mercoledì 27 maggio 2020

Esprimi un desiderio



"Esprimi un desiderio", poi si soffiano le candeline. Miss Italia forse esprimerebbe il desiderio di vedere la pace nel mondo; ieri ho letto di qualcuno che prega e desidera che il coronavirus sia definitivamente sconfitto; altri ancora riuscire nel loro lavoro, la salute e la felicità dei figli, una vincita al gratta e vinci... e chi più ne ha più ne aggiunga. Virtualmente ho spento da poco le mie candeline, abbiamo mangiato una pizza anziché una torta e ho riflettuto su che cosa desidero per il resto dei miei giorni. Certo, la salute non guasta e fare bene il mio lavoro è certamente un giusto desiderio. Personalmente, però, aspiro a qualcosa di ancora più prezioso. 
Desidero ardentemente essere una donna che segue seriamente Gesù, non in senso religioso, moralista o bigotto con una lista di fare o non fare o di cerimonie comandate. Il mio desiderio, come avrete capito voi che mi seguite da tempo, è conoscere sempre più Colui che ha dato la Sua vita perché io potessi vivere per l’eternità, pensare come Gesù reagire come Gesù, avere un rapporto quotidiano con Lui e con il Padre Celeste. So che questo è il desiderio di altre persone che leggono la Bibbia e che conosco personalmente. Si tratta di desiderare un livello di intimità ricco e profondo che i frenetici tentativi di seguire le regole e religioni non produrranno mai.

Norme e regolamenti erano una realtà quotidiana voluta da Dio per il Suo popolo nell'Antico Testamento.  Lunghi elenchi di cose da fare e non fare per aiutare persone peccatrici a comprendere la Santità di Dio, la peccaminosità umana e l’incapacità di vivere secondo gli standard divini. Tali Leggi servivano al popolo per comprendere la necessità di un sacrificio sostitutivo e soddisfacente per non incorrere nel giusto giudizio di Dio, ecco il perché di sacrifici di animali e cerimonie di pentimento. Sacrifici, sacerdozio, santuario, erano simboli del perfetto Messia, Riscattatore, Redentore Gesù Cristo, che fu, come disse Giovanni Battista, l’Agnello di Dio immolato per il peccato dell’umanità.

Nel Nuovo Testamento, Gesù, l’Emmanuele, il Dio incarnato, entra nella storia e capovolge tutto con il Suo messaggio di salvezza, speranza e grazia.  Non sono più i sacrifici o il sacerdozio che permette al popolo di Dio di avere un rapporto con Lui, ma il Messia garantisce e permette tale relazione. 

Sulla croce, nel momento più cruciale della storia, a un malvivente e disgraziato crocifisso pure lui, Gesù fa una promessa sconvolgente. Vieni con me sul monte Calvario, osserva la scena e ascolta il dialogo di tre morenti e di un soldato romano:

“Intanto altri due criminali venivano condotti sul luogo detto «il Teschio», per essere giustiziati con Gesù. Là, tutti e tre furono crocifissi: Gesù sulla croce al centro e i due criminali ai lati. «Padre, perdonali!» diceva Gesù, «perché non sanno quello che fanno». Poi i soldati si giocarono a dadi i suoi vestiti. La folla stava a guardare mentre i capi giudei lo deridevano: «Era tanto bravo ad aiutare gli altri, vediamo se riesce a salvare sé stesso, visto che è il Figlio di Dio, il Messia!» Anche i soldati lo insultavano e gli offrivano dell'aceto da bere. E dicevano: «Se sei il re dei Giudei, salva te stesso!» Sulla croce, sopra la sua testa, era stata inchiodata un'iscrizione con queste parole: «Questo è il Re dei Giudei». Uno dei malviventi appeso alla croce vicino alla Sua lo scherniva: «Dunque, tu saresti il Cristo, no? Allora salva te stesso e anche noi!» Ma l'altro lo rimproverava.  «Non temi dunque Dio, nemmeno quando stai per morire? Noi meritiamo di morire per i nostri delitti, ma quest'uomo non ha fatto nulla di male!» Poi disse: «Signore Gesù, ricordati di me, quando sarai nel tuo Regno». E Gesù rispose: «Io ti assicuro che oggi tu sarai con Me in Paradiso». Era ormai mezzogiorno e le tenebre scesero su tutto il paese per tre ore, fino alle tre del pomeriggio, perché il sole si era oscurato. Improvvisamente, il grosso velo del tempio si squarciò in due. Gesù gridò: «Padre, nelle tue mani affido il mio Spirito» Detto questo, spirò. E il centurione romano, responsabile delle esecuzioni, dopo aver visto ciò che era accaduto, fu preso dal timore di Dio e disse: «Quest'uomo era davvero innocente!» (Vangelo di Luca, 23)

Gesù era innocente. Era il Messia. Era Dio incarnato. Eppure al momento giusto e stabilito dalla Trinità, Egli ha dato la Sua vita come prezzo di riscatto per l’umanità. Non è un film religioso da vedere a Pasqua, non è fantasia, è storia. Centinaia di testimoni oculari lo hanno visto risorto; storici idolatri romani hanno scritto di Lui, migliaia di persone hanno sperimentato cambiamenti radicali nella propria vita, ieri e oggi. Qualcuno ha scritto: “Tutto quello che ho, tutto ciò che possiedo, tutto ciò che spero, tutto ciò che amo, tutto ciò che sogno, tutto ciò che mi spaventa...  È tutto tuo, Gesù.  Mi fido di te, mi abbandono completamente nelle Tue mani ora e sempre.”

L'apostolo Paolo scrisse a Tito: Ma il giorno in cui Dio, nostro Salvatore, ci ha rivelato la Sua bontà e il Suo amore per l'umanità, Egli ci ha salvato, non perché fossimo abbastanza buoni da essere salvati, ma solo perché ha avuto pietà di noi. Ci ha salvati, lavandoci dai nostri peccati e, per mezzo dello Spirito Santo, ci ha resi uomini nuovi. Dio ha sparso su di noi in abbondanza lo Spirito Santo, per mezzo di Gesù Cristo, nostro Salvatore, perché potessimo essere giusti ai Suoi occhi. Così, perdonati e rinnovati per la Sua grazia, diventassimo eredi della vita eterna.” (Lettera di Paolo a Tito, 3)

L'apostolo Pietro, scrivendo a cristiani perseguitati ,disse:“Dio ha pagato un riscatto per salvarvi da quel modo di vivere inutile ereditato dai vostri padri e, come ben sapete, non vi ha riscattati pagando con oro e argento, cose che passano, ma con il prezioso sangue di Cristo, l'Agnello di Dio senza difetto e senza macchia. A questo scopo, Dio lo scelse già prima della creazione del mondo; ma soltanto in questi ultimi tempi Egli lo ha rivelato per amor vostro. Grazie a Cristo, ora voi potete aver fede in Dio, che l'ha resuscitato dai morti e gli ha dato immensa gloria. Così adesso la vostra fede e la vostra speranza sono rivolte verso Dio. Amatevi a vicenda con tutto il cuore, perché, ubbidendo alla verità, la vostra anima è stata purificata dall'egoismo e dall'odio, e così ora potete amarvi sinceramente come fratelli. Perché ora siete rinati non da un seme corruttibile, ma da quel seme immortale che è la Parola di Dio viva ed eterna. Infatti, le Scritture dicono: «La nostra vita è come l'erba che si secca. Tutto il nostro splendore è come un fiore che appassisce e cade, ma la Parola del Signore durerà per sempre». E questa parola è il Vangelo che vi è stato annunciato.” (Prima Lettera di Pietro, 1)

Qual è il tuo più grande desiderio?

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