mercoledì 22 marzo 2017

Che cos'è la felicità?





Sto salendo la salita verso casa e, guardando case, auto e persone intorno a me, mi domando: “Che cos’è per loro la felicità?” Per te che stai leggendo, che cos’è la felicità?

Chiedilo a una giovane coppia d’innamorati… suppongo ti rispondano: “Felicità è perdersi l’uno negli occhi dell’altra… è pianificare il nostro matrimonio e sognare la nostra casetta…”.

Chiedilo a una moglie che ha appena scoperto di essere incinta: “Per me la felicità è sentire crescere una nuova vita dentro di me…”.

Chiedilo a una mamma: “Felicità è sentire le risate allegre dei miei figli… è andare in vacanza tutti insieme…”.

Chiedilo a una persona disoccupata: “Felicità è il lavoro con contratto indeterminato… è arrivare alla fine del mese senza debiti…”.

Chiedilo ai nonni: “Felicità è trascorrere un pomeriggio con i miei nipoti…”.

Chiedilo a un missionario: “Felicità è servire il Signore a pieno tempo, portando il Vangelo e portare persone a Cristo e vederle crescere nella fede… è fondare una chiesa alla gloria di Dio…”.

L’elenco potrebbe continuare all’infinito: successo sul lavoro, una schedina vincente, lo scudetto per la tua squadra del cuore… e via dicendo.

Penso che ognuno di noi abbia un’idea della felicità, che stranamente spesso sembra un’utopia o qualcosa d’irraggiungibile, perché, ammettiamolo, anche se realizzassimo tutte le cose sopra elencate, in realtà troveremmo sempre tanti motivi per essere infelici e desiderare la felicità.

Arranco su per la salita con una busta della spesa sulla schiena e… caspiterina, sono strafelice!

Non ho un fidanzato, non partorirò mai un figlio, alle volte mi faccio le vacanze da sola, non sarò mai nonna, ma sono felice… oggi… e domani?

Capitano anche a me giornate NO, sapete, quei giorni in cui tu sai bene che saresti dovuta rimanere a letto per evitare catastrofi.

Eccone un esempio: dunque, esco da casa in ritardo, quindi mi metto a correre per non perdere il bus, ma mi rendo conto di aver dimenticato l’abbonamento, quindi torno indietro di corsa. Arrivo al lavoro, toh, ho dimenticato le chiavi, quindi, con estremo imbarazzo, chiamo i miei colleghi che stanno ancora dormendo. Alle undici appuntamento dal dentista e, guarda caso, la segretaria ha confuso gli specialisti, per cui, quello che doveva essere un controllo di trenta minuti dura sessanta minuti. Perdo il pullman del ritorno e la mia collega, che si è offerta di darmi un passaggio, per cause maggiori, ritarda. Sono esausta. Il pomeriggio non è migliore, ma verso sera, decido di sfogarmi con la palestra, sudare e scaricare la tensione di una giornata NO non può farmi altro che bene… il piede mi s’incastra in una cyclette, una delle suole delle scarpe da ginnastica si stacca completamente ed io, testarda, invece di fermarmi, proseguo, anche se il piede mi fa male. Arrivo a casa sfinita, a letto alle ventidue ma, ovviamente, alle quattro sono sveglia come un grillo, mal di testa e insonnia… mi alzo alle sette, dolorante ed esausta… ma felice! WHOW!

Sapete qual è il nostro vero problema riguardo alla felicità? Secondo me è che vogliamo quantificare o collegare la felicità in base ai sentimenti, alle circostanze, ai sogni che viviamo nell’immediato… e quando i sentimenti, le circostanze o i sogni ci feriscono e ci deludono non siamo più felici… concordate con me?

Allora che cos’è per me la felicità? Che cosa mi rende felice anche quando non ho niente di ciò che di solito definiamo felicità?

Felicità è sapere che Qualcuno mi ama tanto da essere disposto a sacrificare la Sua vita per me.

Felicità è sapere che la Persona più importante, potente, meravigliosamente perfetta e santa vuole avere un rapporto personale e intimo con me.

Felicità è sapere di avere il Papà Migliore al mondo, che non mi dà tutto ciò che chiedo o desidero, mi dona Se Stesso e tutto ciò di cui ho realmente bisogno per crescere alla Sua Statura.

Felicità è sapere di essere amata, non per quanto o come faccio qualcosa, ma solo perché sono io, Maria Luisa, e sapere che quest’amore non dipende dai miei sentimenti, sacrifici, reazioni o circostanze, ma è il dono incorruttibile ed eterno di Colui che mi ha “formata, chiamata, salvata dall’eternità”. Felicità è un nome: DIO!

“Ma ora così parla il Signore, il tuo Creatore, Colui che ti ha formata: non temere, perché IO ti ho riscattata, ti ho chiamato per nome; tu sei mia! Quando dovrai attraversare le acque, IO sarò con te; quando attraverserai i fiumi, essi non ti sommergeranno; quando camminerai nel fuoco non sarai bruciata e la fiamma non ti consumerà, perché IO sono il Signore, il tuo Dio, il tuo Salvatore… Perché tu sei preziosa ai miei occhi, sei stimata e IO ti amo. Non temere, perché IO sono con te!” (da Isaia 43)

Chi conosce la Bibbia sa che questi versetti sono indirizzati da Dio al Suo popolo d’Israele, ma rappresentano molto bene il carattere di Dio e il rapporto che Dio vuole avere con ogni autentico discepolo di Cristo, salvato per grazia e amato di un amore eterno.

Quindi, sì, potremmo anche non realizzare mai i nostri sogni o desideri, ma se giorno per giorno ci immergiamo in questo meraviglioso amore di Dio e ci nutriamo della Sua Parola, se parliamo regolarmente con il nostro Creatore e riponiamo in Lui tutta la nostra fiducia, sperimenteremo la felicità anche nelle giornate NO, perché sapremo con certezza che Lui non ci perde mai di vista e ci sta conducendo proprio là, dove Lui vuole che siamo.  

Provare per credere!

giovedì 2 marzo 2017

C'è una Lettera d'Amore per te...




Tanti anni fa, una mia amica americana che studiava italiano (allora aveva un vocabolario molto limitato) si recò in un supermercato per comprare una busta da lettera. Dato che girovagando per le corsie, non aveva trovato ciò che cercava, andò dalla cassiera e tentò di spiegarle mimando che cosa stesse cercando: con un dito disegnò nell’aria davanti ai suoi occhi un rettangolo, poi le due linee che indicavano la parte che chiude la busta e, infine, si leccò due dita e le pose in cima a destra dell’immaginaria busta (a quei tempi c’erano gli antipatici e disgustosi francobolli che dovevi leccare per incollare). La fila alla cassa aumentava e pure la frustrazione della mia amica, perché la cassiera non riusciva a comprendere che cosa volesse quella straniera … Dopo il terzo tentativo, finalmente, le parole tanto desiderate: “Ho capito, vado e glielo porto subito.” La mia amica tirò un sospiro di sollievo, che si trasformò in totale imbarazzo quando si vide arrivare la cassiera con un pacco di carta igienica … tutta rossa in viso, pagò e uscì dal supermercato in fretta e furia. Quando ci incontrammo, mi disse: “Ma come la usate in Italia, la carta igienica … la leccate prima di usarla?” Imparò in fretta come si chiamano in italiano le buste da lettera e onestamente non so se da quel momento si è servita dello stesso supermercato.

Quando è stata l’ultima volta che hai comprato una busta e un francobollo per scrivere una lettera a mano? Tempo fa ho sentito un giovane che diceva: “Prendo appunti sul cellulare perché a mano scrivo troppo lentamente …” Triste ma vero. È finita l’epoca in cui aprivi con trepidazione la cassetta delle lettere perché v’intravedevi una busta … oggi le buste contengono solo bollette o buono sconto di qualche negozio che si ricorda del tuo compleanno e vuole farti un regalo con il 30% di sconto per qualcosa d’inutile.

Tempo fa promisi a una preziosa amica, che ancora mi spediva le sue lettere con busta e francobollo, che le avrei risposto anch’io con quel vecchio amato sistema. Ho rimandato per troppo tempo e quando ero pronta per farlo, lei si ammalò e morì. Sì, anch’io ho ceduto alla praticità e immediatezza di FB, SMS, EMAIL, WATSAPP; sono tutti mezzi molto economici, veloci immediati e consentono una comunicazione e dialogo continui, ma che gioia provo ancora oggi quando trovo una busta nella mia cassetta con indirizzo di mittente e destinatario scritto a mano e dentro una VERA LETTERA SCRITTA CON LA PENNA, anche se è composta di sole due righe. Purtroppo ciò avviene molto di rado. Ebbene, non voglio commettere lo stesso sbaglio che ho fatto con la mia amica, quindi mi sono impegnata a rispondere a tutte le lettere che ricevo con lo stesso strumento con cui mi sono state scritte.

Lo confesso, in realtà ora, l’unica persona a cui scrivo lettere a mano è Dio. La cosa bella è che per spedire le lettere a Dio non mi serve busta o francobollo, mi basta una Bibbia con spazi bianchi o un quaderno/diario. Le lettere che scrivo a Gesù si distinguono dalle preghiere, perché scrivendoGli, riesco a condividere pezzi del mio cuore e riesco a parlare con il mio Signore come se fosse proprio fisicamente davanti a me, come se Lui fosse il mio amico del cuore … ma che dici Maria Luisa, Gesù è il migliore amico del cuore che hai!

Mi sono stupita pensando che quest’anno “compio 41 anni” … di conversione, cioè dal momento in cui per la prima volta ho conosciuto Dio e la Sua Parola. Credo di aver consumato almeno 5 Bibbie, perché dopo un po’ che ne uso una, non ho più spazio per le note, domande, versetti evidenziati – colorati – sottolineati. Sfogliando una di quelle Bibbie, ho trovato una lettera che scrissi a Gesù dopo aver letto l’introduzione alla Lettera ai Colossesi di un pastore/teologo, in cui elencava tutti i titoli o nomi che in tale lettera erano attribuiti a Gesù Cristo. Dio ci ha scritto una meravigliosa Lettera d’amore, la Bibbia intera, allora perché non rispoonderGli anche noi con una nostra lettera d’amore? Certo, la nostra non sarà divinamente ispirata come le Sacre Scritture, ma sicuramente, se amiamo Dio, sarà il frutto di un cuore devoto e innamorato di Gesù, Colui che ha versato il Suo Sangue per la nostra libertà dalla schiavitù del peccato, un cuore grato al Padre Celeste che, dall’eternità, ci ha chiamati, amati e disegnati per la Sua gloria. Provateci, Dio legge nei nostri cuori meglio di quanto noi immaginiamo, sono però convinta che Gli faccia piacere sapere quanto lo amiamo e quanto abbiamo bisogno di Lui... e a noi farà tanto bene scrivere e rileggere le nostre lettere d’amore a Dio!

“Caro Gesù, mi basta leggere la Tua Parola per rendermi conto che Tu sei l’essenza stessa dell’amore più perfetto che esista e di cui la mia anima ha bisogno. Tu sei il più prezioso dei tesori. Il mio cuore trova in Te ristoro e pace, serenità e forza. Il mio corpo sta invecchiando e si sta logorando, il tempo scorre veloce e la mia mente comincia a dimenticare, ma il mio spirito connesso con Te e ricolmo del Tuo Spirito si rinnova ogni giorno. Bramo quel momento in cui i cieli si squarceranno, le nubi si faranno da parte e Tu apparirai per incontrare la Tua chiesa, per incontrare me. Signore, Tu sei il mio respiro, il mio equilibrio, il mio baricentro. Tu sei l’amore della mia vita e, anche se qualche volta ‘non sento niente’, io so che la mia vita è strettamente legata alla Tua. Caro Gesù, il solo fatto che Tu mi sopporti, che ancora mi ami nonostante le mie cadute, è un grande mistero per me. Ogni giorno lotto con la mia carnalità, il mio egoismo ed egocentrismo, il mio peccato, e mi chiedo: ma proprio me hai chiamato al Tu servizio? Non potevi scegliere qualcuno più maturo e migliore? Tu sei così meraviglioso, giusto, perfetto, santo … com’è possibile che Tu ti voglia servire proprio di me?E Tu mi ricordi che il mio vero valore sei Tu, non ciò che faccio o non faccio! Tu sei il mio migliore Amico, vivere per Te e con Te è e sarà il mio costante impegno; aiutami in questo, trasformami, modellami, salvami dalla mia stessa debolezza, mio Dio, Signore, Messia, Re!”.