martedì 9 maggio 2017

Il Progetto Completo




Recentemente ho letto la storia dell’ingegnere che progettò e costruì il ponte di Brooklyn e ho pensato alla mia vita…

La storia racconta che durante la costruzione del ponte, l’ingegnere ebbe un incidente molto serio e per molti mesi rimase allettato e segregato in camera sua. Sua moglie condivise i suoi pesi portando avanti il progetto insieme agli operai.
Finalmente il grande ponte fu completato. L’ingegnere invalido chiese di vederlo. Lo misero su una branda e lo trasportarono fino al ponte, piazzandolo in un punto strategico dal quale poteva vedere la magnifica struttura in tutta la sua bellezza. Rimase lì per ore a scrutare attentamente l’opera del suo genio. Controllò i grandi cavi, i piloni massicci, gli ancoraggi poderosi che lo legavano alla terra. Il suo occhio critico esaminò ogni putrella, ogni trave, ogni asta. Notò tutti i particolari, eseguiti precisamente come aveva sognato e descritto nei suoi piani e nelle sue specifiche.
Mentre la sua anima si riempiva di gioia davanti al risultato finale, rendendosi conto che tutto era stato realizzato esattamente come aveva progettato, con un’esclamazione di gioia estatica disse: “È proprio come nel progetto! È proprio come nel progetto!”

James McConkey commentò questa storia con queste parole: “Un giorno saremo lì, nella gloria celeste, e guardando il Suo Volto esclameremo: “O Dio, ti ringrazio per avermi distolto dalle mie vie ostinate e storte per volgermi alla tua via amorevole e perfetta. Ti ringrazio di avermi condotto a cedere la mia vita a te. Ti ringrazio per come, mentre giorno dopo giorno camminavo sulla semplice strada del tuo servizio, mi hai permesso di raccogliere a uno a uno i fili d’oro del grande proposito che avevi per la mia vita. Ti ringrazio, perché, come uno stretto sentiero che sale sul fianco scosceso della montagna, quella strada della vita è proseguita nel buio e nella luce, nelle tempeste e nell’ombra, nella debolezza e nelle lacrime, negli insuccessi e nelle esitazioni, e Tu mi hai portato infine al suo termine designato. E ora che vedo la mia vita ormai terminata, non più come in uno specchio in modo oscuro, ma faccia a faccia con lo splendore della tua gloria, ti ringrazio, o Dio, ti ringrazio perché è proprio come nel progetto; è proprio come nel progetto”.

Mi è capitato spesso di avere dei progetti in mente, dopo aver pianificato le mie giornate… mesi… anni… Poi, all’improvviso, una malattia, un lutto, un momento di debolezza hanno scombussolato i miei progetti e tutta la mia pianificazione (perfetta dal mio punto di vista) si è sgretolata sotto i miei occhi. In certi momenti, il sentimento iniziale, lo confesso, è stato di disperazione e sgomento. Poi, però, ho distolto lo sguardo dalla situazione e l’ho fissato sul VERO ARCHITETTO DELLA MIA VITA, che non sono e non sarò mai io ma DIO.

Non so se a voi piace il ricamo: a me piace ma, poiché sono una vera pasticciona, non ho mai portato a termine un progetto di ricamo. Il mio lavoro, sia sopra sia sotto, era sempre un vero e proprio caos di fili e colori, nodi e intrecci senza senso. Dopo diversi tentativi ho rinunciato, mollato a metà o addirittura incestinato il mio lavoro. Un giorno, osservando un mio misero tentativo di illustrare il mio versetto preferito a punto croce, mia cognata prese il pasticcio di fili, la tela, il disegno e se li portò a casa. Un anno dopo, per il mio compleanno, mi regalò un quadro a punto croce raffigurante un’aquila in volo su montagne innevate con il versetto di Isaia 40:31: “Quelli che sperano nel SIGNORE acquistano nuove forze, si alzano a volo come aquile, corrono e non si stancano, camminano e non si affaticano. (Grazie Juanita) Un capolavoro, esattamente come il progetto iniziale, anzi, molto ma molto meglio!

La nostra vita spesso è un vero caos di colori e intrecci senza senso…siamo dei veri pasticcioni alle volte, con scelte sbagliate e sentimenti fuori controllo. Dio, però, non si fa cogliere alla sprovvista, Lui sta lavorando in noi e ricamando la nostra vita con colori e intrecci perfetti, anche se noi non ce ne rendiamo conto.  Possiamo fidarci di Lui, anche se alle volte non comprendiamo il senso di ciò che ci sta capitando; Lui è il nostro CREATORE E ARCHITETTO, sa ciò che sta intessendo in noi e tramite noi, quindi, teniamoci strette e connesse a Lui e un giorno, quando saremo in cielo, anche noi esclameremo estasiate e riconoscenti: “Grazie Signore, è proprio come il TUO PERFETTO PROGETTO!”