Come
già avrete capito questi articoli sono frutto della mia esperienza quotidiana e
buttati giù di getto. Sono convinta di non essere la sola a dover affrontare
certe esperienze, e condividerle con voi mi fa sentire più normale…
Conosco
il Signore Gesù come personale Salvatore e Redentore da 40 anni, ho frequentato
tre anni di Scuola Biblica e circa 25 anni li ho trascorsi combattendo con una
malattia cronica e molto debilitante, Lupus Eritematoso Sistemico. Con la fede e con la forza del Signore ho
affrontato situazioni molto serie e diverse volte sono stata vicina alla morte.
Ma sapete una cosa? I miei momenti peggiori non sono stati quelli, ma sono quei
momenti in cui non controllo le mie parole o le mie emozioni. Le mie battaglie
più grandi le combatto contro la mia lingua che, come dice Giacomo in capitolo
tre, è umanamente indomabile e malvagia. Alle volte scelgo il silenzio per
fuggire dalla responsabilità di affrontare un determinato problema, un muro
verniciato di spiritualità: “Non parlo
per non peccare…”. Altre volte, invece, sfogo la mia frustrazione con le
mie parole “vomitate” sulla prima
persona che “mi provoca”. Vi capita
mai di trovarvi in situazioni simili?
Usiamo
parole per manipolare gli altri, per avere sempre ragione, per la nostra
felicità… a meno che la nostra lingua non sia sotto il controllo e l’influenza
di Dio. Negli ultimi tre anni, in diverse occasioni e con diverse persone, ho studiato un libro
di Paul D. Tripp, Guerra di Parole. Un libro tanto bello quanto schietto, che
ci porta ad auto-esaminarci e ad affrontare il nocciolo dei problemi della
comunicazione. Vi consiglio di leggerlo, solo se avete voglia di crescere e di
risolvere eventuali problemi di comunicazione. è un libro che fa tanto male al nostro ego, perché siamo messe a confronto
della nostra natura umana, ma è anche un libro che fa tanto bene perché ci
costringe a glorificare Dio per la Sua misericordia e per il meraviglioso dono
della Sua PRESENZA – PAROLA – PROMESSA – POTENZA in noi, tramite Cristo Gesù.
Ecco una
breve presentazione dallo stesso autore: «Chi di noi
non è stato ferito dalle parole di qualcun altro? Chi non si è mai pentito di
qualcosa che ha detto? Chi non ha affrontato una lite? Chi non ha desiderato
parlare seriamente con una persona cara, ma non ha mai trovato il tempo? Chi di
noi può dire: "Le mie parole sono sempre appropriate alla situazione e
sono sempre espresse con gentilezza". è
di questo mondo di parole, il mondo che esiste al di là della calma e della
gentilezza mostrate in pubblico, che tratterò in questo libro. Se puoi dire:
"Io non ho problemi con le parole", allora non leggere oltre. Ma se
puoi riconoscere, come me, che esiste un conflitto verbale nella tua vita, se
riconosci che ti è difficile comunicare in modo amabile e appropriato, e se
pensi di aver bisogno di crescere in questo mondo di parole, allora questo
libro è per te […]. Questo libro vuole essere un messaggio di speranza. Tratta
infatti del cambiamento che è possibile grazie alla persona e all’opera del
Signore Gesù Cristo. Gesù è la Parola, l’unica speranza per le nostre parole!
Solo in lui possiamo trovare la vittoria nel nostro conflitto verbale». (Paul
D. Tripp)
Vi garantisco che, se vogliamo fare sul serio con Dio, abbiamo bisogno di
maestri come Paul, che ci guidino ad affrontare i nostri reali problemi. Ringrazio
Dio perché suscita donne e uomini coraggiosi e capaci di farci una “radiografia spirituale”, evidenziando
quelli che sono i nostri veri problemi. Uno dei miei obiettivi, quest’anno, è
proprio rendermi conto di quanto le mie parole hanno un peso, positivo o
negativo, sugli altri e su me stessa. La comunicazione è un grande dono che Dio
ci ha dato (se vivi da sola, con uno o due animali domestici, avrai sicuramente
sperimentato che alle volte è più facile comunicare con loro che con gli esseri
umani - i miei due gatti mi danno sempre ragione e non mi contraddicono mai J ), un dono
che va utilizzato al meglio con l’aiuto di Dio.
Per concludere, ecco tre versetti di cui Dio si è servito in questi giorni
nella mia vita:
Salmo 141:3 - SIGNORE,
poni una guardia davanti alla mia bocca, sorveglia l'uscio delle mie labbra.
Proverbi 13:3 - Chi sorveglia la sua bocca
preserva la propria vita; chi apre troppo le labbra va incontro alla rovina.
Proverbi 21:23 - Chi sorveglia la sua
bocca e la sua lingua preserva se stesso dall'angoscia.
Grazie per avermi letto.
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