Cari fratelli, non
dimenticate mai che è meglio ascoltare molto, parlare poco e non adirarsi; perché
chi è in collera non può far niente che sia giusto secondo Dio. Liberatevi,
quindi, da tutto ciò che è sporco e cattivo e accogliete con sottomissione la
parola di Dio che è stata seminata nel vostro cuore e può salvare la vostra
anima. Ma mettetela in pratica questa parola, non vi limitate ad ascoltarla,
ingannando voi stessi con falsi ragionamenti! Perché se uno ascolta la parola,
senza metterla in pratica, è simile a uno che si guarda allo specchio: vede la
sua faccia così com'è, poi se ne va, e subito si dimentica com'era. Chi,
invece, fissa il proprio sguardo nella legge perfetta di Dio, che è la legge
che porta alla libertà, non soltanto se ne ricorderà, ma la metterà in pratica,
e Dio gli darà grandi benedizioni in tutto ciò che farà. Chi dice di
essere cristiano, ma non tiene a freno la lingua, non fa che ingannare sé
stesso: la sua religione non gli servirà a niente. Il cristiano che è puro e
senza macchia, secondo Dio Padre, è quello che soccorre gli orfani e le vedove
e resta fedele al Signore, senza lasciarsi contaminare dalle cose di questo
mondo.
Giacomo 1:19-27
Sì,
lo so… ancora Giacomo… certo, ve l’ho fatto conoscere qualche articolo fa, ma
sapete, questo Libro mi piace tantissimo, perché mette a nudo la mia coscienza…
e forse anche la vostra.
Meglio
ascoltare molto e bene, non solo con le orecchie ma anche con la mente e il
cuore; pronti ad ascoltare piuttosto che a parlare e a voler avere sempre
ragione. Meglio contare fino a mille prima di dar sfogo alla propria rabbia… Quanto
sarebbe diversa la nostra vita se seguissimo questi divini comandamenti? Quanto
saremmo più efficaci nel nostro lavoro, nel nostro servire Dio e gli altri, o
nel trattare con la nostra famiglia o il vicinato? Quali opportunità
potremmo cogliere di far felici gli altri, e di conseguenza anche noi stessi se
ci sottomettessimo a questo codice di comportamento? Dio ci ha dato la
capacità di amare, ragionare, agire e scegliere di ascoltare. Possiamo
scegliere di pensare prima di parlare e, come ho detto ieri, di scegliere che
cosa o chi possa condizionare i nostri pensieri. Paolo, nella sua Lettera
agli Efesini, ci dice anche che “Se siete in collera, attenti a non peccare,
coltivando la vostra rabbia; anzi, non lasciate che il sole tramonti prima che
vi sia passata.” Se andiamo a dormire arrabbiati, ci sveglieremo di cattivo
umore, pronti a sbranare chi ci dice BUONGIORNO prima di prendere il caffè, e
sarebbe meglio prendere una camomilla super quando siamo così. I problemi interpersonali
non si risolvono dormendoci sopra, ma chiarendo e chiedendo perdono quanto
prima, e ovviamente, essere pronti a perdonare.
Con
Dio tutte le cose sono possibili… anche applicare questo stile di vita! Dio può
e vuole e può aiutarci a tenere sotto controllo la nostra lingua e le nostre
emozioni, ad ascoltare gli altri con amore e pazienza, a interagire con Lui
tramite la Sua Parola e lo Spirito Santo, presente nel cuore degli autentici
discepoli di Cristo, a svolgere le nostre attività mettendo in luce Lui, e non
la nostra bravura.
Che
possiamo tutti applicare al nostro comportamento i principi stabiliti da Dio…
allora sì, la nostra vita sarà vissuta secondo la Sua volontà e guida.
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