martedì 20 maggio 2014

Ti amo ma...


 

LEI:    "rallenta scemo, che ho paura!"
LUI:    "e dai su, è per divertirsi un po’, no?"
LEI:    "NO! Ti prego... ho troppa paura!"
LUI:    "amore rallento solo se mi dici che mi ami..."
LEI:    "TI AMO, ma per favore adesso... vai più piano!
LUI:    "e se mi dici che non hai mai amato 
           nessuno come me!"
LEI:    "MAI! Nessuno!"
LUI:    "e per finire voglio un bacio!"

La ragazza lo abbraccia e lo bacia delicatamente sul collo.

LUI:    "puoi togliermi il casco 
           e metterlo tu che mi dà fastidio?"
LEI:    "ma giura che poi rallenti!"

La ragazza gli toglie il casco e lo indossa lei.

Il giorno dopo, sulla prima pagina dei giornali locali, appare la seguente notizia:

“Incidente motociclistico in autostrada, causato da problemi ai freni. Di due persone solo una è riuscita a salvarsi perché aveva il casco." 

Ecco la dinamica dell’incidente: il ragazzo, a metà strada, si era accorto che i freni non funzionavano. Decise quindi di non avvertire la ragazza per non metterle ansia. La ragazza sopravvissuta raccontò l’insistenza del fidanzato di farsi dire ‘TI AMO’ e dargli un bacio (quello che poi è stato l’ultimo); poi le aveva fatto indossare il casco e così l’aveva protetta. Il giovane eroe ha aspettato di arrivare in un tratto di strada non trafficato, ha scelto una situazione in cui era certo di salvare la persona che amava di più e quindi ha fatto in modo di schiantare la moto al suolo, anche se tutto questo significava rinunciare alla sua vita.”

Forse molte persone potrebbero non condividere o comprendere l’atteggiamento del ragazzo. Chi conosce la Bibbia, però, sa che un gesto ancora più grande è stato compiuto da Dio, non solo per la nostra salvezza fisica ma per quella eterna. 

Infatti, La Bibbia dice:  

“Poiché Dio ha tanto amato il mondo, 
che ha dato il Suo Unico Figlio, 
affinché chiunque crede in Lui, 
non perisca, 
ma abbia la vita eterna.”  

(Giovanni 3:16)

lunedì 12 maggio 2014

Ho bisogno di te!



Lui era un omone robusto, dalla voce tonante e i modi, apparentemente bruschi. 

Lei una donna dolce e delicata. Nonostante la loro diversità (e forse proprio grazie ad essa) si sono innamorati e sposati. 

Lui provvedeva a ogni necessità della famiglia, lei accudiva casa e figli. I figli crebbero, si sposarono e si spostarono lontano dai genitori.

Una storia come tante.

Quando i figli si furono sistemati, lei perse il sorriso e, inspiegabilmente, cominciò a perdere peso, non riusciva a mangiare e, ben presto, faceva fatica ad alzarsi dal letto.

Preoccupato, il marito la fece ricoverare per una serie di esami. Al suo capezzale si alternarono medici e specialisti, ma nessuno riusciva a capire la malattia della donna.

Un giorno un medico prese da parte l’omone e gli disse: “Direi semplicemente che sua moglie non ha più voglia di vivere.”

Senza dire una parola, l’omone si sedette accanto al letto della moglie. La prese per mano e la manina esile scomparve in quella del marito.

Poi iniziò un singolare dialogo, lui con la sua voce tonante e lei con una vocina affaticata e sospirante.

LUI:     “Tu non morirai!”

LEI:     “Perché?”

LUI:     “Perché io ho bisogno di te”.

LEI:     “Perché non me lo hai detto prima?

Da quel momento la donna cominciò a migliorare.

Oggi sta benissimo, mentre medici e specialisti continuano a chiedersi che razza di malattia avesse colpito la loro paziente e quale fosse la straordinaria medicina che il marito aveva somministrato alla moglie per farla guarire così in fretta.

Morale della storia: non aspettare mai domani per dire a qualcuno che la ami. Fallo oggi. Fallo subito… adesso!

Non pensare: “Ma dai, la mia mamma / mio figlio / mia moglie / mio marito… lo sanno già che io li amo!”

Tu ti stancheresti mai di sentirtelo ripetere?

Non guardare l’orologio, non sbuffare. Componi il numero delle persone che ami; bastano poche semplici parole (non ti accontentare di un semplice, freddo, anonimo SMS):

“Sono io, ti ho chiamato solo per dirti che ti amo…”

Se la persona in questione è accanto a te, stringigli la mano e, guardandola negli occhi, dille:  
“Ho bisogno di te! Ti amo, ti voglio un bene infinito e ti sono riconoscente per essere accanto a me!”

Non puoi nemmeno immaginare quanto bene facciano queste parole all’animo umano… il problema è che aspettiamo sempre l’ultimo minuto o, addirittura quand’è troppo tardi, per pronunciarle.

lunedì 5 maggio 2014

Ama ciò che hai





Un ragazzo regala alla sua fidanzata una bambola. Lei, con rabbia, prende la bambola, poi, con un gesto di stizza, la getta in mezzo alla strada.

Il fidanzato gli domanda: "Ma perché hai gettato via la bambola?" 

Lei risponde: "è un regalo stupido e non mi piace!"

Lui attraversa la strada e prende la bambola; all' improvviso una machina lo investe e lui muore sul colpo.

Il giorno del funerale, in lacrime, la fidanzata stringe fra le braccia la bambola, ultimo regalo del suo amato. Involontariamente schiaccia un invisibile pulsante che mette in moto un congegno e, improvvisamente, si sente la voce del suo fidanzato defunto che le dice "Mi vuoi sposare?"

La ragazza, spaventata, getta la bambola e, cadendo, dalla tasca escono due fedi d'oro. Quello era il vero tesoro e regalo nascosto. 
 
La morale di questa storia?

Ama e sii riconoscente per ciò che hai, prima che la vita ti tolga ciò che hai perso...