"Esprimi un desiderio", poi si soffiano le candeline. Miss Italia forse esprimerebbe il desiderio di vedere la pace nel mondo; ieri ho letto di qualcuno che prega e desidera che il coronavirus sia definitivamente sconfitto; altri ancora riuscire nel loro lavoro, la salute e la felicità dei figli, una vincita al gratta e vinci... e chi più ne ha più ne aggiunga. Virtualmente ho spento da poco le mie candeline, abbiamo mangiato una pizza anziché una torta e ho riflettuto su che cosa desidero per il resto dei miei giorni. Certo, la salute non guasta e fare bene il mio lavoro è certamente un giusto desiderio. Personalmente, però, aspiro a qualcosa di ancora più prezioso.
Desidero ardentemente essere una donna che segue
seriamente Gesù, non in senso religioso, moralista o bigotto con una lista di
fare o non fare o di cerimonie comandate. Il mio desiderio, come avrete capito
voi che mi seguite da tempo, è conoscere sempre più Colui che ha dato la Sua
vita perché io potessi vivere per l’eternità, pensare come Gesù reagire come
Gesù, avere un rapporto quotidiano con Lui e con il Padre Celeste. So che
questo è il desiderio di altre persone che leggono la Bibbia e che conosco
personalmente. Si tratta di desiderare un livello di intimità ricco e profondo
che i frenetici tentativi di seguire le regole e religioni non produrranno mai.
Norme e regolamenti erano una realtà quotidiana voluta
da Dio per il Suo popolo nell'Antico Testamento. Lunghi elenchi di cose da fare e non fare per
aiutare persone peccatrici a comprendere la Santità di Dio, la peccaminosità
umana e l’incapacità di vivere secondo gli standard divini. Tali Leggi
servivano al popolo per comprendere la necessità di un sacrificio sostitutivo e
soddisfacente per non incorrere nel giusto giudizio di Dio, ecco il perché di
sacrifici di animali e cerimonie di pentimento. Sacrifici, sacerdozio, santuario,
erano simboli del perfetto Messia, Riscattatore, Redentore Gesù Cristo, che fu,
come disse Giovanni Battista, l’Agnello di Dio immolato per il peccato
dell’umanità.
Nel Nuovo Testamento, Gesù, l’Emmanuele, il Dio
incarnato, entra nella storia e capovolge tutto con il Suo messaggio di salvezza,
speranza e grazia. Non sono più i
sacrifici o il sacerdozio che permette al popolo di Dio di avere un rapporto
con Lui, ma il Messia garantisce e permette tale relazione.
Sulla croce, nel
momento più cruciale della storia, a un malvivente e disgraziato crocifisso pure lui, Gesù fa
una promessa sconvolgente. Vieni con me sul monte Calvario, osserva la scena e
ascolta il dialogo di tre morenti e di un soldato romano:
“Intanto altri due criminali venivano
condotti sul luogo detto «il Teschio», per essere giustiziati con Gesù. Là,
tutti e tre furono crocifissi: Gesù sulla croce al centro e i due criminali ai
lati. «Padre, perdonali!» diceva Gesù, «perché non sanno quello che fanno». Poi
i soldati si giocarono a dadi i suoi vestiti. La folla stava a guardare mentre
i capi giudei lo deridevano: «Era tanto bravo ad aiutare gli altri, vediamo se
riesce a salvare sé stesso, visto che è il Figlio di Dio, il Messia!» Anche i
soldati lo insultavano e gli offrivano dell'aceto da bere. E dicevano: «Se sei
il re dei Giudei, salva te stesso!» Sulla croce, sopra la sua testa, era stata
inchiodata un'iscrizione con queste parole: «Questo è il Re dei Giudei». Uno dei
malviventi appeso alla croce vicino alla Sua lo scherniva: «Dunque, tu saresti
il Cristo, no? Allora salva te stesso e anche noi!» Ma l'altro lo
rimproverava. «Non temi dunque Dio,
nemmeno quando stai per morire? Noi meritiamo di morire per i nostri delitti,
ma quest'uomo non ha fatto nulla di male!» Poi disse: «Signore Gesù, ricordati
di me, quando sarai nel tuo Regno». E Gesù rispose: «Io ti assicuro che oggi
tu sarai con Me in Paradiso». Era ormai mezzogiorno e le tenebre scesero su
tutto il paese per tre ore, fino alle tre del pomeriggio, perché il sole si era
oscurato. Improvvisamente, il grosso velo del tempio si squarciò in due. Gesù
gridò: «Padre, nelle tue mani affido il mio Spirito» Detto questo, spirò. E il
centurione romano, responsabile delle esecuzioni, dopo aver visto ciò che era
accaduto, fu preso dal timore di Dio e disse: «Quest'uomo era davvero
innocente!» (Vangelo di Luca, 23)
Gesù era innocente. Era il Messia. Era Dio incarnato.
Eppure al momento giusto e stabilito dalla Trinità, Egli ha dato la Sua vita
come prezzo di riscatto per l’umanità. Non è un film religioso da vedere a
Pasqua, non è fantasia, è storia. Centinaia di testimoni oculari lo hanno visto
risorto; storici idolatri romani hanno scritto di Lui, migliaia di persone
hanno sperimentato cambiamenti radicali nella propria vita, ieri e oggi.
Qualcuno ha scritto: “Tutto quello che ho, tutto ciò che possiedo, tutto ciò
che spero, tutto ciò che amo, tutto ciò che sogno, tutto ciò che mi spaventa... È tutto tuo, Gesù. Mi fido di te, mi abbandono completamente
nelle Tue mani ora e sempre.”
L'apostolo Paolo scrisse a Tito: Ma il giorno in cui Dio, nostro
Salvatore, ci ha rivelato la Sua bontà e il Suo amore per l'umanità, Egli ci ha
salvato, non perché fossimo abbastanza buoni da essere salvati, ma solo perché
ha avuto pietà di noi. Ci ha salvati, lavandoci dai nostri peccati e, per mezzo
dello Spirito Santo, ci ha resi uomini nuovi. Dio ha sparso su di noi in
abbondanza lo Spirito Santo, per mezzo di Gesù Cristo, nostro Salvatore, perché
potessimo essere giusti ai Suoi occhi. Così, perdonati e rinnovati per la Sua
grazia, diventassimo eredi della vita eterna.” (Lettera
di Paolo a Tito, 3)
L'apostolo Pietro, scrivendo a cristiani perseguitati ,disse:“Dio ha pagato un riscatto per salvarvi da
quel modo di vivere inutile ereditato dai vostri padri e, come ben sapete, non
vi ha riscattati pagando con oro e argento, cose che passano, ma con il
prezioso sangue di Cristo, l'Agnello di Dio senza difetto e senza macchia. A
questo scopo, Dio lo scelse già prima della creazione del mondo; ma soltanto in
questi ultimi tempi Egli lo ha rivelato per amor vostro. Grazie a Cristo, ora
voi potete aver fede in Dio, che l'ha resuscitato dai morti e gli ha dato
immensa gloria. Così adesso la vostra fede e la vostra speranza sono rivolte
verso Dio. Amatevi a vicenda con tutto il cuore, perché, ubbidendo alla verità,
la vostra anima è stata purificata dall'egoismo e dall'odio, e così ora potete
amarvi sinceramente come fratelli. Perché ora siete rinati non da un seme
corruttibile, ma da quel seme immortale che è la Parola di Dio viva ed eterna. Infatti,
le Scritture dicono: «La nostra vita è come l'erba che si secca. Tutto il
nostro splendore è come un fiore che appassisce e cade, ma la Parola del
Signore durerà per sempre». E questa parola è il Vangelo che vi è stato
annunciato.” (Prima Lettera di Pietro, 1)
Qual è il tuo più grande desiderio?
Nessun commento:
Posta un commento