martedì 22 dicembre 2020

buone notizie...


 BUONE NOTIZIE!!! Quanto vorremmo sentire queste parole aprire i nostri telegiornali. Invece le buone notizie non arrivano… ancora quarantena e chiusura, ancora isolamento e mascherine, ancora impossibilità di andare in Sardegna o in Germania a trovare la mia famiglia, ancora contagi e morte… Gli spot pubblicitari e i film vorrebbero farci credere che sarà il vecchietto con la barba bianca e la pancia a portarci doni, sorrisi, amore, pace, serenità. I bambini, quando ciò è possibile, vengono portati “al polo nord” a vedere folletti e Babbo Natale, vengono fotografati sulle sue ginocchia a esprimere i loro desideri di nuovi giochi. Ci sono genitori che insegnano fantasie riguardo a questa leggendaria e pagana figura, ma quanti genitori in questo periodo insegneranno ai loro figli riguardo alla VERA BUONA NOTIZIA DI DIO INCARNATO IN GES
Ù CRISTO? Qualcuno mi dirà: “E tu ci credi ancora alla favola del Bambin Gesù?” Io: “E tu ci credi ancora alla favola di Babbo Natale? No, non credo alla favola del bambin Gesù, ma alla storia di Dio fatto uomo, nato in una mangiatoia, morto sulla croce per pagare il debito che l’umanità (anche io e te) ha con Dio, sepolto in una tomba presa in prestito e risorto il terzo giorno!" Credo ai fatti storici documentati, di cui ci sono le testimonianze dei testimoni oculari. Non credo al bue e all’asinello, ma agli angeli portatori di buone notizie si. 

Mi rattrista vedere famiglie correre in centro a Perugia (l’ho visto in TV) o in qualunque altra città, cercando di accaparrarsi più regali possibili nei giorni concessi, per poi non avere la possibilità di ritrovarsi insieme il 25 e 26 a causa della chiusura dei comuni e il limite di persone in casa, familiatri o meno. Mi rattrista vedere tanta, troppa, esaltazione e pubblicità per il fantomatico Babbo Natale e nessuna trasmissione che ci ricordi invece il vero motivo per ricordare, almeno una volta all’anno, la nascita e vita e morte del Redentore.

Uno spot televisivo decanta il fatto che quest’anno il natale sarà diverso ma reso bello dalla possibilità di comprare e spedire e ricevere regali tramite on-line o di collegarsi coi parenti e amici con gli stessi regali tecnologici comprati on-line. Facciamoci un vero e autentico regalo quest’anno. Anche se sicuramente e storicamente Gesù non è nato il 25 dicembre, regaliamoci un tempo di lettura e riflessione sulla Persona più importante in assoluto al mondo, Colui che ha cambiato la storia e la vita di miliardi di persone, compresa la mia e quella della mia famiglia. Se non l’abbiamo in casa, cerchiamola su internet o compriamola cartacea on-line; leggiamo la storia di Gesù ai nostri bambini e mettiamo da parte le banalità… rendiamo speciale questo natale ricordando e celebrando l’EMMANUELE, CRISTO GESÙ, DIO E DIO CON NOI.

“Quando Elisabetta fu al sesto mese, Dio mandò l'angelo Gabriele a Nazaret, un villaggio della Galilea, ad una vergine, Maria, fidanzata ad un certo Giuseppe, discendente del re Davide. Gabriele le apparve e disse: «Ti saluto, Maria! Il Signore è con te. Egli ti ha colmato di grazia». Confusa e turbata, Maria cercava di capire che cosa volesse intendere l'angelo. «Non aver paura, Maria!» le disse l'angelo, «perché Dio ha deciso di benedirti in modo meraviglioso! Fra poco sarai incinta e avrai un figlio maschio, che chiamerai Gesù. Egli sarà grande e sarà chiamato Figlio dell'Altissimo. Il Signore Dio gli darà il trono del suo antenato Davide. Ed egli regnerà su Israele per sempre; il suo regno non finirà mai!» Maria chiese all'angelo: «Ma come posso avere un bambino? Sono vergine». L'angelo rispose: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la forza di Dio ti coprirà con la sua ombra, perciò il tuo bimbo sarà assolutamente santo, il Figlio di Dio. Non è tutto. Sei mesi fa, tua cugina Elisabetta, che chiamavano "la sterile", è rimasta incinta nonostante l'età. Vedi, ogni promessa di Dio si avvera sicuramente!» Maria disse: «Io sono l'ancella del Signore, avvenga di me secondo quello che hai detto». Allora l'angelo se ne andò.” (Vangelo di Luca 1)

“Ecco i fatti riguardanti la nascita di Gesù Cristo. Sua madre, Maria, era fidanzata con Giuseppe, ma, mentre era ancora vergine, si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe, il suo fidanzato, da uomo di giusti princìpi, decise di rompere il fidanzamento, di nascosto però, perché non voleva esporla a critiche infamanti. Ma, mentre faceva questi progetti, gli apparve in sogno un angelo del Signore. «Giuseppe, discendente di Davide», disse l'angelo, «non esitare a sposare Maria, perché il bambino che è dentro di lei è stato concepito dallo Spirito Santo. Maria avrà un figlio al quale metterai nome Gesù (che significa Salvatore), perché è lui che salverà il suo popolo dai suoi peccati. Questo accadrà, affinché si realizzi ciò che Dio ha detto tramite il suo profeta: “Ascoltate! La vergine sarà incinta! Partorirà un figlio che sarà chiamato Emmanuele (che significa Dio è con noi)"». Quando Giuseppe si svegliò, fece come l'angelo gli aveva comandato e portò Maria a casa sua per sposarla. Maria, vergine, partorì il bambino, a cui Giuseppe mise nome Gesù.” (Vangelo di Matteo 1)

“In quel periodo l'imperatore romano, Cesare Augusto, decretò che si facesse un censimento di tutta la nazione. Questo avvenne quando Quirino era governatore della Siria. Per il censimento era obbligatorio che tutti tornassero al paese dei propri antenati, per le debite registrazioni. Siccome Giuseppe era di stirpe reale, doveva andare in Giudea, a Betlemme, paese natale del re Davide. Era quindi necessario che si mettesse in viaggio da Nazaret di Galilea verso Betlemme. Giuseppe prese con sé Maria, sua moglie, che in quel periodo era in avanzato stato di gravidanza. Mentre si trovavano a Betlemme, fu tempo che il bambino nascesse, e Maria diede alla luce il suo primo figlio, un maschio. Ella lo avvolse in una coperta e lo depose nella mangiatoia di una stalla, perché non c'era posto per loro nella locanda del villaggio. Quella notte, nei campi fuori dal villaggio c'erano alcuni pastori che sorvegliavano le loro greggi. Improvvisamente un angelo apparve in mezzo a loro, e la gloria del Signore li avvolse di luce. I pastori erano molto spaventati, ma l'angelo li rassicurò. «Non temete!» disse. «Io vi porto la più bella notizia che sia stata mai annunciata; questa notizia darà grande gioia a tutti! Il Salvatore, proprio il Messia, il Signore, è nato stanotte a Betlemme! Come potete riconoscerlo? Troverete un bambino avvolto in una coperta, che giace in una mangiatoia». Subito al primo angelo se ne aggiunsero molti altri, gli eserciti del cielo, che lodavano Dio: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli», cantavano, «e pace sulla terra a quelli che egli ama!» Quando gli angeli se ne furono tornati di nuovo in cielo, i pastori cominciarono a dirsi l'un l'altro: «Venite! Andiamo a Betlemme. Andiamo a vedere quello che è successo e che il Signore ci ha fatto sapere!» Corsero al villaggio, e là trovarono Maria e Giuseppe. E c'era il bambino che giaceva nella mangiatoia. I pastori divulgarono ovunque l'accaduto e ciò che l'angelo aveva detto del bambino; e tutti quelli che udivano la loro storia restavano meravigliati. Maria, intanto, serbava queste cose nel suo cuore, e spesso ci ripensava. I pastori, poi, ritornarono ai loro campi e alle loro greggi, lodando Dio per la visita degli angeli e perché avevano visto il bambino, proprio come l'angelo aveva annunciato.” (Vangelo di Luca 2)

Perché Dio ha amato tanto il mondo 

da dare il Suo Unico Figlio,

perché chiunque crede in Lui non perisca, 

ma abbia vita eterna. 

Dio non ha mandato Suo Figlio 

sulla terra per condannare il mondo, 

ma per salvarlo.

Chi crede nel Figlio ha la vita eterna. 

Chi rifiuta il Figlio non vedrà la vita, 

ma l'ira di Dio resta sopra di lui».

(Vangelo d Giovanni, 3:16-17,36)

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