giovedì 21 luglio 2016

La famiglia




 Qualche tempo fa è stato fatto un sondaggio a un gruppo di giovani in un network: “Quanto è importante per te la famiglia?”
Una delle risposte che mi ha fatto sorridere, ma nello stesso tempo mi ha reso triste, è stata questa: (Nota per la redazione: né io né il mio pc siamo impazziti, riporto la citazione così come l’autore l'ha pubblicata.)
“La famiglia è la cosa + importante ke hai avuto cm dono... nn è come un videogioco ke si può rompere no, lei st smpr li, vicino a te, ad aiutarti e ti da consigli ricorda: è il dono + bll ke hai avuto... nn lo sprecare il vostr rapporto è molto importante sn sl lr le xsone con cui puoi dvvr contare trnn se qll xsona nn sia morta... è tutto un dono di dio!!!”
Dunque, qualche doverosa domanda la farei a questo giovanotto: 1) se la famiglia è così importante per te, come mai non prendi abbastanza tempo da scrivere correttamente ogni lettera nel descrivere la cosa più importante per te? La risposta potrebbe essere: oggi tutti comunicano così, questo è il linguaggio degli sms… di quest’argomento ne riparleremo in altra sede; 2) se la famiglia è veramente un dono di Dio (il giovanotto ha scritto “dio”), conosci questo meraviglioso Dio che ti ha donato la famiglia?; 3) quando è stata l’ultima volta che hai ringraziato, lodato o aiutato i tuoi genitori o ti sei interessato alla tua famiglia?

Molto spesso scriviamo o pensiamo frasi fatte, senza renderci conto del peso di ciò che diciamo. Sì, la famiglia è il dono più bello che Dio ci ha dato… ma si può rompere. Il rapporto familiare va curato con il dialogo, con tanto amore e tanto sacrificio, Dio ci ha dato un fantastico manuale d’istruzioni per curare bene i rapporti interpersonali, il Libro dei Proverbi di Salomone, la Bibbia intera…

A Natale i bambini di tutte le età (e parlo anche dei Peter Pan trentenni) amano tantissimo genitori, zii, nonni, soprattutto se vedono aumentare i pacchetti sotto l’albero; alla festa del papà o della mamma tornano a casa con letterine d’amore e di gratitudine… ma provate a chiedere loro di sparecchiare, lavare i piatti o riordinare la stanza, portare fuori il cane, ecc...
Purtroppo spesso prendiamo per scontato il fatto di avere fratelli e sorelle, mamma e papà, nipotini e cugini… dovremmo invece, come dice lo sconosciuto del sondaggio, curare il rapporto con i nostri familiari, perché quando non ci saranno più, rimpiangeremo il tempo sprecato e il disinteresse che abbiamo dimostrato.

Come possiamo curare la nostra famiglia quando essa è lontana? La tecnologia, usata bene, è di grande aiuto in questo: messaggini (magari non scritti in modo crittografico), e-mail, telefonate, cartoline di compleanno. Alle volte anche un semplice: “Ti penso, ti apprezzo, mi manchi…” può illuminare una giornata nera. Personalmente cerco di approfittare della tecnologia, ma anche delle vacanze, quando ciò mi è possibile, per trascorrere del tempo con la famiglia. Di solito, nelle mie vacanze natalizie, godo grandemente il tempo che passo con mia sorella, i nipotini e mio cognato. Con Annalisa ci prendiamo sempre un giorno (quasi intero) tutto per noi e lo trascorriamo ridendo, parlando, passeggiando e, ovviamente, facendo shopping. Vi garantisco che per noi è prezioso anche il tempo che trascorriamo insieme in silenzio, ci rende felice il solo fatto di stare insieme. Grazie sorellina!

E se siamo single e non abbiamo una famiglia? Non so se capita anche a voi (se siete single), ma ci sono giorni in cui, anche il solo guardare una mamma mano nella mano con il figlioletto o un papà che porta al parco la figlia o marito e moglie che si scambiano un tenero bacio, mi rende triste e mi chiedo “come sarebbe stata la mia vita se…” Riconosco che questi pensieri non aiutano affatto, quindi ne prendo il controllo e ricordo a me stessa che Dio ha fatto le Sue scelte per la mia vita e so che sono scelte perfette e giuste. Che fare dunque in quei giorni? Scegli di circondarti di famiglie, offriti di fare baby sitter per una coppia che non ha mai tempo per uscire perché ha 4 figli, chiama la tua amata sorella o il tuo fratellone e digli quanto sono preziosi per te, invita un’amica ad andare con te al cinema o a mangiare; insomma fai di tutto per non rimanere sola o solo con i tuoi tristi pensieri e a rimuginare sui tuoi “se”… Soprattutto, ringrazia il Padre Celeste perché Lui è perfettamente giusto e tutte le sue scelte e azioni sono perfettamente giuste, anche se non soddisfano necessariamente i nostri desideri o se non sono in linea con i nostri sogni. 

La famiglia è importante e lodo Dio che, come cristiani, ci ha inserito in una famiglia meravigliosa, universale e internazionale, non perfetta, ma in via di formazione, così che possiamo scegliere di non rimanere sole con i nostri rimpianti: è la famiglia di Cristo, la chiesa, che ci permette di utilizzare i nostri talenti e di servirci e amarci gli uni gli altri.