primo momento che hanno avuto il bambino fra le braccia e, con il loro amore per Dio, hanno amato e guidato il bambino giorno dopo giorno offrendogli la possibilità di vivere una vita degna alla Gloria di Dio. 


SALMO 139

14 Io ti celebrerò, perché sono stato fatto in modo stupendo.
Meravigliose sono le tue opere,
e l'anima mia lo sa molto bene.
15 Le mie ossa non ti erano nascoste,
quando fui formato in segreto
e intessuto nelle profondità della terra.
16 I tuoi occhi videro la massa informe del mio corpo
e nel tuo libro erano tutti scritti
i giorni che mi eran destinati,
quando nessuno d'essi era sorto ancora.
17 Oh, quanto mi sono preziosi i tuoi pensieri, o Dio!
Quant'è grande il loro insieme
18 Se li voglio contare, sono più numerosi della sabbia;
quando mi sveglio sono ancora con te.


Salmo 127

3 Ecco, i figli sono un dono che viene dal SIGNORE;
il frutto del grembo materno è un premio.


Salmo 100

1 Mandate grida di gioia al SIGNORE,
abitanti di tutta la terra!
2 Servite il SIGNORE con letizia,
presentatevi gioiosi a lui!
3 Riconoscete che il SIGNORE è Dio;
è lui che ci ha fatti, e noi siamo suoi;
siamo suo popolo e gregge di cui egli ha cura.
4 Entrate nelle sue porte con ringraziamento,
nei suoi cortili con lode;
celebratelo, benedite il suo nome.
5 Poiché il SIGNORE è buono; la sua bontà dura in eterno,
la sua fedeltà per ogni generazione.

Alla faccia di tutti coloro che, essendo sostenitori dell'aborto precauzionale, suggeriscono omicidi volontari quando un feto è indesiderato, "handicappato", inaspettato...