Hai mai sentito parlare del TUNNEL DI EZECHIA? Il tunnel è una galleria scavata sotto l'Ophel nella Gerusalemme orientale sotto il regno di Ezechia. Il tunnel mette in comunicazione la sorgente di Gihon con il pozzo di Siloam, aveva lo scopo di acquedotto per fornire d'acqua Gerusalemme durante l'imminente assedio della città da parte degli Assiri guidati da Sennacherib. (2 Libro delle Cronache, 32:2-4) Lo scavo è lungo circa 533 metri e tramite un leggero dislivello tra le due terminazioni della galleria, convoglia l'acqua dall'oasi al pozzo. Secondo un’ iscrizione ritrovata nel tunnel, la cosiddetta"iscrizione di Siloam", esso venne scavato da due gruppi differenti, che lavorarono separatamente incontrandosi a mezza via. È evidente dalla natura stessa dello scavo che vennero fatti diversi tentativi prima di riuscire a trovare la giusta direzione dove scavare.
Durante una nostra visita in Israele, ospitati da un college americano, abbiamo attraversato questo tunnel. Il professore, il giorno prima, raccomandò, a tutti coloro che soffrivano di claustrofobia, di astenersi da tale gita. Era un tragitto sicuro e con le giuste guide, ma, come si vede nella foto, era sottoterra, con quasi zero illuminazione e con i piedi nell’acqua. Le raccomandazioni erano in inglese e, ovviamente, io non le avevo capite. Chi mi conosce sa che non mi tiro indietro davanti alle difficoltà, purché non ci siano di mezzo ragni e grotte. Quando iniziammo a scendere gli scalini non si poteva più tornare indietro… eravamo tutti in fila indiana, con le mani sulla spalla di chi ci precedeva e al buio. Qualche studente aveva una piccola luce sul cappello, stile minatori, ma la maggior parte di noi avanzavano al buio. Quanto segue è una parte del mio dialogo con Rachele Whitman che mi precedeva.
“Rachele è buio, io soffro di claustrofobia… quanto dura? Se l’avessi saputo… Rachele, stiamo scendendo sempre di più… Rachele le pareti si stanno stringendo, l’acqua sale e il soffitto scende… Rachele, mi sta venendo un attacco di panico…”
“Maria Luisa, cantiamo il Salmo 23… Il Signore è il mio Pastore…”
“Rachele, io sono stonata e non riesco a respirare figurati a cantare…”
“Maria Luisa, respira con calma, fai come quando si partorisce…”
“Rachele, non ho mai partorito… il tunnel si fa più stretto… è buio… quando finisce?
“Maria Luisa, è solo la tua impressione, non è vero che l’acqua sale e il soffitto scende…
“Rachele, ho l’acqua sopra le ginocchia e gli americani camminano piegati in due…”
Immaginate tutto il tragitto così… POVERA RACHELE! Poi finalmente, una luce in fondo al tunnel.
Immaginate gli Israeliti che hanno dovuto scavare a picconate e spalate al buio o forse solo con qualche lampada a olio, sempre avanti senza molta aria e senza sapere quando sarebbe stata la fine della fatica. La vita alle volte è proprio così difficile: un tunnel buio senza fine. Ti sembra di andare avanti a tenoni senza capire o vedere dove stai andando. Semplicemente ti senti perso. Stai per avere un attacco di panico, la paura sta prendendo il sopravvento… ne uscirai mai? Ad un certo punto brami fortemente anche un solo spiraglio di aria, luce o un frammento di gioia o speranza.
Amo tanto leggere la Bibbia la Parola di Dio, mi piace vedere la storia e scorgere la Luce di Dio che invade le tenebre del peccato e della disperazione. In quel tunnel buio, comunque, sapevamo che non sarebbe durato a lungo e che c’era una fine e la luce del sole che ci aspettava… Ma quando si tratta di una malattia terminale, o un incidente da cui si esce feriti o segnati per la vita… Quando vedi un figlio che soffre o un marito alcolista che spende tutti i tuoi soldi in gioco o alcool… quando senti la morsa della depressio ne o della disperazioneche sta per prendere il sopravvento su di te… Che cosa fare allora?
Dio, nella Sua Parola, ci promette un futuro senza più lacrime e terrore, senza sofferenza o morte, ma in futuro. Cosa fare nel presente? Dio ci offre gioia, speranza e luce in fondo al tunnel. L’ho sperimentato tante volte nella vita: quando Dio ti soccorre in mezzo al tuo dolore, piano piano senti sorgere in te la speranza, senti la Sua indescrivibile presenza e sai di non dover affrontare più il percorso al buio e da sola. Dio stesso ti salva dalla fossa della disperazione e accende in te la luce della speranza. Probabilmente Dio non cambierà le tue circostanze immediatamente e i tratti difficili lasceranno in te delle cicatrici, ma Lui sarà sempre al tuo fianco e ti condurrà per tutto il percorso che Lui ha preparato per te.
“Là i popoli che vivevano nell'oscurità hanno visto una grande luce; stavano nella terra della morte e la luce si è levata sopra di loro. Da allora in poi, Gesù cominciò a predicare: «Lasciate il peccato e volgetevi a Dio, perché il Regno dei Cieli è vicino!»” (Vangelo di Matteo, 4:16-17)
“Prima che esistesse qualsiasi altra cosa, c'era Cristo. Egli era con Dio. Vive da sempre, ed Egli stesso è Dio. Egli ha creato tutte le cose; non c'è nulla che non sia stato fatto da Lui. In Lui c'è la vita eterna, e questa vita dà luce a tutta l'umanità. La Sua vita è la luce che splende nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno ricevuta... Non fu accettato neppure nel proprio paese, fra la Sua gente, i Giudei. Soltanto pochi l'avrebbero accolto e ricevuto. Ma a tutti quelli che lo hanno accolto Egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio. Tutto ciò che devono fare è credere che Cristo è la loro salvezza. Chi crede in questo, nasce di nuovo. Non si tratta di una rinascita fisica, risultante da un progetto dell'uomo, o dalla sua passione, ma di una nascita spirituale per volontà di Dio.” (Vangelo di Giovanni, 1:1-4, 11-13)
“Più tardi, parlando alla gente, Gesù disse: «Io sono la luce del mondo. Chi mi segue, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita... Finché sono ancora qui sulla terra, sono io la luce del mondo…Io sono la luce. Sono venuto in questo mondo perché chi crede in me non resti nelle tenebre.»” (Vangelo di Giovanni, 8:12; 9:5;12:46)
In tutto l’Antico Testamento vediamo come Dio si prende cura del Suo popolo; si impegna a salvare chiunque si sottomette alla Sua amorevole Sovranità; promette gioia, speranza, salvezza per tutti i popoli. Nel Nuovo Testamento, Gesù dimostra di essere l’adempimento di ogni promessa di Dio. Dio stesso viene a vivere fra le Sue creature e diventa proprio come uno di noi; si identifica con i nostri dolori, fatiche e sofferenze. Egli è la vera Luce di cui noi tutti abbiamo bisogno per vivere in un mondo confusionario, buio e distruttivo.
In Tutta la Bibbia vediamo che Dio, non solo promette di restaurare le nostre vite e donarci la Sua gioia, non solo promette di perdonare ogni peccato che noi abbiamo mai commesso, ma Egli stesso paga il prezzo per garantirci il perdono e la vita eterna che tutti, in un modo o nell’altro, bramiamo.
Migliaia di persone, provenienti da tutti i paesi del mondo e da tutte le epoche passate e presenti, possono testimoniare che Gesù Cristo è e rappresenta tutto ciò di cui noi abbiamo bisogno per la nostra sopravvivenza attuale, spirituale, emotiva ed eterna.
Non importa quanto fitte siano le tenebre in cui tu ti possa trovare in questo momento, non esiste problema troppo difficile per Dio e non esiste peccato che Dio non possa perdonare: “Tutti, senza, distinzione, sono dei peccatori senza la gloria di Dio, ma possono essere resi giusti gratuitamente, per dono di Dio, mediante la redenzione, che troviamo soltanto in Gesù Cristo. Perché Gesù fu scelto da Dio come vittima propiziatoria (sostitutiva, soddisfacente), che ha preso su di sé la punizione dei nostri peccati. E la nostra fede nel sangue di Cristo ci dà la salvezza. In questo modo il Signore è stato assolutamente giusto, sia in passato, perché tollerava pazientemente i peccati in vista del perdono, sia nel presente, perché dimostra la Sua giustizia con l'espiazione di Cristo. Così, pur rimanendo giusto, Dio può accogliere i peccatori che hanno fede in Gesù, perché Gesù ha già pagato per loro. (Lettera di Paolo ai Romani, 3:23-26)
“Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi e ci rifiutiamo di accettare la verità. Ma se confessiamo a Dio i nostri peccati, Egli è così fedele e giusto che ci perdonerà e ci purificherà da ogni colpa. Se diciamo di non aver peccato, mentiamo e diamo del bugiardo al Signore, e la sua Parola non è in noi. Figli miei, vi scrivo queste cose, perché non pecchiate. Ma se qualcuno cade nel peccato, ricordate che abbiamo un difensore davanti al Padre: Gesù Cristo, il Giusto. ÈLlui che ha preso su di sé l'ira di Dio contro i nostri peccati, e ci ha portati in comunione con Dio. È Lui il perdono per i nostri peccati, e non solo per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo.” (1 Lettera di Giovanni 1:8-2:2)
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