giovedì 30 aprile 2020

Autostima si o no?



Qualche giorno fa, sbirciando nei social che ci tengono compagnia in questi giorni (non ci sto tutto il giorno ovviamente, ma cerco di usare i social per il meglio, promesso) ho letto una frase che mi ha colpito e sgomentato. Qualcuno ha iniziato una discussione sulle direttive di apertura e chiusura dei vari esercenti pubblici e ha usato una frase del tipo: “Non si rendono conto di quanto noi siamo importanti per l’autostima delle persone, soprattutto delle donne…” Questa persona lavora soprattutto con le donne e con il loro aspetto esteriore. Non ho letto oltre ma questo concetto mi ha fatto riflettere parecchio. Quanto è importante per noi la nostra  autostima? E se lo è, che cosa alimenta la nostra autostima? Come viene definita di solito l’autostima? Ecco una definizione che riassume il pensiero della psicologia: “L’autostima è la valutazione che ci diamo, il nostro modo di viverci, "concetto di sé", "abilità personale", "autopercezione... Quante volte ci sarà capitato di sentirci dire "non hai fiducia in te", "non sei consapevole delle tue potenzialità", oppure "ma chi ti credi di essere"… tutti problemi di autostima! L’autostima, influenza l’autoefficacia, cioè la consapevolezza di poter raggiungere obiettivi, influenza il tono dell’umore, le relazioni affettive, in generale, influenza il successo nella vita e le scelte di ogni tipo…” Poi, a questa definizione, seguono diversi consigli per aumentare la propria autostima ed avere successo nella vita. Eccone solo alcuni.

Cura il tuo aspetto: vestiti, capelli, trucco, ginnastica… sono un toccasana per aumentare la fiducia in noi stessi…  
Domanda: quante di queste cose possiamo curare nella nostra quarantena? Doccia, pigiamone o tuta sono il mio quotidiano aspetto in questo periodo… E se stiamo male e non possiamo fare ginnastica, che fine fa la nostra autostima?

Ripensa il modo in cui ti pensi: per scoprire come avere autostima, modifica la tua immagine come se avessi a disposizione uno di quei programmi di ritocco digitale, non si tratta di mentire a sé stessi, ma al contrario di equilibrare i nostri pregi e difetti:
Domanda: non è mentire a sé stessi? Io la chiamerei bugia che mi impedisce di vedere chiaramente me stessa. 

Scrivi un diario personale. Il più delle volte ricordiamo benissimo i nostri fallimenti e tendiamo a dimenticare i nostri successi; per questo motivo un diario personale, in cui raccogliere quotidianamente i nostri pensieri e le nostre esperienze (positive e negative) aiuta la nostra autostima. 
Questo è un buon suggerimento: tenere un diario ci permette di mettere a fuoco la realtà, ad avere obiettivi chiari e una meta davanti…personalmente, però, se mi limito a scrivere un diario per aumentare la mia autostima, sono nei guai. Se mi concentro sui miei fallimenti mi deprimo, se mi limito a scrivere i miei successi mi dò le pacche sulle spalle e il mio orgoglio sale alle stelle. In entrambi i casi ho bisogno di qualcuno che mi aiuti ad avere il giusto concetto di me, al di fuori di me… qualcuno che mi conosce meglio di me stessa e da sempre, e mi ama per quello che sono, sia nei momenti buoni che in quelli cattivi.

Fai finta finché non ci riuscirai: questo significa che, ancor prima di avere un’elevata autostima devi fingere di comportarti come qualcuno molto sicuro di sé, padrone della situazione e in controllo di tutto. 
Fai finta... Di nuovo il concetto di fingere… non è dirsi una bugia questo?

Che cosa mi dice Dio nella Sua Parola riguardo all’autostima?
Genesi 1:26-27: siamo stati fatti a Sua immagine, l'immagine stessa di Dio. 
Salmo 139:13-16: siamo stati fatti in modo stupendo, tutti i giorni delle nostre vite sono stati scritti nel Libro di Dio ancor prima che nascessimo; Dio ci conosce e ci ama da sempre.
Efesini 1:4-14: Dio ci ha eletti prima della fondazione del mondo, siamo stati creati perLui, apparteniamo a Lui perché Cristo ci ha comprati per Dio, viviamo per la Sua Gloria.   

Notiamo le parole usate in ciascuna delle frasi sopra: "siamo stati fatti", "stati stati fatti in modo stupendo;" "erano già scritti" "Dio elesse i Suoi figlioli," "apparteniamo a Dio" . Queste espressioni hanno tutte una cosa in comune: si tratta di cose fatte da Dio per noi. Non si tratta di azioni compiute da noi stessi, e tantomeno che abbiamo guadagnato o che ci siamo meritati. Dunque, possiamo concludere affermando che il nostro valore non è affatto un valore del "sé"; piuttosto, è un valore assegnatoci da Dio. Siamo per Lui di inestimabile valore per via del prezzo che Egli ha pagato per renderci degni: la morte del Suo Figlio sulla croce. La Bibbia ci dice che "mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi" (Romani 5:8). "Dio ha riversato su Cristo i nostri peccati, su di lui che non ha mai peccato, affinché, per mezzo suo, diventassimo giusti. (2 Corinzi 5:21), non perché ne fossimo degni, ma perché eravamo indegni, impossibilitati ad amare, ed incapaci di renderci degni in alcun modo. Ma, ed ecco il miracolo, Egli ci ha in realtà amati nonostante la nostra condizione e, proprio per questo motivo, adesso abbiamo un valore infinito. Se ci concentriamo su quanto Dio ci ama e sul prezzo che ha pagato per riscattarci, se guardiamo noi stessi con gli occhi del nostro Creatore, riusciremo a vederci come ci vede Dio, e ciò ci aiuterà a capire quanto valiamo davvero come figli di Dio, l'Altissimo.

La nostra autostima troppo spesso si basa sulle opinioni che hanno le persone di noi. L'unica, vera autorità riguardo la nostra autostima è Gesù Cristo e, considerato che Egli ha dato la Sua vita per noi, morendo sulla croce, ciò dovrebbe rivelarci quanto valiamo in realtà.

"Per quanto mi riguarda, fu proprio leggendo le Scritture che arrivai a capire che non avrei mai potuto trovare il favore di Dio con l'ubbidienza alle leggi (che non poteva mai essere perfetta), e mi accorsi che Dio mi avrebbe dato la vita soltanto se avevo fede in Cristo. Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me. La vita che vivo ora in questo corpo è il risultato della mia fede nel Figlio di Dio, che mi ha amato e volle morire per me."  
(Paolo nella sua Lettera ai Galati 2:19-20) 

"Ma per quelli che sono stati chiamati alla salvezza, siano essi Ebrei o no, Cristo è la potenza e la sapienza di Dio che li salva. Cristo stesso è al centro del grande piano di Dio per la loro salvezza. Questo progetto di Dio, considerato una pazzia, è di gran lunga più saggio di qualsiasi altro piano architettato dal più intelligente degli uomini. Perché ciò che sembra di essere la stoltezza di Dio è più sapiente della sapienza umana, e ciò che sembra di essere la debolezza di Dio è più forte della forza umana. Ricordate la vostra chiamata: fra voi, fratelli, quasi nessuno era importante, ricco o potente, ma Dio ha scelto apposta le cose che il mondo considera pazze o da scartare, proprio per confondere quelli che il mondo considera sapienti." 
(1 Lettera di Paolo  ai Corinzi 1:24-27)

2 commenti:

  1. Ne è passato del tempo ,quando adolescente davanti allo specchio, mi chiedevo chi ero e come potevo essere migliore per piacere agli altri .Naturalmente gli anni mi hanno fatto capire che tutti gli sforzi sarebbero stati inutili .Solo quando ho incontrato Gesù lo specchio mi ha detto la verità.Ero una creatura di Dio ,plasmata da Lui ,con le caratteristiche decise da Lui.Ma non bastava questo per rendermi soddisfatta,avevo anche il diritto di considerarmi parte della famiglia di Dio per merito di Gesù Cristo che era morto al posto mio per darmi la salvezza eterna.Solo allora mi sono vista come Dio mi vedeva ,perfetta come creatura e perdonata come anima .Ora lo specchio e il cuore mi dicono la stessa cosa:Tu vali perché per te Gesù Cristo ha dato la sua vita,non c'è sulla terra altra cosa che possa superare questo valore . Grazie o Dio per la tua grazia per me.Donatella Zacchi

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  2. Grazie infinite Donatella, preziosa e bellissima testimonianza. ��❤️ MJ

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