domenica 1 giugno 2014

Papà, mi fai male!



Questa è una storia vera, trascritta da chi vuole dar voce ai bambini abusati che non sono in grado di difendersi e, troppo spesso, non hanno voce in capitolo!

Io mi chiamo Kris, ho tre anni, i miei occhi sono gonfi, in questo momento non posso vedere. Devo essere stupido, cattivo o qualcos’altro di brutto perché mio papà è sempre così arrabbiato!

Voglio essere più buono, voglio essere anche più bello, forse allora mia mamma mi abbraccerà qualche volta.

Non posso fare uno sbaglio, non posso fare rumore, perché, se lo faccio, mi chiudono in un posto buio per tutto il giorno. Quando mamma tornerà cercherò di essere buono o mi nasconderò da qualche parte, così le non mi picchierà prima di mettermi a letto.

Ho appena sentito il rumore di una macchina, mio papà sta tornando dal bar. Sta bestemmiando e sta pronunciando anche il mio nome. Mi attacco al muro, cerco di nascondermi dai suoi occhi cattivi.

Ho tanta paura, ho cominciato a piangere, lui mi nota e mi dice parole brutte, dice che è colpa mia se ha dei problemi col lavoro. Poi mi colpisce e mi dà dei calci. Alla fine riesco a scappare e corro verso la porta ma lui l'ha già chiusa a chiave, piango e grido dalla paura.

Lui mi afferra e mi lancia verso il muro durissimo, cado a terra, mi fa male dappertutto e mio papà continua a dirmi parole ancora più brutte.

"Scusa papà, mi dispiace, ma mi fai male!” Grido io, ma non serve a niente.

Il suo viso è curvo su di me, mi fa tanta paura. Tanto male, tante botte ancora e ancora…

“Oh mio Dio, abbi pietà, fallo smettere…”

Finalmente papà smette quando io non posso più muovermi e và verso la porta… io rimango sdraiato a terra senza muovermi.

Il mio nome è Kris, ho tre anni, e questa sera il mio papà mi ha ucciso!


Cosa possiamo fare noi? Pregare, condividere la storia di Kris, tenere gli occhi e orecchie aperte ed essere pronti a denunciare alle autorità se sospettiamo qualche abuso su minori, coloro che non possono difendersi da soli.

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