giovedì 31 dicembre 2020

Ciao Ciao 2020

 

Eccoci, ci siamo… Ciao ciao 2020… La maggior parte delle persone in tutto il mondo vedono il 2020 come uno degli anni peggiori della storia di questo millennio. Certamente è stato un anno molto, ma molto difficile, sia nel campo della salute, il tremendo virus Covid19, sia in quello economico e politico. Chiusura di esercenti, centinaia di persone senza lavoro, quarantena e chiusura totale per combattere la pandemia, lutti a migliaia… aggiungete voi tutto quello di peggio che vi è capitato. Fra i miei amici si contano tutte queste difficoltà, per non parlare anche di cancro e altre malattie molto devastanti e dolorose.

Alcune cose sono già storia, ricordi piacevoli o meno, cose che vorremmo dimenticare, mentre altre vorremmo imprimere per sempre nella nostra mente… A fine anno si buttano i calendari e le agende scadute, ma non si può fare lo stesso con la nostra storia… certi avvenimenti vissuti in questo 2020 saranno scritti nei libri di storia dei nostri figli o nipoti. Chi ha l’abitudine di tenere un diario giornaliero, come la mia amica Donatella, sicuramente l’ha riempito con preoccupazioni, ansie, lacrime, ma anche con momenti di gioia e vittoria.   

Io chiamo tali diari “Le pietre della ricordanza o del ricordo”, e non dovrebbero essere buttati nella spazzatura. Quando leggiamo la Bibbia, vediamo che la storia di Israele era tinteggiata da monumenti, altari o pietre per ricordare e trasmettere la storia alla propria discendenza. Non sempre tali monumenti onoravano il loro Dio o ricordavano momenti positivi per Israele. In 1 Samuele 7:12 troviamo una di queste pietre commemorative in ricordo di una grande battaglia vinta da Israele contro i Filistei: “Allora Samuele prese una pietra, la pose tra Mispa e Sen, e la chiamò Eben-Ezer, e disse: «Fin qui il SIGNORE ci ha soccorsi».

 “Fin qui DIO ci ha soccorsi!” Nella povertà, nella ricchezza, nella malattia, nella salute, bloccati a casa e fuori a contatto con gli altri, in viaggio in paesi lontani o in macchina per andare al supermercato, nella perplessità della prova o nella gioia del trionfo… In ogni battaglia ci sono sempre vittime, sia dalla parte di chi combatte e vince, sia da chi combatte e muore, sia in mezzo a persone che non fanno niente… la guerra miete sempre vittime. E quest’anno passato il mondo intero è unito in guerra contro un virus che resiste e si trasforma, miete vittime fra religiosi, cristiani o atei.

Sento spesso dire che il 2020 è un anno da dimenticare… ma si potrà veramente dimenticare? Io direi proprio di no, e non dovremmo dimenticare, ma imparare da esso: imparare essere riconoscenti per essere sopravvissuti, essere grati per le migliaia di operatori sanitari che stanno ancora sacrificando tutto per vincere la battaglia contro ogni malattia e non solo contro il Covid19, comprendere le reali priorità della vita e la grande importanza di trascorrere tempo in famiglia. Proprio in questi giorni mio nipote mi ha fatto notare che queste festività trascorse obbligatoriamente solo con la famiglia stretta era il primo da 4 anni... e sono stati proprio bene insieme. Certamente mi sono mancati, credo però che sia stato per loro un tempo importante e benedetto.

E Dio dov’è stato nel 2020? Perché non ha schioccato le dita e non ha vinto il virus? Domanda sbagliata… Ritengo che le domande giuste siano queste: noi dove abbiamo posto Dio quando il virus non c’era, quando tutto ci sembrava migliore di adesso? Lo abbiamo relegato nei templi? Lo abbiamo ignorato? Abbiamo dichiarato pubblicamente la Sua non esistenza? Ci siamo rivolti a Lui solo nella disperazione? 

A Natale, nonostante la pandemia e chiusura totale, abbiamo acceso le luminarie, abbiamo fatto i nostri alberi e presepi e, quando potevamo, abbiamo comprato regali e il necessario per i pranzi e cenoni… E di Gesù, Dio incarnato e venuto al mondo per morire al nostro posto, ci siamo ricordati? Abbiamo letto, ricordato e raccontato la Sua Vera Storia, la Sua biografia contenuta nei Vangeli??

“Fin qui” non indica solo il passato ma apre la porta anche al futuro. Nel 2021 ci saranno ancora tante prove da superare, tante gioie da vivere, tante battaglie da combattere… ci saranno ancora lutti e malattie, ma avremo ancora possibilità di ricordarci di Dio, Colui che ci ha creati, si è rivelato all’umanità, è nato e morto al nostro posto su quella croce a Gerusalemme per darci la possibilità di passare l’eternità con Lui. Che ci crediamo o meno non cambia la realtà: Dio non deve rendere conto a noi di ciò che compie o permette... se non ci fosse Dio, il mondo sarebbe esploso e svanito da tanto tempo. Se siamo ancora in vita, se ci sono ancora medici e scienziati che non ci hanno abbandonato alla malattia, se possiamo ancora alzare gli occhi al cielo e ammirare il sole e la luna, se possiamo ancora godere dei suoni della natura, è solo perché Dio è paziente con l’umanità e offre ancora la possibilità, a chi non Lo ha conosciuto, di rendersi conto che il Salvatore Gesù Cristo è la risposta di Dio ad un mondo devastato dal peccato e dall’abominio. Questo non significa che i veri autentici discepoli di Cristo non si ammalino e non muoiano, ma essi vivono con la certezza che la vita non finisce con la morte fisica, ma continua nell’eternità, o con Dio o lontani da Dio.

 Un bellissimo primo passo per iniziare con il piede giusto l'anno nuovo ci viene nsegnato proprio dalla Parola di Dio, la Bibbia. È anche il mio augurio di buon inizio per tutti noi, qualunque cosa Dio abbia in mente per questo mondo, per la nostra vita: ricordiamoci che “Fin qui il Signore ci ha soccorsi” e sicuramente lo farà ancora, perché niente e nessuno può impedire al Giusto Creatore Sovrano Dio di portare avanti i Suoi piani eterni.

DIO È SEMPRE BUONO E GIUSTO 

E TUTTO CIÒ CHE FA 

È  SEMPRE BUONO E GIUSTO!

Salmo 90 - 1 Preghiera di Mosè, uomo di Dio. Signore, tu sei stato per noi un rifugio d'età in età. 2 Prima che i monti fossero nati e che tu avessi formato la terra e l'universo, anzi, da eternità in eternità, tu sei Dio. 3 Tu fai ritornare i mortali in polvere, dicendo: «Ritornate, figli degli uomini». 4 Perché mille anni sono ai tuoi occhi come il giorno di ieri ch'è passato, come un turno di guardia di notte. 5 Tu li porti via come in una piena; sono come un sogno. Sono come l'erba che verdeggia la mattina; 6 la mattina essa fiorisce e verdeggia, la sera è falciata e inaridisce. 7 Poiché siamo consumati per la tua ira e siamo atterriti per il tuo sdegno. 8 Tu metti le nostre colpe davanti a te e i nostri peccati nascosti alla luce del tuo volto. 9 Tutti i nostri giorni svaniscono per la tua ira; finiamo i nostri anni come un soffio. 10 I giorni dei nostri anni arrivano a settant'anni; o, per i più forti, a ottant'anni; e quel che ne fa l'orgoglio, non è che travaglio e vanità; perché passa presto, e noi ce ne voliam via. 11 Chi conosce la forza della tua ira e il tuo sdegno con il timore che t'è dovuto? 12 Insegnaci dunque a contare bene i nostri giorni, per acquistare un cuore saggio. 13 Ritorna, SIGNORE; fino a quando? Muoviti a pietà dei tuoi servi. 14 Saziaci al mattino della tua grazia, e noi esulteremo, gioiremo tutti i nostri giorni. 15 Rallegraci in proporzione dei giorni che ci hai afflitti e degli anni che abbiamo sofferto tribolazione. 16 Si manifesti la tua opera ai tuoi servi e la tua gloria ai loro figli. 17 La grazia del Signore nostro Dio sia sopra di noi, e rendi stabile l'opera delle nostre mani; sì, l'opera delle nostre mani rendila stabile.

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