19 Maggio... inizio dell'estate... per me questi momenti sono particolari perché mi portano alla mente una persona speciale che non c'è più... almeno su questo pianeta... e poi c'è quel
posto vuoto… qui a Perugia e là, in Sardegna...
Chissà quanti, in periodi particolari della loro vita, guardano
una sedia vuota, un posto in precedenza occupato da una persona cara che non
c’è più, un marito, una mamma, un papà, un figlio… Io lo faccio da alcuni anni, da
quando Dio ha deciso di portare in cielo la mia mamma. Come donna single,
passavo tanto tempo con lei, ridevamo insieme, piangevamo insieme, andavamo a
fare shopping insieme, litigavamo qualche volta.
Ricordo
in modo particolare un sabato speciale: “Mamma,
oggi stiamo fuori tutto il giorno, andiamo al lago, pranzo al ristorante,
pomeriggio al cinema e la sera pizzata… tu ed io, che ne pensi?” Lei, con
un sorriso a pieni denti iniziò subito a prepararsi. Fu una giornata stupenda;
la sera era stanchissima ma felice, prima che le comunicassi la brutta notizia.
“Mamma, abbiamo un autobus fra trenta
minuti…” Io non guido, così alla fermata, alle undici di sera, due donne
infreddolite in attesa del bus. Una
volta sul bus, seconda batosta: “Mamma, quest’autobus
non ci porta fino a casa ma solo fino alla stazione…” Era mezzanotte.
Aspettammo un taxi, finalmente all’una eravamo a casa, mamma esausta ma,
incredibile ma vero, non si lamentò mai, non si arrabbiò, anzi, una volta a
casa, abbracciò questa incosciente figlia che l’aveva scorrazzata di notte in
giro per la città. I ricordi della bellissima e divertente giornata trascorsa
insieme le avevano fornito forza e pazienza per affrontare quei disagi,
soprattutto perché sapeva che a casa l’aspettava un letto caldo.
Quel
posto vuoto… Credo di esprimere anche il sentimento di mia sorella affermando che non siamo ancora abituate a quella
sedia vuota, a quella poltrona davanti a una televisione spenta. Ancora oggi
qualche volta, scende una lacrima di nostalgia. Non è tristezza senza speranza,
però, sia perché possiamo ridere insieme ricordando momenti speciali trascorsi con
lei, sia perché siamo sicure che ora mamma è nel posto migliore dove mai
potrebbe stare: con nostro Padre Celeste. Niente più diabete, sofferenza e
solitudine ma pace, amore perfetto e la presenza di Colui che l’ha amata e
salvata.
Avete
passato anche voi un’esperienza simile? Avete perso un genitore, un coniuge, un
figlio, un amico o amica? O forse il posto vuoto rappresenta qualcuno che aspettate di incontrare
e di amare? Sapete
una cosa? Dio riempie ogni posto vuoto con il Suo amore e con la Sua
consolazione. Bisogna, però, non ignorarLo, non ricordarsi di Lui solo alle
feste comandate o ai momenti di estremo bisogno.
La
mia scelta, la nostra scelta quotidiana, deve essere quella di coinvolgere Dio
in ogni settore della nostra vita, di permettere a Lui di riempire quel posto
vuoto nel nostro cuore. Non è sempre facile, soprattutto in certi periodi.
Difficile non significa impossibile.
Trovo
grande consolazione nella Parola di Dio, la Bibbia, nel coltivare i rapporti
con la mia famiglia, nel frequentare amici, ma anche nel godere il mio “focolare domestico”, ringraziando Dio
per tutti i doni che Egli rinnova ogni giorno nella mia vita.
Salmi 5:11;
30:5
Si
rallegreranno tutti quelli che in TE confidano;
manderanno grida di gioia per
sempre.
TU li proteggerai,
e quelli che amano il TUO NOME si rallegreranno in TE…
La sera ci
accompagna il pianto;
ma la mattina viene la gioia.
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