lunedì 30 gennaio 2012

A lezione dal maestro


"Come puoi dire: 
'Amico, lascia che ti tolga quel bruscolo dall'occhio' quando nell'occhio tuo hai una trave?" Ipocrita! 
Togli prima ciò che hai nel tuo occhio 
e solo allora vedrai abbastanza bene 
da poter togliere la scheggia dall'occhio di tuo fratello."  


In una scuola molto rinomata e selettiva insegnava un grande maestro, noto per la sua saggezza e umiltà . Solo pochi eletti avevano il privilegio di partecipare alle sue lezioni e diventare i suoi discepoli. Un giorno invitò a pranzo tre candidati che volevano diventare suoi allievi. Al loro arrivo i tre furono condotti in una in una sala da pranzo, con una tavola apparecchiata per loro su un palco. Mentre mangiavano gli altri discepoli osservavano la scena. A pasto iniziato, il maestro iniziò a comportarsi in modo eccentrico, facendo discorsi assurdi e avendo atteggiamenti strani. Mangiò il cibo con le mani, si pulì la bocca con il polsino della camicia facendo rumore ad ogni boccone. Uno dei tre candidati si alzò da tavola e se ne andò, scandalizzato e disgustato da questo atteggiamento. Un secondo discepolo fu avvicinato da uno degli allievi presenti, il quale gli bisbigliò che il loro maestro era inaffidabile ed era un traditore (il maestro stesso lo aveva istruito a dire tali cose). Gli disse inoltre di non fidarsi delle parole che avrebbe detto il maestro ed anche il secondo uscì dal gruppo senza esitazione. Al terzo, il maestro proibì categoricamente di pronunciare anche una sola parola, di fare commenti  o domande e, addirittura, di guardarlo negli occhi. Anche il terzo se ne andò indignato e offeso. Quando il maestro fu solo con i suoi allievi disse: “Avete capito la lezione? il comportamento di coloro che se ne sono andati illustra tre validi principi: il primo, “non giudicare a prima vista, solo dall’apparenza”; il secondo, “ Non giudicare cose di grande importanza o persone  da ciò che dicono gli altri e non prendere decisioni sulla base delle critiche altrui”; il terzo, “ Non fare della tua percezione personale di stima ed apprezzamento altrui il metro per il tuo giudizio su di loro.”

Ovviamente questa è una favola, ma illustra ciò che la Parola di Dio ci insegna. Gesù stesso ha detto di non essere venuto al mondo per giudicare ma per salvare e ci ha avvertiti che saremo giudicati con lo stesso metro con cui giudichiamo gli altri. 

Infine, non dimentichiamo che Il nostro giudizio è sempre, in qualche modo, imparziale, limitato e non perfetto… solo il giudizio di Dio è sempre giusto ed obiettivo. Impariamo dunque a non giudicare dall’apparenza, a non ascoltare chi vuole rovinare la reputazione altrui e ad aspettare prima di giudicare severamente una persona. Cerchiamo di conoscere i fatti ed ascoltare la persona in questione; anche allora però, chiediamo a Dio saggezza, prudenza e umiltà.

venerdì 20 gennaio 2012

Non Dirmelo!


Nessuna cattiva parola esca dalla vostra bocca; 
ma se ne avete qualcun a buona, che edifichi secondo il bisogno, ditela affinché conferisca grazia a chi l'ascolta.
Efesini 4:29

Molti pensano che conversare significhi scambiarsi parole, ma in realtà non è così. La maggior parte dei nostri problemi nasce dalle nostre cattive conversazioni, dal nostro scorretto uso delle parole. Usiamo la nostra bocca per imprecare e per fare complimenti (sempre sinceri?); la usiamo per pronunciare frasi sgradevoli, pesanti e sprezzanti, ma anche per lodare e glorificare Dio. 

Il più delle volte le nostre parole sono collegate alle situazioni che stiamo vivendo o alle emozioni del momento, in questi casi vengono pronunciate forse troppo impulsivamente e senza pensare alle conseguenze che le parole stesse porteranno con sé. Inoltre, il nostro stile di vita influenza, che ci piaccia o no, le nostre parole. Prendiamo per esempio un ubriaco: daresti mai affidamento alle sue indicazioni per trovare una determinata strada? Oppure una persona ipocrita e falsa: ci crederesti ai suoi complimenti?

La Bibbia afferma che siamo responsabili di tutto ciò che diciamo e che la nostra lingua è paragonabile ad una piccola scintilla che può incendiare un'intera foresta. Dio ci incoraggia ad usare le nostre parole per incoraggiare, benedire ed edificare il prossimo, non per distruggerlo con le nostre critiche. Invidia, gelosia, odio, rancore, amarezza, rabbia... sono tante gocce di veleno che possono rendere le nostre parole mortali. 

Prima di parlare, quindi, perché non porci delle domande fondamentali che ci possono guidare nel nostro linguaggio? Ciò che sto per dire:
1. Corrisponde alla verità dei fatti o è solo una diceria?
2. E' utile e fa del bene?
3. Distrugge la reputazione di qualcuno che non è presente nella nsotra conversazione?

Infine, ecco il mio personale segreto per ricordarmi come e quando parlare o tacere:

Pensa Prima Parla Poi,
Perché Parole Poco Pensate
Portano Pena!!!

martedì 10 gennaio 2012

Dettagli e Perfezione


Chi potrebbe infatti disprezzare il giorno delle piccole cose...
Zaccaria 4:10 

Il grande artista Michelangelo impiegò molto tempo prima di terminare una delle sue opere d'arte più famosa. (indovini quale?). Alcuni amici lo visitavano quasi tutti i giorni e gli domandavano sempre: "Che fai oggi?" ed egli rispondeva: "Oggi perfeziono questo dettaglio della mano e miglioro l'ombra di quella ruga, poi sistemo la uce di questa parte del vestito." Un amico gli disse: "Ma dai, queste sono sciocchezze..." Il grande artista rispose: "Certamente, però la perfezione è fatta di piccolezze, ma la perfezione non è una piccolezza." 

La nostra vita è composta da piccoli dettagli, da momenti piccoli vissuti ogni giorno; però ogni piccola cosa della nostra vita non deve essere trascurata. Il nostro carattere è costituito da piccoli difetti che non devono e non possono essere tralasciati altrimenti, giorno dopo giorno, potrebbero provocare grandi disastri. Le grandi ferite spesso sono provocate da piccole frecciatine che lasciano il segno e qualche volta le cicatrici continuano a sanguinare per anni.

La nostra vita è composta da tante piccole importanti cose che non devono essere trascurate perché la vita non è una piccolezza.Per molte persone i dettagli non contano granché, esse vivono, sognano e pensano a cose grandi, però dimenticano che i grandi progetti si costruiscono giorno per giorno con piccoli passi e dettagli precisi. 

Se vuoi raggiungere grandi traguardi in questo nuovo anno, non trascurare i piccoli dettagli nel tuo lavoro, nella tua famiglia, fra i tuoi amici e, soprattutto, nel tuo rapporto con il tuo Creatore, Signore e Salvatore. 

Forse anche tu ti consideri un piccolo, insignificante dettaglio nel corso di questo mondo: sbagli, tu hai un grande valore per Dio e la vita delle persone con cui hai a che fare ogni giorno non sarebbe la stessa senza di te!