venerdì 4 settembre 2020

TI VOGLIO BENE

 

Una mattina mi sono svegliata dopo solo 4 ore di sonno; avevo il broncio dentro e fuori. Dopo il caffé, la colazione e la mia consueta lettura mattutina della Bibbia, avevo ancora il broncio, non tanto nel cuore quanto nel viso e nei pensieri. Nebbia fitta mi ha ricordato che l'estate è finita, e il broncio continuava a segnare il mio volto. Quindi ho deciso di andare a fare jogghing con la mia musica preferita e con l'intento di fare due chiacchiere con Dio, il mio Padre Celeste. Dopo un po' la nebbia sparì dal mio cuore e piano piano anche dalla zona in cui camminavo. Ma il broncio vero e proprio è sparito dal mio volto quando sono tornata a casa e ho trovato questo: 

TI VOGLIO BENE! Tre parole, inaspettate e sincere, hanno spazzato via il mio broncio in un attimo... sto ancora sorridendo mentre scrivo queste rislessioni.

Troppo spesso siamo così sicuri dell'affetto e amore degli altri che ci dimentichiamo di pronunciare ogni tanto parole d'amore e di affetto sincero. Insegnamo ai bambini a dire "per piacere, grazie, scusa, posso..." ma insegnamo loro a dire ancheTI VOGLIO BENE n modo spontaneo, sincero, inaspettato?

Qualche tempo fa mia sorella mi chiamò al telefono dopo alcune settimane che non ci sentivamo; la mia prima reazione fu: "Che cosa è successo? Tutto bene?" Lei semplicemente voleva fare due chiacchiere e dirmi che mi voleva bene. Ora ci sentiamo regolarmente e terminiamo sempre le nostre chiamate con TI VOGLIO BENE. Ogni tanto scrivo ai miei anche un sincero TI AMO. Sì, perché il TI VOGLIO BENE e il TI AMO sono un po' differenti... almeno questo ho imparato da Gesù.

"Quand'ebbero fatto colazione, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone di Giovanni, mi ami più di questi?» Egli rispose: «Sì, Signore, tu sai che ti voglio bene». Gesù gli disse: «Pasci i miei agnelli». Gli disse di nuovo, una seconda volta: «Simone di Giovanni, mi ami?» Egli rispose: «Sì, Signore; tu sai che ti voglio bene». Gesù gli disse: «Pastura le mie pecore». Gli disse la terza volta: «Simone di Giovanni, mi vuoi bene?» Pietro fu rattristato che egli avesse detto la terza volta: «Mi vuoi bene?» E gli rispose: «Signore, tu sai ogni cosa; tu conosci che ti voglio bene». Gesù gli disse: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità ti dico che quand'eri più giovane, ti cingevi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio, stenderai le tue mani e un altro ti cingerà e ti condurrà dove non vorresti». Disse questo per indicare con quale morte avrebbe glorificato Dio. E, dopo aver parlato così, gli disse: «Seguimi». (Vangelo di Giovanni 21:16-19)

L'AMORE, quello vero, non è solo sentimento, ma decisione, scelta, sacrificio. Gli apostoli di Cristo hanno imparato da Gesù il prezzo dell'amore, dimostrato non solo con le parole, ma anche e soprattutto con il sacrificio della propria vita sul Calvario. Gli apostoli stessi hanno dimostrato il loro amore e passione per Dio e per il loro Salvatore Gesù seguendolo fino al martirio. 

Potremmo forse dire che il TI VOGLIO BENE sia un sincero sentimento di affetto, ma sbagliamo se pensiamo che l'AMORE SIA SOLO UN SENTIMENTO; SE NON LO SENTIAMO NON C'E' , QUINDI DOBBIAMO ANDARE A CERCARE AMORE DA QUALCHE ALTRA PARTE. 

Gesù nel giardino del Getsemani ha pianto, ha gridato e ha pregato per essere liberato dall'amaro caliche che sapeva lo aspettava di lì a poco. Alla fine, però, scelse di andare fino in fondo perché amava il Padre e amava noi. Grazie al Suo perfetto, sacrificale amore, possiamo avvicinarci a Dio e possiamo diventare Suoi figli: "Ma a tutti quelli che hanno accolto Gesù, Egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio. Tutto ciò che devono fare è credere che Cristo è la loro salvezza. Chi crede in questo, nasce di nuovo. Non si tratta di una rinascita fisica, risultante da un progetto dell'uomo, o dalla sua passione, ma di una nascita spirituale per volontà di Dio. E Cristo divenne uomo e visse qui sulla terra, fra noi, pieno di grazia e di verità. E alcuni di noi hanno visto la Sua gloria, la gloria del Figlio Unico del Padre Celeste...E come Mosè nel deserto innalzò sopra un palo un serpente di bronzo, allo stesso modo Io dovrò essere appeso ad un legno, affinché chiunque crede in me abbia vita eterna. Perché Dio ha amato tanto il mondo da dare il Suo Unico Figlio, perché chiunque crede in Lui non muoia, ma abbia vita eterna. Dio non ha mandato Suo Figlio sulla terra per condannare il mondo, ma per salvarlo. Chi crede nel Figlio di Dio per la propria salvezza non è condannato. Ma chi non crede in Lui, è già giudicato e condannato, proprio per non avergli creduto." dal Vangelo di Giovanni, capp. 1 e 3)

Ho assistito a tanti matrimoni di familiari e amici e ho ascoltato tante sincere e spontanee promesse... ma quanti sposi hanno incorniciato le proprie promesse di matrimonio in bella vista per ricordarsele quando i sentimenti vengono offuscati da broncio e nebbia dovuta alle difficoltà della vita? Quante persone hanno scelto "amori" alternativi perché la realtà del matrimonio non corrispondeva ai sogni di gioventù?

"Chi ama è paziente, pieno di bontà. Chi ama non invidia, non si vanta, non si gonfia di orgoglio. Chi ama non è altezzoso, non fa niente d'indecoroso, non cerca il proprio interesse, non si irrita, né si ricorda dei torti che subisce. Chi ama soffre per le ingiustizie, ma gioisce quando la verità viene a galla. Chi ama è pronto a perdonare ogni cosa, a credere in ogni cosa, a sperare in ogni cosa, a sopportare ogni cosa." (Prima Lettera di Paolo ai Corinzi, cap. 13)

L'autrice del foglietto TI VOGLIO BENE è la mia amica, sorella, coinquilina Katerina Zagorskaia e rispecchia molto bene le parole di Paolo. Un sabato mi ha sorpreso pulendo a fondo tutta la casa per farmi riposare, quindi so che il suo TI VOGLIO BENE è amore vero, pratico e sincero, dimostrato con i fatti e non solo a parole. Credo che ognuno di noi abbia bisogno di ritornare al modello di AMORE di Dio e del Salvatore Gesù Cristo, non solo una volta ogni tanto, ma ogni giorno della nostra vita, finché avremo respiro.








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