Allora,
come dice il proverbio? “Natale con i
tuoi… Pasqua con chi vuoi…” O forse il contrario? Ma che cosa significa
Natale per la maggior parte della gente? Mai come quest’anno mi sembra che Natale
sia sinonimo di Babbo Natale…vediamo esaltare questa figura leggendaria in ogni
film, spot pubblicitario, negozi, riviste e quant’altro… Ora ogni città del
mondo ha il suo angolino “Polo Nord”,
dove i genitori possono portare i loro bambini a conoscere Babbo Natale; molti
di essi incoraggiano i loro figli a scrivere la “letterina a Babbo Natale” con la lista dei doni desiderati, mentre
altri si recano nei Centri Commerciali per una foto dei loro bambini sulle
ginocchia del vecchio barbuto. Nelle case e per le strade si esalta sempre più Babbo
Natale e sempre meno “Gesù Bambino”, chissà,
forse per non offendere altre culture
o religioni di cui il nostro paese è pieno.
A
me piace spulciare qua e là in cerca dell’opinione della gente. Sentite un po’
che cosa hanno risposto alcune persone alla domanda: “Per te, che cosa significa Natale?” Questi cinque punti sono un compendio
delle risposte che ho trovato in un forum di discussione sull’argomento.
1. Per
me il Natale significa gioia, l'atmosfera quando si gira per il paese e si vede
tutto illuminato, stare in famiglia, fare l'albero, il presepe! A me il Natale
piace tantissimo non posso spiegare qui quanto mi piace perché è una cosa
inspiegabile! A me è arrivato per posta il calendario dell’ avvento ed è
bellissimo!
2. Festa
commerciale, ipocrisia, seccatura, obbligo di vedere gente di cui non m’importa
niente, obbligo di sperperare soldi in regali inutili, obbligo di fingere gioia
che non provo.
Odio il natale, insomma....e poi c’è chi dice che è
la nascita di Gesù Cristo, quando in realtà di Gesù non sanno niente e non lo
pensano minimamente...
3. Per
me il Natale è: un sacco d regali, un pranzo noiosissimo con parenti mai visti,
una serenità da campo da concentramento, tutti arrabbiati. Non è una gran bella
visione, ma per me è così. L'unica cosa che mi piace sono i regali e andare a
sciare (se c'è la neve s’intende).
4. Purtroppo
il consumismo ha vinto su certi valori… io sinceramente non lo sento lo spirito
del Natale, mi capita di essere triste nei giorni di festa perché penso alle
persone che stanno male e che non sanno neanche che cosa sia un cenone…il mio
pensiero va a loro in quei giorni e spero che tutto passi in fretta.
5. Ogni
giorno è Natale, ogni istante è Natale, quando incontri Gesù, quando lo accogli
nel tuo cuore, quando lo vedi sofferente, quando lo senti gioioso, quando lo
vedi nei bambini che sono gli unici capaci di amare, io come loro così pieno di
amore per tutto e per tutti, infatti, dice Gesù che se non ritorneremo come
bambini non entreremo nel regno di Dio; infatti in paradiso ci sono solo
bambini, semplici, puri di cuore, onnipotenti, fiduciosi nel Signore che li
aiuta in tutto quello che fanno, insomma, ti dico è sempre Natale quando rimani
altruista e generoso e non ti fai schiavizzare da questo mondo perverso pieni
di falsi professori, scienziati, psicologi, giornalisti, persone che pensano di
insegnarti la vita, razza di egoisti e disumani, razionali, invece la vera vita
te la può dare solo il Signore…
Mi
fermo qui perché queste risposte sono sufficienti per riassumere l’opinione
della maggior parte delle persone di questa società in cui viviamo, piena di religiosi,
atei, persone arrabbiate. E
se pongo la stessa domanda a te come risponderesti? Che significa per te questa
festa? Gioia perché stai con la tua famiglia? Tristezza perché ancora non hai
una tua personale famiglia? Riposo dal lavoro e dagli impegni?
E
come rispondo io? Io non permetto al consumismo di togliermi la gioia e la
gratitudine che scaturiscono dal mio cuore pensando che “al momento stabilito, Dio mandò suo Figlio. Egli nacque da una donna…”
(Galati 4:4); Gesù è Dio incarnato per offrire salvezza al mondo perduto; nato
per morire proprio per noi. Non mi lascio sopraffare dalla tristezza pensando
alle persone amate che non ci sono più perché Colui che ci ama in un modo
perfetto è con me e in me. Non permetto all’autocommiserazione di prendere il
sopravvento su di me perché non sono ancora sposata o perché non ho ciò che
sogno o desidero. Non permetto alle circostanze di togliermi la gioia nel
Signore e la gratitudine di poter stare con la mia famiglia o con i miei amici.
Non permetto ai miei pensieri negativi di condizionare la mia vita, ma scelgo
ogni giorno, e non solo durante queste festività, di concentrarmi sulla Buona
Notizia del Vangelo che dovrebbe essere al centro dei nostri pensieri, non solo
una volta l’anno, ma ogni giorno della nostra vita: Dio si è fatto uomo per
salvare l’umanità perduta, per salvare te e me!
Giovanni 1: “1In principio, C'era colui che è 'la
Parola'. Egli era con Dio, Egli era Dio. 2Egli era al principio con Dio. 3Per mezzo di Lui Dio ha creato ogni
cosa. Senza di Lui non ha creato nulla. 4Egli era la vita e la vita era luce
per gli uomini. 5Quella luce risplende nelle tenebre
e le tenebre non l'hanno vinta. (…) 9La luce vera, Colui che illumina
ogni uomo, stava per venire nel mondo.
10Egli
era nel mondo, il mondo è stato fatto per mezzo di Lui, ma il mondo non L'ha
riconosciuto. 11È venuto nel mondo che è Suo ma i
Suoi non L'hanno accolto.
12Alcuni
però hanno creduto in Lui. A questi Dio ha fatto il dono di diventare figli di
Dio. 13Non sono diventati figli di Dio per
nascita naturale, per volontà di un uomo: è Dio che ha dato loro la nuova vita.
14Colui che è 'la Parola' è diventato
un uomo ed è vissuto in mezzo a noi uomini. Noi abbiamo contemplato il Suo splendore divino. È lo splendore del Figlio unico
del Dio Padre, pieno grazia e verità divina!”
Giovanni 3: 16“Dio ha tanto amato il mondo da
dare il suo unico Figlio perché chi crede in lui non muoia ma abbia vita eterna… 36Chi crede nel Figlio ha la vita
eterna. Chi rifiuta il Figlio non vedrà la vita, ma l'ira di Dio resta sopra di
lui».”
Galati 4: “4Ma Dio, quando fu giunto il tempo
stabilito, mandò suo Figlio. Egli nacque da una donna e fu sottoposto alla
Legge 5per liberare quelli che erano sotto
la Legge e farci diventare figli di Dio. 6E siccome siete suoi figli, Dio ha
inviato nei vostri cuori lo Spirito di suo Figlio che esclama: 'Abbà!', ossia
'Padre!'. (Galati 4:4-6)
Isaia 53: 1Chi di noi
ha creduto alla notizia che abbiamo ricevuto? Chi di noi vi ha visto la mano di Dio? 2Davanti al Signore infatti il suo servo è cresciuto come
una pianticella, come una radice in terra arida. Non aveva né dignità né bellezza, per attirare
gli sguardi. Non aveva prestanza, per richiamare l'attenzione. 3Noi l'abbiamo rifiutato e disprezzato; come un uomo pieno di sofferenze e di dolore. Come uno che fa ribrezzo a
guardarlo, che non vale niente, e non lo abbiamo tenuto in considerazione. 4Eppure egli ha preso su di sé le nostre malattie, si è
caricato delle nostre sofferenze, e noi pensavamo che Dio lo avesse castigato,
percosso e umiliato. 5Invece egli è stato ferito per le nostre colpe, è
stato schiacciato per i nostri peccati. Egli è stato punito, e noi siamo stati
salvati. Egli è stato percosso, e noi siamo guariti. 6Noi tutti eravamo come pecore smarrite, ognuno seguiva
la sua strada. Ma il Signore ha fatto pesare su di lui le colpe di tutti noi. 7Egli si è lasciato maltrattare, senza opporsi e senza
aprir bocca, docile come un agnello condotto al macello, muto come una pecora
davanti ai tosatori. 8È stato arrestato, giudicato e condannato, ma chi si è
preoccupato per lui? È stato eliminato dal mondo dei vivi, colpito a morte per
i peccati del suo popolo. 9È stato sepolto con i criminali, si è trovato con i
ricchi nella tomba. Eppure non aveva commesso alcun delitto, non aveva
ingannato nessuno. 10Ma il Signore ha voluto castigarlo e lo ha fatto soffrire.
Lui, suo servo, ha dato la vita come un sacrificio per gli altri (…)12Perché si è consegnato alla morte e si è lasciato
mettere tra i malfattori. Ha preso su di sé le colpe di tutti gli altri ed è
intervenuto a favore dei peccatori'.
E per te, che cosa significa il Natale?
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