mercoledì 19 aprile 2017

Giorni NO...






Salmo 118:24
Questo è il giorno che il SIGNORE ci ha preparato; festeggiamo e rallegriamoci in esso.

Ti è mai capitato di avere dei giorni “NO”? Sicuramente la tua risposta sarà “Sì, come no?” A tutti noi capitano certi giorni in cui, appena apri gli occhi, pensi che la cosa migliore che tu possa fare in quel giorno sia girarti dall’altra parte e continuare a dormire o, perlomeno, non uscire da casa… non fare niente, non dire una parola, perché come ti muoverai, farai danni!
A me succede, soprattutto quando dormo poco e male e mi sveglio con il mal di testa. Il problema è che tutti siamo impegnati, abbiamo delle responsabilità che non possiamo procrastinare, delle scadenze che vanno assolutamente rispettate. Quindi, giorni SI o giorni NO, devi andare avanti cercando di dare il meglio di te stessa.
Che fare allora? Io sto imparando che devo addomesticare i miei pensieri negativi, perché se io non li domino, essi mi domineranno e condizioneranno le mie giornate. Proprio in questi giorni ho avuto una tipica giornata NO ma, sin dal mattino, ho preso la decisione di reagire e applicare certi “trucchi” che mi hanno permesso di arrivare alla sera avendo compiuto tutto il mio dovere senza troppi danni (spero) a chi è venuto in contatto con me. Ecco che cosa ho imposto a me stessa e spero che questi suggerimenti possano essere utili anche a te:
1.     Smetti di pensare, leggi la Bibbia e parlane con Dio! Con l’aiuto di Dio (e con la Bibbia scaricata sul cellulare) nell’arco della giornata ho cercato di distogliere la mente da ciò che mi spingeva verso la negatività, ho smesso di concentrarmi troppo su me stessa e ho deciso di concentrarmi invece su Dio. Con il Suo aiuto e con la Parola di Dio ho potuto “rendere prigionieri i miei pensieri all’ubbidienza di Cristo.” (2 Corinzi 10:3-5).

2.     Fai un elenco, anche mentale, di tutte le cose che Dio ti ha donato, che ti rendono felice e per le quali devi e puoi essere riconoscente. Ho iniziato il mio elenco mentale aprendo virtualmente il frigorifero, la dispensa, gli armadi dei vestiti, ho iniziato a pensare ai miei ventisette anni di servizio a Perugia, alla salute, alla mia famiglia e a tante altre cose e mi sono resa conto di quanto io sia benedetta: il Signore provvede quotidianamente a tutto ciò di cui ho bisogno, e qualche volta anche al superfluo. Quindi, non c’è ragione di tenere il muso, giusto Maria Luisa?

3.     Affronta la vita con un po' di senso dello humor! Quando inizi una giornata NO ti sembra che tutto vada per il verso storto. Sto imparando a ridere di me stessa e a prendermi anche un po’ in giro per le mie assurde, e alle volte comiche, reazioni a certa banalità che, nelle giornate NO, ingigantisco. Come fece il Salmista Davide (per esempio Salmo 103), ho iniziato a parlare a me stessa per spingermi a ragionare: “Maria Luisa, benedici il Signore e smettila di piangerti addosso… sei una lagna, e basta… datti una mossa…”

4.     Non prendere grandi decisioni quando ti trovi in questo stato. Nel passato ho combinato grandi pasticci (risolti poi dal Signore) proprio perché non ho praticato questo saggio consiglio. Quindi, nelle mie giornate NO, non prendo mai decisioni importanti o che coinvolgano altri. Meglio aspettare di sentirmi meglio, più lucida ed equilibrata.

5.     Dai un abbraccio a una persona che ami e digli che gli vuoi bene e che sei a sua disposizione… Oppure chiedi un abbraccio quando ne hai bisogno. A tutti (o quasi) piace essere abbracciati di tanto in tanto. Nella mia giornata NO ho chiesto a un paio di sorelle della mia chiesa (grazie a Dio ho tante sorelline pronte ad abbracciarmi nel momento del bisogno) “ho bisogno di un abbraccio!” Come ci si sente bene a essere abbracciate con amore? Bene vero? Sai che cosa penso? La persona che ti darà l’abbraccio avrà gli stessi benefici perché si sentirà utile per te. Sentiti virtualmente abbracciata da me.

6.     Fai qualcosa che ti piace davvero. Nel corso della mia giornata NO ho pianificato di fare una cosa che mi piace davvero, al di là del lavoro o delle pulizie domestiche. Che cosa ti piace veramente? Un bagno caldo e profumato? Un gelato al cioccolato? Una pizza? Fare sport? Una passeggiata? Giardinaggio? Io ho fatto una passeggiata e sport e mi sono sentita meglio. Anche se si dovesse avere solo 15 minuti a disposizione, una cosa piacevole sicuramente potrebbe trasformare la tua giornata NO, o perlomeno renderla meno pesante (e pericolosa).

7.     Fissati degli obiettivi realistici. Spesso le mie giornate sono NO perché le ho riempite di obiettivi irraggiungibili o di cose che “sento di dover fare” ma che non sono alla mia portata; di solito tutto questo è seguito da sensi di colpa perché non ho raggiunto tali obiettivi. Devo rendermi conto che le cose che riuscivo a fare in una giornata venti anni fa, oggi le riesco a fare in tre giorni, se tutto va bene… e allora? Una mia sorellina, nel corso di una giornata NO, mi ha ricordato che il mio vero valore non dipende da QUANTO, COME o CHE COSA faccio, ma da Cristo in me, da Dio che mi ama e ha pianificato le mie giornate ed ha tutto sotto controllo. Perciò ricordo a me stessa: “Fai una cosa alla volta ma falla bene. Smettila di preoccuparti per cose che potrebbero non accadere mai. Impegnati in ciò che stai facendo e dai il meglio che puoi.”

8.     Fai qualcosa per gli altri. Tempo fa, in una delle mie giornate NO, ho offerto il mio aiuto per potare l’edera dei miei vicini. Mi sono messa a loro disposizione per qualsiasi cosa essi avevano bisogno. Smettere di pensare a me stessa è stato un vero e proprio toccasana, ha mantenuto la mia mente concentrata sui bisogni altrui anziché sui miei problemi (in quel giorno mi sa che erano proprio inesistenti). Una visita a una persona anziana, una chiacchierata con chi è solo… ci sono tantissime cose che possiamo fare per gli altri.

La sera, nel mio letto, ho riesaminato la mia giornata e ho lodato Dio perché, quella che era iniziata come una giornata NO, con il muso lungo e con l’umore sotto i piedi, passo dopo passo, si è trasformata in una giornata vincente, utile e niente male davvero. Ho ringraziato Dio e mi sono addormentata col sorriso. Bella differenza da come mi ero alzata quel mattino! Non sempre riesco a praticare queste cose, alle volte l’apatia, l’umor nero e la pigrizia hanno avuto il sopravvento. Che fare allora? Chiedere perdono a Dio e ringraziarlo perché, come disse Rossella Hoara in “Via col Vento”, “Dopotutto, domani è un altro giorno!”

lunedì 3 aprile 2017

Forza e coraggio, che tu sei una donna forte…





Quante volte mi sono sentita dire queste parole mentre mi trovavo in un letto d’ospedale, o mentre piangevo per la perdita di mamma, o semplicemente perché attraversavo dei momenti di scoraggiamento o depressione o solitudine. Ogni volta che leggo il libro di Giobbe e mi vengono in mente i tanti “amici di Giobbe” che in passato vennero a farmi visita mentre combattevo contro il Lupus. È sconcertante pensare alle assurdità che si possono dire nel tentativo di confortare o incoraggiare. Un giorno, nel corso di un incontro di preghiera, una sorella a me molto cara, pregava e piangeva perché il suo amore, suo marito, sta combattendo con un problema serio alla salute. Un’altra donne le si avvicinò e le disse: “Fatti forza, tu che incoraggi sempre gli altri, non devi fare cosi, non devi piangere… non buttarti giù… tu sei una donna forte… non devi piangere…!” Ahhhhhhhhhhhhhh!!!! Ma che scherziamo? Non devi piangere? Quante volte Gesù ha pianto di fronte alla morte, al peccato, al dolore, a ciò che lo aspettava sul Monte Calvario! E se Gesù ha pianto e gridato al Padre, non possiamo farlo noi, deboli e fragili creature?

Una delle frasi che più mi faceva arrabbiare è proprio questa: “Forza e coraggio, tu sei una donna forte… pensa a chi sta peggio di te…” La mia risposta? NO, NON SONO FORTE, DIO LO È, E IO ATTINGO ALLA SUA FORZA, MA IO NON SONO FORTE!!! Alle volte un abbraccio, il silenzio, una buona coppa di gelato o una fetta di buona crostata fatta in casa (quando non si è diabetici, però) consolano meglio di tante frasi di convenienza.

Nel corso di un sermone domenicale di qualche tempo fa, il nostro pastore Jonny ci ha fatto riflettere sul Salmo 39, solo pochi versetti, in cui è racchiusa la realtà di tutta la nostra vita:

“2Avevo detto: Starò attento, veglierò sulla mia condotta: non peccherò parlando troppo, terrò a freno la mia lingua (…).” Non so voi, ma questa è la mia preghiera quotidiana: vegliare sulle mie parole, azioni, pensieri; tenere a freno la mia lingua… Mica facile, ma grazie siano rese a Dio che in Cristo ci ha riempito del Suo Spirito e, connessi con Lui, ce la possiamo fare. La mia regola per l’uso delle parole mi ha tanto aiutato e, ogni tanto, ancora me la ripeto dandomi qualche morso alla mia indomabile lingua: PENSA PRIMA PARLA POI, PERCHÉ PAROLE POCO PENSATE PORTANO PARECCHIA PENA – PROBLEMI – PECCATO!

“5 'Signore, fammi conoscere la mia fine e quanto durano i miei giorni: saprò come è fragile la mia vita! 6La mia vita, l'hai resa ben corta di fronte a te e la sua durata è un nulla. Ogni uomo è come un soffio, 7 va e viene come un'ombra, la sua fatica è come un soffio, accumula ricchezze ma non sa a chi andranno'.” CORAGGIO CHE SEI UNA DONNA FORTE! Chi lo dice di solito è al tuo capezzale o al funerale di una tua persona cara. NO, non siamo forti quando il nostro corpo si disfa e quando davanti a te c’è lo spauracchio della morte. SIAMO FORTI IN CRISTO!!! LUI è LA NOSTRA FORZA! DIO IL NOSTRO CORAGGIO. La Scrittura ci comunica che Dio conosce ogni cosa che ci riguarda, ha pianificato tutta la nostra vita e ha in mente per noi cose eterne che sono straordinariamente migliori di ogni cosa migliore che sogniamo o viviamo.

 8Allora, Signore, cosa posso aspettarmi? Sei tu la mia unica speranza! 9 Liberami da tutti i miei peccati.” DIO STRAPPA DAL NOSTRO CUORE IL VELO DELLA DISPERAZIONE E CI RIEMPIE DI SPERANZA! Solo ripieni di Lui possiamo accettare, affrontare e convivere con certe situazioni! Ti consideri una persona forte? Sensibile? Fragile? Emotiva? Come ti descriveresti? Per mia esperienza diretta e personale, la vita senza Dio è un vero e proprio caos senza speranza. La vita con Dio è un’avventura giorno dopo giorno, con i suoi alti e bassi, con i momenti per piangere e i momenti per gioire, poi ci sono i momenti per parlare e quelli per tacere, ma tutti degni di essere vissuti mano nella mano con Dio!!! (Leggi Ecclesiaste 3)

Ti saluto con una bellissima promessa di Dio che possiamo fare nostra: Giosuè 1:6-9: 

“Sii forte e molto coraggioso; abbi cura di mettere in pratica tutta la Scrittura; non te ne sviare né a destra né a sinistra, affinché tu prosperi dovunque andrai. Questo Libro non si allontani mai dalla tua bocca, ma meditalo, giorno e notte; abbi cura di mettere in pratica tutto ciò che vi è scritto; poiché allora riuscirai in tutte le tue imprese, allora prospererai. Non te l'ho io comandato? Sii forte e coraggioso; non ti spaventare e non ti sgomentare, perché il SIGNORE, il tuo DIO, sarà con te dovunque andrai». 

Ecco la sorgente della nostra forza e coraggio!   Ciao e alla prossima