venerdì 26 dicembre 2008

Ma, una cosa faccio...


"Ma una cosa faccio: dimenticando le cose che stanno dietro e protendendomi verso quelle che stanno davanti, corro verso la mèta per ottenere il premio della celeste vocazione di Dio in Cristo Gesù." (Filippesi 3:13-14)
Ciao a tutti, come sono andate le festività natalizie? Grandi mangiate, regali e tombolata di Natale sono ormai alle spalle e per alcuni è iniziato il conto alla rovescia per la resa dei conti con i proponimenti non attuati nel corso di quest'anno che sta per finire. Almeno per me è così. Ogni anno con l'inaugurazione di una nuova agenda o di un nuovo calendario, butto giù alcuni propositi per il nuovo anno; alcuni attuabili altri irrangiungibili. Poi, il 31, dopo il veglione di capodanno se non ho troppo sonno, riguardo il tutto e vedo come sono andate le cose.

Voi avete la mia stessa abitudine? No? Personalmente ho imparato che se non abbiamo una meta non andiamo da nessuna parte... quindi, se non lo avete mai fatto vi suggerisco di iniziare, magari proprio dal 1 gennaio 2009. Ecco alcuni suggerimenti che mi hanno aiutata parecchio nel corso degli anni.

1. metti in ordine le tue priorità: questo è fondamentale se vuoi costruire qualcosa di stabile e utile;
2. non pretendere da te cose irraggiungibili, altrimenti sarai sempre scoraggiato e frustrato, ma nemmeno cose troppo facili, altrimenti non crescerai e non svilupperai i tuoi muscoli o la tua materia grigia;
3. imponiti delle scadenze precise ed ogni tanto controlla se le stai rispettando;
4. a fine anno, applica il principio inseganto da Paolo nella sua lettera ai Filippesi: dimentica i fallimenti passati ma sforzati e allenati nel presente per ottenere i risultati nel futuro;
5. non avere paura e non vergognarti di chiedere aiuto;
6. impara tutto ciò che puoi dagli errori del passato, per non commetterli una seconda volta e per capire come non caderci di nuovo;
7. chiedi aiuto soprattutto a Colui che ti ha creato e che ti ama tanto, Dio, servendoti dei Suoi suggerimenti contenuti nella Bibbia.

Augurandoti un buon fine anno e un buon inizio ti suggerisco di fare un salto su www.radioluce.com dove troverai un'offerta da non perdere. Ciao, alla prossima.

mercoledì 10 dicembre 2008

Quando la vita sembra fuori controllo.


“Or sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo disegno. Perché quelli che ha preconosciuti, li ha pure predestinati a essere conformi all'immagine del Figlio suo, affinché egli sia il primogenito tra molti fratelli…” (Romani 8:28-29
Tutti noi abbiamo sperimentato momenti nei quali la vita sembra completamente fuori controllo. A volte ci sono persone che non collaborano con noi e diventano un ostacolo ai nostri obiettivi, altre volte le troppe responsabilità ci mettono sotto pressione. Poi ci sono le malattie che disturbano o interrompono i nostri piani e chissà quanti altri imprevisti alle volte ci spingono fuori binario. E’ consolante sapere che nessuna di queste cose prende Dio dalla sprovvista! Immagina di assistere ad una partita a scacchi tra un professionista e un principiante. Il giocatore esperto vuole dimostrare e insegnare al principiante le strategie di gioco, senza però forzare il principiante a muovere un determinato pezzo della scacchiera; lo lascia, invece, libero di prendere le sue decisioni, per poi rispondere in modo adeguato alle sue mosse. Il giocatore inesperto conosce solo poche semplici strategie e gli manca l'esperienza per prevedere i diversi schemi di gioco, quindi compie diversi errori nel corso di tutta la partita. Il giocatore esperto invece conosce il gioco così bene, che può anticipare il risultato di ogni mossa; in questo modo egli è capace di guidare il gioco alla conclusione che lui stesso ha scelto, con lo scopo di addestrare il suo principiante avversario e renderlo a sua volta esperto stratega.

Nel nostro caso, Dio sa che siamo dei principianti nella partita che stiamo giocando, la nostra vita. Sa che faremo scelte giuste ed altre sbagliate. Ma Lui è l'esperto che, con la Sua Parola, il Suo Amore e la Sua Abilità fa cooperare tutte le cose che ci capitano per il nostro bene. Proprio per questo non dobbiamo scoraggiarci ma tenerci stretti al Grande Stratega. Il Suo scopo è renderci sempre più simili al Modello Perfetto, che è Cristo Gesù. Possiamo fidarci di Dio perché il Signore è sempre al lavoro per il nostro bene.

giovedì 4 dicembre 2008

Il Significato del Natale - Leggi Matteo 1:18-25


Quando Gesù nacque, solo pochissime persone compresero che Egli era più che un tipico neonato. La stessa cosa accade anche oggi. Molte persone addobbano le loro case sin dalla metà di Novembre, preparano pacchi e dolci da condividere con altri e magari andranno anche in chiesa per Natale, osservando le tradizioni della propria religione o famiglia. Ma quante persone si domandano: Gesù era veramente Dio? Perché è venuto sulla terra? E che cosa ha a che fare questo con me? Il libro della Genesi inizia con queste parole "Nel principio Dio ... " esattamente come inizia il Vangelo di Giovanni "Nel principio era la Parola (Gesù) ... e la parola era Dio…” Ciò evidenza che Gesù esisteva sin dall'eternità ed era Dio ed è sempre stato Dio. Infatti, i quattro Evangeli (Matteo, Marco, Luca, Giovanni) cominciano con una chiara affermazione della Sua preesistenza. Gesù stesso dichiarò la Sua preesistenza quando chiesa al Padre di glorificarlo "con la gloria che avevo con Te prima che il mondo fosse…" (Giovanni 17:5). Tutta la vita terrena di Gesù costituisce una prova inconfutabile del suo potere divino: guarì ciechi, zoppi, sordi e lebbrosi, riportò in vita i morti e moltiplicò cibo per migliaia di persone. E le sue stesse parole testimoniano la Sua divinità: "Io e il Padre siamo Uno” (Giovanni 10:30) e “chiunque ha visto Me ha visto il Padre!” (Giovanni 14:9).

Gesù venne sulla terra non per giudicarci o per istituire una religione, come alcuni pensano, ma per salvarci (Giovanni 12:47). Lui camminò tra di noi ed esperimentò tutte le nostre debolezze e paure affinché potessimo comprendere chi realmente è Dio e quanto Dio ci ama! Infine morì al nostro posto, affinché potessimo realizzare il vero perdono di Dio e avere vita eterna; solo Cristo ci permette di diventare figli di Dio (Giovanni 1:12-13).

Hai già realizzato tutto questo? Fantastico, allora non esitare a trasmettere la buona notizia a tutti quelli che conosci. Sii ambasciatore per Cristo! Non hai ancora compreso tutte queste cose o sei ancora scettico? Non rimanere nel limbo della tua conoscenza di Cristo, puoi fare almeno tre cose sin da ora: 1. Leggi la Bibbia, 2. 2 ascolta le nostre trasmissioni radio (www.radioluce.com) 3. Mettiti in contatto con noi e t’invieremo un calendario biblico per tutto l’anno 2009. Intanto ciao e alla prossima Maria Luisa