venerdì 17 aprile 2020

Come aquila in volo


Non lo sai tu? Non l'hai mai udito? 
Il Signore è Dio eterno,
il Creatore degli estremi confini della terra; 
Egli non si affatica e non si stanca;
la Sua intelligenza è imperscrutabile. 
Egli dà forza allo stanco
e accresce il vigore a colui che è spossato.
I giovani si affaticano e si stancano; 
i più forti vacillano e cadono;
ma quelli che sperano nel Signore 
acquistano nuove forze,
si alzano a volo come aquile, 
corrono e non si stancano,
camminano e non si affaticano.

 Isaia 40:28'31

Qualche anno fa ho letto che l'aquila è l'animale che riesce a vivere più a lungo tra quelli della sua specie. A volte  riesce addirittura a vivere 70 anni, ma non per caso. Quando arriva intorno ai 40 anni deve prendere una decisione seria e molto difficile.

A 40 anni, poiché le sue unghie sono incallite e fragili, essa non riesce più ad afferrare la  preda dalla quale trae il proprio nutrimento. Il suo becco lungo ed appuntito si è ormai piegato nel corso degli anni, indirizzandosi verso il suo petto. Le ali  sono invecchiate ed appesantite. Insomma, con il passare degli anni volare diventa sempre più difficile. E quanti di noi possono identificarsi con le aquile, non dico dopo i 40 ma dopo i 60 anni? Cominciano i dolori, i capelli iniziano a inrigirsi o a cadere, cala la vista e l'udito, dobbiamo stare attenti a ciò e a quanto mangiamo perché il metabolismo è rallentato...

A 40 anni l'aquila ha davanti a sé due alternative: morire oppure affrontare un processo molto doloroso di rinnovamento che dura circa 150 giorni. Per sopravvivere, l'aquila dovrà trovare un nuovo  nido in cima ad una montagna dove sia ben riparata e non abbia più bisogno di volare. Una volta trovato il posto ideale, l'aquila comincia a sbattere con forza il becco sulla roccia fino a strapparselo. Poi dovrà aspettare pazientemente che ricresca il  nuovo becco, con il quale, in seguito, si strapperà le unghie. Quando usciranno le nuove unghie, comincerà a spogliarsi di ogni vecchia piuma. Solo dopo 5 mesi l'aquila sarà pronta per uscire dal suo riparo e partire con un nuovo volo per ricominciare a vivere. Se tutto va bene dopo questo doloroso procedimento, l’aquila potrà vivere altri 30 anni! E chi glielo ha insegnato senon il nostro meraviglioso Creatore?
 

Certamente non mi strapperò unghie e finché posso cercherò di mantenere colore ai miei capelli, grazie ai prodotti moderni; cerco di fare esercizi e ginnastica 3 o 4 volte a settimana, aspettando i giorni quando potremo andare a correre o camminare al percorso verde; prendo integratori e medicine necessarie, ma posso fare anche un'altra cosa MOLTO PIU' IMPORTANTE per prepararmi alla vera vecchiaia. I versetti del Salmo 71:8-9, 14-18 riassume ciò che intendo fare ogni giorno: "Sia la mia bocca piena della Tua lode, ed esalti ogni giorno la Tua gloria! Non respingermi nel tempo della vecchiaia, non abbandonarmi quando le mie forze declinano. Ma io spererò sempre, e a tutte le Tue lodi ne aggiungerò altre. La mia bocca racconterà ogni giorno la Tua giustizia e le Tue liberazioni, perché sono innumerevoli. Proclamerò i prodigi di Dio, il Signore, ricercherò la Tua giustizia, la Tua soltanto. O Dio, Tu mi hai istruito sin dalla mia infanzia, e io, fino a oggi, ho annunciato le uTue meraviglie. E ora che sono giunto alla vecchiaia e alla canizie, o Dio, non abbandonarmi, finché non abbia raccontato i prodigi del Tuo braccio a questa generazione e la Tua potenza a quelli che verranno"

Dio promette che "Quelli che sono piantati nella casa del Signore fioriranno nei cortili del nostro Dio. Porteranno ancora frutto nella vecchiaia; saranno pieni di vigore e verdeggianti, per annunciare che il Signore è giusto; Egli è la mia rocca, e non v'è ingiustizia in Lui." (Salmo 92:13-14)


In questo periodo della nostra vita, abbiamo l'opportunità di iniziare un processo di rinnovamento della nostra mente e spirito: abbiamo il tempo per leggere, per riordinare le priorità, per ripulirci da vecchie abitudini sbagliate, per riconoscere che le tradizioni religiose non ci avvicinano a Dio, non abbiamo bisogno di riti o luoghi per cercare e invocare Dio, ma solo della Sua Parola, la Bibbia, che ci parla di Dio. Non noi, ma Dio deve diventare il centro del nostro universo, e con il Suo aiuto possamo convivere con ricordi dolorosi del passato, con circostanze fuori dal nostro controllo e con i doloretti che avanzano, perché Lui era, è e sempre sarà il Sovrano su ogni cosa o situazione. 

Dio vuole veramente far parte del nostro quotidiano, e non solo per chi si avvicina alla vecchiaia, ma per ogni persona di qualsiasi età lo desideri veramente.

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