"Si, così fu scritto e così è stato:
il Messia doveva soffrire e morire
e risorgere dai morti il terzo giorno."
Luca 24:46
I miei progetti per Pasqua? Andare in Germania con i miei nipoti a trovare mio fratello Gianni e sua moglie Juanita; fare shopping, rilassarmi, divertirmi.
I progetti di Dio per la nostra Pasqua? Rimanere a casa, eventualmente fare le pulizie di primavera e il cambio stagione degli abiti, poi leggere tanti libri… e magari godere il tempo in famiglia. Ma non solo.
Come ogni anno, sono iniziati i vari spot pubblicitari riguardanti la Pasqua: uova di cioccolato di varie specie e dimensioni, colombe, cibi tradizionali della propria regione e chi più ne ha più ne metta. Ma è tutta lí la Pasqua? Non per me e non dovrebbe esserlo per nessuno.
Anni fa ho letto che, nel corso di questa settimana, in alcune parti del mondo e sotto stretto controllo medico, alcuni religiosi (o un po’ pazzi direi) per penitenza si fanno crocifiggere sul serio su vere croci di legno con tanto di corona di spine e chiodi. Sicuramente quest’anno non sarà loro permesso, i medici hanno ben altro da fare in tutto il mondo. Ma è questa la Pasqua? Fare qualcosa di drastico per dimostrare quanto siamo pentiti?
Ieri era la domenica delle Palme e da oggi inizia quella che molti chiamano “La settimana santa”. Nella predicazione on line, Daniel, uno dei nostri pastori, ci ha incoraggiati a leggere ogni giorno tutta la Prima Lettera di Paolo ai Corinzi, anzi ci ha sfidati a farlo, e io rilancio la sfida a tutti i lettori di questa pagina; leggendo con tranquillià ci vorrà circa un'ora e mezza e potrebbe avere un forte impatto sulle nostre vite. Nel capitolo 15 viene annunciato, trasmesso e spiegato il vero Vangelo di Gesù Cristo, non sarebbe affatto male leggere anche Isaia 53, dove viene detto che tutto ciò che leggiamo riguardo la passione di Gesù è stato programmato e non solo previsto da Dio.
La Pasqua è il ricordo del più grande sacrificio e la più grande vittoria mai realizzati per il bene dell'umanità. La crocifissione fu inventata dai romani come patibolo e tortura contro gli omicidi e ogni nemico dell’Impero Romano. Essi crocifissero migliaia di persone, prima e dopo la morte di Cristo Gesù sul Calvario. A differenza dei molti criminali o martiri che subirono tale condanna, Gesù uscì vivente e trionfante dalla tomba. Nel capitolo 15, Paolo elenca i testimoni oculari di quel miracoloso evento.
La resurrezione di Cristo è il sigillo del vero Vangelo. Senza la resurrezione di Cristo non potrebbe esistere il vero Vangelo, reale speranza per l’umanità perduta, religiosa o meno.
Qualcuno ha detto: “Un Cristo morto non avrebbe potuto essere il nostro Salvatore. Una tomba non aperta non avrebbe mai aperto il paradiso. Il sacrificio di Cristo sul Calvario e la Sua resurrezione adempirono lo scopo per cui Cristo è nato: pagare il prezzo del riscatto per i nostri peccati”.
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