lunedì 18 maggio 2009

Chi andrà?

"Poi udii la voce del Signore che diceva: «Chi manderò? E chi andrà per noi?» Allora io risposi: «Eccomi, manda me!»." Isaia 6:8
Era il 1978 quando, per la prima volta il mio cuore e la mia mente si sono concentrati su questo versetto. Una semplice frase, scritta secoli prima nella Bibbia, mi impediva di pensare ad altro: “Chi manderò e chi andrà per noi?” Mentalmente, rispondevo: “Signore, di certo non ti stai rivolgendo a me… non ho grandi capacità… non ho nessun titolo di studio… non ho altro da offrirti se non me stessa… è sufficiente?”.

"Chi manderò? E chi andrà per noi?” sono le domande che Dio pose ad Isaia e che, in qualche modo sta ancora ponendo a te: “Chi mandarò? Chi andrà per noi?” Andrai tu? Starai tu sulla breccia? Sarai disposto a metterti in gioco per amore del Signore? Sarai disposto a lottare in preghiera, a renderti disponibile nel nome di Gesù per servire gli altri? Sarai disposto a conoscere Dio personalmente attraverso la Bibbia, in modo tale da aiutare altri a conoscerlo meglio e a vivere per Lui?

La realtà è che molti di noi preferiscono essere “cristiani della domenica” o delle feste comandate, piuttosto che autentici seguaci e servitori del Signore. Molti preferiscono farsi dire da altri “più preparati di loro”, che cosa devono o non devono credere, che cosa devono o non devono fare, piuttosto che impegnarsi seriamente a conoscere Dio. Tanti non credono che conoscere Cristo Gesù, seguirlo e studiare personalmente le Scritture sia una necessità cristiana, pensano che sia un optional, un dovere per i “religiosi”.

Gesù ha detto: “Chi ha conosciuto me ha conosciuto il Padre” (vangelo di Giovanni capitolo 14) . Conosci la tua religione o conosci Dio? Conosci la fede altrui o conosci Gesù Cristo? E se sei un cristiano autentico, come risponderai alla chiamata di Dio: “Chi manderò? E chi andrà per noi?”

Io ho risposto, proprio come fece Isaia: “Eccomi, manda me!” e da allora non mi sono mai pentita della mia decisione. Ciò non significa conoscere tutto immediatamente o vivere una vita di mortificazioni corporali o rinunce assurde… significa dare a Dio il controllo totale della propria vita… Come risponderai tu?

1 commento:

  1. La mia risposta è la stessa di Isaia: "Eccomi, manda me!".

    Grazie per questo bellissimo post che ho letto stamattina (anzi ieri ormai) e che mi permesso di meditare su Isaia 6:8.

    In mattinata ho anche ritrovato una nota che avevo lasciato sul tuo Diario degli ospiti, l'11/09/1997 (avevo 18 anni).

    Alla fine della nota c'era scritto questo: "Spero un giorno di essere usato anch'io da Dio, non so dove né quando, ma voglio avere il privilegio di servirlo".

    Il desiderio è rimasto lo stesso (e ne ho 30).

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