mercoledì 25 maggio 2016

Quel posto vuoto...





 19 Maggio... inizio dell'estate... per me questi momenti sono particolari perché mi portano alla mente una persona speciale che non c'è più... almeno su questo pianeta... e poi c'è quel posto vuoto… qui a Perugia e là, in Sardegna...

Chissà quanti, in periodi particolari della loro vita, guardano una sedia vuota, un posto in precedenza occupato da una persona cara che non c’è più, un marito, una mamma, un papà, un figlio… Io lo faccio da alcuni anni, da quando Dio ha deciso di portare in cielo la mia mamma. Come donna single, passavo tanto tempo con lei, ridevamo insieme, piangevamo insieme, andavamo a fare shopping insieme, litigavamo qualche volta. 

Ricordo in modo particolare un sabato speciale: “Mamma, oggi stiamo fuori tutto il giorno, andiamo al lago, pranzo al ristorante, pomeriggio al cinema e la sera pizzata… tu ed io, che ne pensi?” Lei, con un sorriso a pieni denti iniziò subito a prepararsi. Fu una giornata stupenda; la sera era stanchissima ma felice, prima che le comunicassi la brutta notizia. “Mamma, abbiamo un autobus fra trenta minuti…” Io non guido, così alla fermata, alle undici di sera, due donne infreddolite in attesa del bus. Una volta sul bus, seconda batosta: “Mamma, quest’autobus non ci porta fino a casa ma solo fino alla stazione…” Era mezzanotte. Aspettammo un taxi, finalmente all’una eravamo a casa, mamma esausta ma, incredibile ma vero, non si lamentò mai, non si arrabbiò, anzi, una volta a casa, abbracciò questa incosciente figlia che l’aveva scorrazzata di notte in giro per la città. I ricordi della bellissima e divertente giornata trascorsa insieme le avevano fornito forza e pazienza per affrontare quei disagi, soprattutto perché sapeva che a casa l’aspettava un letto caldo.

Quel posto vuoto… Credo di esprimere anche il sentimento di mia sorella affermando che non siamo ancora abituate a quella sedia vuota, a quella poltrona davanti a una televisione spenta. Ancora oggi qualche volta, scende una lacrima di nostalgia. Non è tristezza senza speranza, però, sia perché possiamo ridere insieme ricordando momenti speciali trascorsi con lei, sia perché siamo sicure che ora mamma è nel posto migliore dove mai potrebbe stare: con nostro Padre Celeste. Niente più diabete, sofferenza e solitudine ma pace, amore perfetto e la presenza di Colui che l’ha amata e salvata.

Avete passato anche voi un’esperienza simile? Avete perso un genitore, un coniuge, un figlio, un amico o amica? O forse il posto vuoto rappresenta qualcuno che aspettate di incontrare e di amare? Sapete una cosa? Dio riempie ogni posto vuoto con il Suo amore e con la Sua consolazione. Bisogna, però, non ignorarLo, non ricordarsi di Lui solo alle feste comandate o ai momenti di estremo bisogno.
La mia scelta, la nostra scelta quotidiana, deve essere quella di coinvolgere Dio in ogni settore della nostra vita, di permettere a Lui di riempire quel posto vuoto nel nostro cuore. Non è sempre facile, soprattutto in certi periodi. Difficile non significa impossibile. 

Trovo grande consolazione nella Parola di Dio, la Bibbia, nel coltivare i rapporti con la mia famiglia, nel frequentare amici, ma anche nel godere il mio “focolare domestico”, ringraziando Dio per tutti i doni che Egli rinnova ogni giorno nella mia vita.  

Salmi 5:11; 30:5

Si rallegreranno tutti quelli che in TE confidano; 
manderanno grida di gioia per sempre.  
TU li proteggerai, 
e quelli che amano il TUO NOME si rallegreranno in TE 
La sera ci accompagna il pianto;  ma la mattina viene la gioia.