
“Allora Gesù disse loro apertamente: «Lazzaro è morto, e per voi mi rallegro di non essere stato là, affinché crediate;
ma ora, andiamo da lui!»"
ma ora, andiamo da lui!»"
Giovanni 11:14–15
A volte Dio non interviene così velocemente come noi vorremmo... vero? Maria e Marta, due carissime amiche di Gesù, si trovarono ad affrontare questo dilemma. Lazzaro, loro fratello, era gravemente ammalato, così mandarono a chiamare Gesù. Proviamo a metterci nei loro panni: sicuramente le due donne si aspettavano che, data la loro profonda amicizia con Gesù, Egli avrebbe lasciato tutto ciò che stava facendo e sarebbe corso da loro a Betania per guarire Lazzaro dalla sua malattia... dopotutto Gesù aveva guarito tantissimi estranei, quindi non avrebbe esistato a compiere un miracolo per il suo amico Lazzaro.Gesù, invece, intenzionalmente ritardò il suo arrivo. Maria e Marta stavano pensando al bene temporaneo, la guarigione del fratello, ma Gesù come sempre stava pensando a ciò che è eternamente buono. Questo ritardo fu un bene per loro e per tutti i loro parenti, anche se non se ne rendevano conto.
Gesù non arrivò il giorno che loro volevano, e nemmeno il giorno dopo o quello dopo ancora. Marta e Maria piansero per ben 4 giorni la morte di Lazzaro, probabilmente la speranza aveva abbandonato il loro cuore e il dolore per il lutto avrà sicuramente preso il sopravvento!
Maria e Marta volevano una guarigione, Gesù, invece, voleva dare loro molto di più: una resurrezione. Maria e Marta chiesero un immediato intervento di Gesù per la soluzione ad un problema grave e temporaneo, Gesù ritardò volutamente il suo arrivo per offrire loro un'esperienza indimenticabile, un miracolo, una fede incrollabile e la possibilità di essere strumenti per la salvezza eterna di coloro che assistettero al miracolo della resurrezione di Lazzaro.
Forse anche tu oggi, come Maria e Marta, potresti dire a Dio: “Signore, se tu mi amassi veramente, faresti questo o ti prenderesti cura di quello”. Ma Dio risponde:
"Ma ora così parla il SIGNORE, il tuo Creatore, Colui che ti ha formato! Non temere, perché IO ti ho riscattato, ti ho chiamato per nome; tu sei mio! Quando dovrai attraversare le acque, io sarò con te; quando attraverserai i fiumi, essi non ti sommergeranno; quando camminerai nel fuoco non sarai bruciato e la fiamma non ti consumerà, perché IO SONO il SIGNORE, il tuo Dio, il tuo salvatore... Tu sei prezioso ai miei occhi, sei stimato e IO ti amo! Non temere, perché IO SONO con te" Isaia 43:1-5
Rifletti un attimo: se tu ed io non piangessimo mai, come potrebbe Dio consolarci ed asciugare le nostre lacrime? Se non soffrissimo mai a causa di debolezze e malattie, come potrebbe l'Onnipotente rivelare la sua potenza in noi e tramite noi? Se non ci sentissimo mai soli, pensi che ci rivolgeremmo sul serio a Dio per riempire la nostra solitudine interiore? E se avessimo tutto ciò che desideriamo come potremmo apprezzare il vero valore delle piccole e grandi cose che Dio fa per noi!
Quindi, anche quando ti SEMBRA che Dio sia in ritardo, NON MOLLARE MAI... NON ARRENDERTI MAI... NON PERDERE MAI LA SPERANZA!
Quindi, anche quando ti SEMBRA che Dio sia in ritardo, NON MOLLARE MAI... NON ARRENDERTI MAI... NON PERDERE MAI LA SPERANZA!
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