venerdì 10 aprile 2020

Pasqua: tradizione, arte, religione o storia?




 Disprezzato e abbandonato dagli uomini, uomo di dolore,
familiare con la sofferenza, pari a colui davanti al quale 
ciascuno si nasconde la faccia, era spregiato, 
e noi non ne facemmo stima alcuna.
Tuttavia erano le nostre malattie che egli portava,
erano i nostri dolori quelli di cui si era caricato;
ma noi lo ritenevamo colpito, percosso da Dio e umiliato!
Egli è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni,
stroncato a causa delle nostre iniquità;
il castigo, per cui abbiamo pace, è caduto su di lui 
e mediante le sue ferite noi siamo stati guariti.
Noi tutti eravamo smarriti come pecore, 
ognuno di noi seguiva la propria via;
ma il Signore ha fatto ricadere su di lui l'iniquità di noi tutti.
Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la bocca.
Come l'agnello condotto al mattatoio,
come la pecora muta davanti a chi la tosa,
egli non aprì la bocca. 
Dopo l'arresto e la condanna fu tolto di mezzo;
e tra quelli della sua generazione 
chi rifletté che egli era strappato dalla terra dei viventi
e colpito a causa dei peccati del mio popolo?
 Isaia 53

 Centinaia, se non migliaia di persone in tutto il mondo si stanno preparando a festeggiare la Pasqua, anche voi immagino. Quante casalinghe hanno trascorso ore con mascherine e guanti in fila per procurarsi tutto il necessario per il pranzo pasquale? Quanti hanno comprato uova di cioccolato, colori per le uova sode e quant’altro per la gioia dei bambini? Quali sono le vostre tradizioni pasquali che quest’anno non potrete osservare?

Consultando un sito, ho visto che nella maggior parte del mondo non mancano le uova colorate, in alcuni paesi rosse per ricordare il sangue di Gesù; nei paesi cattolici ci sono le varie Via Crucis e processioni religiose, a cui quest’anno, a causa del Coronavirus, non si potrà partecipare, ma solo seguire on line. Ci sono però tradizioni molto curiose che non hanno nulla a che fare con Gesù. Eccone solo alcune:

Bulgaria: i giorni precedenti la Pasqua si fanno grandi pulizie nelle case, si cucinano i “kozunaks” e si colorano uova: il primo uovo deve essere colorato di rosso, perché possa portare la salute.

Danimarca: a Pasqua, in Danimarca, tradizione vuole che tutto sia colorato di giallo, dalle candele alla tovaglia, mentre le case vengono decorate con rami fioriti e uova dipinte.

Francia: le campane della chiesa sono silenziose dal venerdì fino a Pasqua, un segno di dolore per il Cristo crocifisso. Ai bambini francesi si dice che le campane sono volate via a Roma. La mattina di Pasqua i bambini corrono veloci all’esterno per guardare le campane che volano nuovamente verso casa. Intanto che i piccoli sono occupati a guardare il cielo per scoprire se riescono a vedere le campane, i genitori nascondono le uova di cioccolato, affinché i bambini le trovino più tardi.

Germania: per i bambini il simbolo della Pasqua è rappresentato da un “coniglietto”. Le finestre vengono abbellite con disegni di coniglietti, uova e altri motivi. Altra tradizione sono i fuochi di Pasqua, il cui costume vive ancora specialmente nella Germania settentrionale. Particolare curioso è che il fuoco di Pasqua deve essere acceso con mezzi naturali, cioè con la silice o strofinando due pezzi di legno, o con una grossa lente; qualche volta i lumi delle chiese vengono spenti e poi riaccesi con la fiamma di questo “fuoco sacro”. Anche alle ceneri vengono attribuite proprietà soprannaturali: esse vengono sparse dai contadini per i campi per propiziare il buon raccolto e simboleggiano la fine dell’inverno e la venuta della primavera.

Inghilterra: a Londra, l’uso del Royal Maundy Gifts, (Giovedì Santo dedicato alle opere di carità) è ricordato nell’abbazia di Westminster dove vengono donate ai poveri borse di denaro. Le borse, vengono distribuite dal sovrano su di un vassoio d’argento, dopo la cerimonia religiosa. Un’usanza curiosa è quella di far rotolare le uova colorate su di un prato o lungo una strada, fino a quando tutti i gusci non siano stati spezzati; questo avviene a Preston, dove le uova rotolano su un pendio erboso. Un’altra tradizione divertente è quella di contendersi le uova e le torte con battaglie, combattute principalmente da ragazzi.

Paesi slavi: in Polonia, Ungheria e in quella che una volta era la Cecoslovacchia, durante la Pasqua, i giovani, mediante un antico rito di fertilità, spruzzano le ragazze con l’acqua di sorgente.

Svezia: in Svezia durante il giorno delle Palme vengono benedetti i gattici (rami del pioppo bianco con le gemme che assomigliano alla coda di gatto), mentre nei giorni che precedono la Pasqua, i bimbi si travestono da streghe e vanno in giro per la città.

Potrei continuare all’infinito, ma se siete curiosi troverete tutte le tradizioni anche culinarie on line. Comunque, tutto questo e altro che si fa a Pasqua, benché cose buone e piacevoli, non hanno niente a che fare con i giorni in cui l’Agnello di Dio è stato sacrificato sulla croce. La mia personale tradizione è leggere da uno o da tutti e 4 i Vangeli nella Bibbia la vera e autentica Via del Calvario. Lo hai mai fatto?

 Scrittori e artisti di inni ci hanno trasmesso l'immagine di Gesù appeso su una croce, fuori dalla città, su una collina lontana. Anni fa ebbi il privilegio di fare un viaggio in Israele e un professore ci spiegò quanto l’immagine artistica sia lontana dal luogo o dal come venivano giustiziati i malfattori sulla croce. In effetti, il luogo dell'esecuzione era appena fuori dalla porta di Gerusalemme, accanto alla strada principale che portava alla città. E quelli da crocifiggere erano sollevati solo a mezzo metro circa dal suolo. E fra loro c’era Gesù Cristo il Figlio di Dio. Tutta la dignità, la modestia e la purezza della persona fisica di Gesù furono state strappate via e, come tutti gli altri condannati, Gesù rimase nudo per morire al calore bruciante delle ore più calde del giorno, contorcendosi e gemendo in agonia per ore, praticamente a livello degli occhi di coloro che passavano per entrare o uscire dalla città. Nella fretta di raggiungere l'area del Tempio in tempo per acquistare un agnello per il sacrificio, i pellegrini Ebrei che si preparavano per la Pasqua, potevano vedere e schernire fra i giustiziati l'Agnello che Dio stava sacrificando per il loro peccato. 

Solo pochi giorni prima della Sua morte, la folla accolse Gesù gridando: «Benedetto il Re che viene nel nome del Signore; pace in cielo e gloria nei luoghi altissimi!»; al momento del verdetto da parte di Pilato la stessa folla gridò: “Crocifiggilo! A morte!”

Ti sfido a creare una nuova tradizione in famiglia. Dopo le uova, il pranzo pasquale, il caffè o il dolce, insieme a tutta la tua famiglia, leggi la Passione di Cristo (non guardare i vari film a tema) e rifletti: quel momento storico è stato pianificato da Dio proprio per te, per noi tutti, per la nostra salvezza.

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