giovedì 13 novembre 2014

Scambia la tua forza... con la SUA!




Tanti anni fa, a causa di un lunghissimo e devastante periodo di malattia e ricovero ospedaliero, attraversai un periodo di grande scoraggiamento: non avevo prospettive umane per il futuro, ero stanca anche di leggere le Scritture e la mia fede, se pur solida nel Signore, era messa a dura prova.

            Una notte mi chiusi in bagno (per non disturbare le compagne di stanza) e lessi tutta la notte la Bibbia, per la precisione il Libro di Giobbe… mi sentivo un pochino come lui, e vi garantisco che alle volte vennero a trovarmi in ospedale anche alcuni “amici di Giobbe”, incapaci di confortare ma bravi a condannare. Al mattino, mentre sorgeva il sole, Dio mi spinse a leggere due capitoli nella Scrittura: Isaia 40 e 2 Corinzi 12. Alla fine della lettura Dio mi diede nel profondo del mio cuore, due promesse che, ancora dopo tanti anni, non sono mai venute meno:

“Dio dà forza allo stanco e accresce il vigore a colui che è spossato. I giovani si affaticano e si stancano; i più forti vacillano e cadono; ma quelli che sperano nel SIGNORE acquistano nuove forze, si alzano a volo come aquile, corrono e non si stancano, camminano e non si affaticano.” (Isaia 40:29-31)
“Tre volte ho pregato il Signore perché allontanasse da me questa spina nella carne; ed egli mi ha detto: La MIA GRAZIA ti basta, perché la mia potenza si dimostra perfetta nella debolezza(2 Corinzi 12:8)

Da quel momento accettai la mia situazione fisica, non come una condanna, ma come il piano perfetto di Dio per la mia vita e, da parte sua, Dio mi ha sempre rinnovato forze ed energie per affrontare ogni situazione difficile che Lui ha utilizzato per forgiare il mio carattere.

È molto probabile che queste righe siano lette anche da diverse persone che sono oggi scoraggiate e depresse. Alcuni forse sentono venir meno sotto il peso della situazione che stanno affrontando, sempre più sfibrante e intollerabile. Altri stanno pensando che Dio si sia dimenticato di loro e alcuni, magari, si stanno autoconvincendo che Dio non esiste affatto.

Il capitolo 40 di Isaia, che v’incoraggio a leggere in tutta la sua bellezza, ci ricorda che Dio è il Sovrano su tutta la Sua creazione, è l’Iddio della storia, è Colui che stabilisce momenti, stagioni e controlla tutto ciò che succede. Dio è Colui che si prenderà sempre cura del Suo Popolo e di coloro che lo riconoscono quale Signore e Sovrano. A tutti noi, a voi che state passando un periodo difficile, il profeta Isaia ricorda: “Dio non si è stancato di voi, di noi. Forse pensate che lo sia perché siete stanchi.”

La frase “Acquistano nuove forze” potrebbe anche tradursi letteralmente: “Scambiano la loro forza”. La questione, quindi, non è tanto il cambiare l'ambiente in cui viviamo o le circostanze che stiamo attraversando, ma ammettere di non avere il coraggio necessario in noi stessi, la nostra capacità di sopportazione è sempre più fragile e abbiamo assoluto bisogno di un intervento divino.

Facciamo nostra questa promessa: “Quelli che sperano nell'Eterno scambiano la loro forza (con la Sua)”. Contiamo spesso solo sulle nostre forze e risorse: fa meraviglia che esse vengano presto meno? Contiamo sull'aiuto e sulle risorse degli altri: questo sì che è un errore! Troppo spesso, infatti, ci facciamo entusiasmare da sermoni o conferenze, particolarmente esaltanti, magari condotti da personaggi famosi, “pieni di carisma”, che ci hanno entusiasmato ravvivando la fiamma della nostra fede.  Poi siamo tornati alle nostre case, alla vita di tutti i giorni, con nuovo zelo e impulso. Quanto, però, è durato? Settimane, mesi? Gradualmente ci siamo ritrovati a rallentare il nostro passo come una batteria scarica, ci siamo stancati. Abbiamo volato, poi corso, poi camminato: stiamo per fermarci e cadere a terra sfiniti? Il tempo e l'umore esercitano la loro influenza negativa su di noi. Le circostanze ci frenano e ci bloccano. Satana ci colpisce con dardi micidiali. I peccati accumulano scorie che diventano una barriera fra noi e Dio.

è arrivato il momento di dire BASTA e di volgere il nostro sguardo su Gesù, imploriamo con fede e con speranza il Suo intervento. Non guardiamo indietro, in basso o ai nostri fallimenti, ma continuiamo a guardare a Gesù, che sulla croce del Calvario ha conquistato per tutti noi la vittoria sul peccato e sulla morte.  Non dobbiamo continuare ad andare avanti con le nostre proprie forze e risorse o quelle altrui, ma abbiamo la possibilità di scambiare la nostra debolezza con la Sua forza, il rifiuto di una realtà difficile con la gioiosa accettazione della Sovranità di Dio nella nostra vita, e tutto grazie alla morte e resurrezione di Cristo, nostro Signore e Salvatore. 

Allora, nonostante ogni ostacolo e difficoltà, voleremo in alto con ali d'aquila, correremo senza stancarci e cammineremo senza affannarci, senza perdere il fiato e cadere a terra. Andremo avanti nel cammino della vita rispondendo alla grazia di Dio con le parole dell’Apostolo Paolo: “Perciò molto volentieri mi vanterò piuttosto delle mie debolezze, affinché la potenza di Cristo riposi su di me. Per questo mi compiaccio in debolezze, in ingiurie, in necessità, in persecuzioni, in angustie per amor di Cristo; perché, quando sono debole, allora sono forte.”


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