mercoledì 8 aprile 2020

Mi lavi i piedi?





Quella sera, vigilia di Pasqua, Gesù sapeva che ormai per lui era giunto il momento di lasciare questo mondo e di tornare al Padre. Dopo aver tanto amato i suoi discepoli, ancora una volta volle dare una prova del suo grande amore. Il diavolo aveva già suggerito a Giuda Iscariota, figlio di Simone, di tradire Gesù. Quella era la notte giusta! Gesù ben sapeva che il Padre gli aveva dato tutto, che era venuto da Dio e che a lui sarebbe ritornato. Ad un certo punto, durante la cena, si alzò da tavola, si tolse il mantello, si aggiustò un asciugamano attorno ai fianchi, versò dell'acqua in una bacinella e cominciò a lavare i piedi ai discepoli e ad asciugarli con l'asciugamano che aveva davanti. Quando arrivò a Simon Pietro, questi gli disse: «Maestro, non credo ai miei occhi, tu vuoi lavare i piedi a me?!» Gesù rispose: «Tu non sai ancora perché lo faccio, ma un giorno lo capirai!» «No», protestò Pietro, «tu non devi lavarmi i piedi mai!» «Se non lo faccio, non sarai dei miei», replicò Gesù. «Se le cose stanno così, allora lavami anche le mani e la testa, non soltanto i piedi!» esclamò Simon Pietro. Gesù rispose: «Chi è già lavato, deve lavarsi soltanto i piedi per essere completamente pulito. Ora anche voi siete puliti, ma non tutti!» Gesù, infatti, sapeva già chi lo avrebbe tradito. Per questo aveva detto: «Non siete tutti puliti». Dopo aver lavato i piedi ai discepoli, Gesù si rimise il mantello, si sedette di nuovo a tavola, poi chiese: «Capite ciò che ho fatto? Voi mi chiamate Maestro e Signore, e fate bene, perché è vero. Dunque se io, Signore e Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavarveli a vicenda. Vi ho dato un esempio da seguire: fate altrettanto.»

Giovanni 13:1-15

Quando ero una ragazzina adolescente, mio patrigno mi chiedeva spesso di lavargli i piedi All’epoca vivevamo in una casa popolare molto semplice e non avevamo una doccia decente. Mio patrigno faceva il traslocatore e la sera, soprattutto d’estate, il lavargli i piedi non era particolarmente piacevole, tutt’altro. E quando lo facevo, non era certo per amore ma per obbligo dietro severe minacce. 

All’epoca di Gesù i piedi erano particolarmente sporchi: niente asfalto, le strade erano coperte di polvere, fango ed escrementi. Il lavaggio dei piedi era il compito di schiavi e servitori più umili che lo facevano agli ospiti prima di entrare nel cuore delle case. Oggi non c’è più questa necessità, ma in casi di infermità fisica potremmo essere chiamati a questo compito nei confronti di altri. 
Ricordo che, quando ero alettata in ospedale, la mia dolcissima sorellina fu costretta a lavarmi e pulirmi… tanta vergogna da parte mia, tanto amore da parte sua. Gesù amò i Suoi discepoli fino in fondo, ammaestrandoli, servendoli e quindi morendo per loro, e per noi, sulla croce.

Ma l’amore di Dio non inizia nella settimana della Passione di Gesù. 

Il Salmo 104, che ti suggerisco di leggere, elenca tutto ciò che Dio ha fatto sin dalla creazione perché è un Dio che ama. Ecco alcune parole tratte da questo Salmo: “Anima mia, benedici il Signore! Signore, mio Dio, tu sei veramente grande; sei vestito di splendore e di maestà. Egli si avvolge di luce come d'una veste. Egli ha fondato la terra sulle sue basi: essa non vacillerà mai. Canterò al Signore finché avrò vita; salmeggerò al mio Dio finché esisterò. Possa la mia meditazione essergli gradita! Io esulterò nel Signore.  Anima mia, benedici il SIGNORE.” Queste parole si trovano all’inizio e alla fine del capitolo, in mezzo ci sono tantissime benedizioni che Dio elargisce da sempre alla Sua creazione, che noi purtroppo abbiaamo rovinato.

Qualcuno ha detto: "Prima che le stelle del mattino cantassero insieme, prima che il mondo fosse battezzato con la prima luce, prima che la tenera erba spunta, Dio era amore. Prima che Dio parlasse all'esistenza ogni cosa, quando la terra era senza forma e vuota e la profonda e silenziosa oscurità dello spazio era in netto contrasto con lo splendore della gloria di Dio e dei suoi cherubini e serafini, Dio era amore. Prima che i mondi fossero creati, Egli sapeva tutto di noi e della necessità che avremmo avuto di un Redentore, Riscattatore, Salvatore. Dio non cambia, e nemmeno il Suo amore. Ci amava prima che noi nascessimo, ci ama oggi, adesso, e ci amerà per sempre!" 

Lo amerai in cambio? In realtà, senza l'intervento divino, non saremo mai in grado di amarLo o di comprenderne la saggezza e vastità, ma se siamo autentici cristiani, veri discepoli di Gesù e se ci accingiamo a festeggiare la Pasqua, ecco che cosa ci chiede il nostro Signore e Salvatore: “Questo è il mio comandamento: amatevi a vicenda, come vi ho amati Io. Ecco la misura dell'amore: nessuno dimostra amore più grande di chi dà la propria vita per gli amici.” Giovanni 15:12 

Gesù ha dato la Sua vita per noi e ci chiama a sacrificarci per il bene altrui... E all’occorrenza, lo dimostreremo anche lavandoci i piedi a vicenda.

1 commento:

  1. È vero l'amore che Dio ci ha dimostrato tramite Gesù Cristo è incomprensibile ,ma più passa il tempo della nostra vita terrena questo amore diviene sempre più chiaro ,ma sempre incomprensibile ma come i discepoli accettarono di farsi lavare i piedi senza capire accettiamo questo amore incommensurabile oggi senza capire aspettando domani

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