sabato 25 giugno 2022

Rumore

Come definiresti la parola “rumore”? Cacofonia di suoni? Qualcosa che disturba la pace o ti sveglia la mattina? Nei dizionari italiani, due sono i principali significati del termine rumore:

Fenomeno acustico, che non ha caratteristiche musicali, spesso associato a sensazioni sgradevoli o alla percezione indistinta di voci che risultano come un suono confuso – Qualsiasi perturbazione sonora che, emergendo dal silenzio (o anche da altri suoni), dia luogo a una sensazione acustica.

La generazione di oggi non può, a mio avviso, vivere senza rumore... o forse abbiamo dimenticato la piacevole sensazione di pace nel silenzio. Fateci caso: appena svegli accendiamo un apparecchio rumoroso elettrodico: radio, tv, cellulare... torniamo a casa dal lavoro e accendiamo la tv; andiamo a camminare e accendiamo le cuffie per ascoltare musica; usciamo con amici e l’immancabile cellulare è con noi. Avete mai assistito a tavolate in pizzeria in cui, quasi ogni partecipante, interagisce con il proprio cellulare anziché con la persona seduta accanto? Anche quando mandiamo gli sms facciamo rumore... comunichiamo o leggiamo parole spesso, perl, non ascoltiamo o non leggiamo veramente le parole... sentiamo il rumore e dopo poco dimentichiamo ciò che abbiamo letto... Alle volte preferiamo gli sms per comunicare al posto delle telefonate vocali, vero? Sono più sbrigativi, veloci... Altra domanda importante: secondo te c’è differenza tra “sentire” la voce di una persona che ti parla e “ascoltare” le sue parole?

In questi giorni ho letto la storia del primo re di Israele, Saul. (Se volete conoscere i dettagli della vita di questo ragazzone alto, forte, bello ma molto sciocco, la trovate nel Primo Libro di Samuele, nella Bibbia.) E ho capito la differenza tra SENTIRE e ASCOLTARE. Saul SENTIVA che Samuele gli parlava da parte di Dio ma NON ASCOLTAVA affatto le sue parole, e quindi non eseguiva gli ordini di Dio.

Samuele, portavoce di Dio, lo unse re di tutto Israele e gli diede precise istruzioni da parte di Dio. Saul ascoltò veramente la Parola di Dio o sentì solo il rumore della voce di Saul? Leggendo la sua storia, scopriamo che Saul ascoltava prima di tutto sé stesso, i suoi desideri, il suo egoismo/egocentrismo/orgoglio. Saul dava più valore ai propri personali giudizi piuttosto che a quelli di Dio. Dio ordinava e Saul manipolava gli ordini a suo piacimento poi, quando la sua disubbidienza veniva evidenziata, dava sempre la colpa agli altri, non era mai colpa sua.

Mentre oggi leggevo la mia Bibbia, mi sono detta: “Maria Luisa, non essere troppo severa con Saul, dopotutto, non agisci anche tu allo stesso modo alle volte?” Quante volte leggo la Parola di Dio con gli occhi e non con il cuore? Quante volte ascolto una predicazione dalla Parola di Dio con le orecchie ma sento solo rumore del predicatore perché la mia mente pensa ad altro? Quante volte discuto i giudizi di Dio e faccio compromessi per obbedire a modo mio? Quante volte pecco e do la colpa agli altri o alle circostanze?

La nostra società ci ha così abituati al rumore di cacofonia di suoni, alle menzogne, ai compromessi, che non ci facciamo più caso.

Dio dice che l’omosessualità è peccato? La società afferma che è una questione di genere, gender, e chi non accetta questo fatto è omofobo; la società ci propina il peccato come qualcosa di giusto, tollerabile, piacevole, accettabile, necessario, e questo ogni giorno, in ogni programma, con ogni tipo di rumore. A chi vogliamo dare ascolto? A Dio o alla società/cultura/modernismi?

Non so quanti dei lettori/lettrici di questi blog si considerano religiosi, cristiani, credenti... ma se voi siete fra questi, vi incoraggio ad ascoltare ogni giorno la Parola di Dio, a dare il primo posto a Dio nella vostra vita e mente, a  metterci il cuore e non solo occhi e orecchie orecchie quando sentite qualche predicazione biblica e, non meno importante, vi incoraggio a contronotare direttamente e personalmente con la Parola di Dio, la Bibbia, ogni volta che qualcuno vi descrive Dio o vi propone i pensieri di Dio.

Ascolta, popolo mio, il mio insegnamento; porgete orecchio alle parole della mia bocca!” (Salmo 78:1)

“In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna; e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita.” (Giovanni 5:24)

“La parola (di Dio) è vicino a te, nella tua bocca e nel tuo cuore. Questa è la parola della fede che noi annunciamo; perché, se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato; infatti, con il cuore si crede per ottenere la giustizia e con la bocca si fa confessione per essere salvati. (...) Quindi la fede nasce proprio dall'ascolto del Vangelo, la buona notizia che riguarda Cristo. (...) il Vangelo è stato annunciato per tutto il mondo, proclamato ai quattro venti. (tratto dalla Lettera di Paolo ai Romani cap. 10)

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