venerdì 10 settembre 2021

VENITE A ME...

 

“Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo. Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto e umile di cuore, e voi troverete riposo alle anime vostre; poiché il mio giogo è dolce e il mio carico è leggero.”
Matteo 11:28-30

 

Benvenuto settembre… questa frase appariva sulla mia pagina di un noto social network il primo giorno del mese… e così fa tutti i mesi. Ma mi piace davvero come è iniziato questo mese?

Nella mia cerchia di amicizie, nella mia chiesa, quasi ogni famiglia che conosco sta combattendo delle prove, in alcuni casi emotivamente devastanti. Lutti, malattie, problemi finanziari, conseguenze di scelte sbagliate personali o di altri... Per non parlare poi di notizie molto tristi che ci giungono dai social o dai telegiornali. Quasi ogni giorno qualcuno ci scrive: “pregate per me… per noi… per tizio…” E noi facciamo una catena di preghiera aspettando che Dio risponda COME e QUANDO LUI VOGLIA.  

 

Questo mondo ci piace sempre meno vero? Un’altra cosa che mi infastidisce è la continua richiesta di fondi da parte di associazioni animaliste per salvare i koala, gli orsi bianchi, i pinguini mentre dovunque ci sono persone che vivono nella povertà, padri di famiglia che non trovano lavoro, profughi che fuggono dalla guerra, ammalati che non possono permettersi le cure adeguate. Questo mondo è ingiusto e assurdo. Mi piacciono tantissimo gli orsi e per quanto io possa, rispetto la natura. Ma gli animali non dovrebbero mai sostituire o essere considerati più importanti degli esseri umani… sei d’accordo con me?

 

Ai tempi di Gesù le cose non andavano affatto meglio: l’Impero Romano dominava con crudeltà, se seguivi Gesù venivi cacciato dalla famiglia religiosa e dalla comunità; se eri cieco, zoppo o paralizzato dovevi mendicare e dipendere dalla generosità altrui; se eri sospettato e accusato di delitti che minacciavano l’autorità religiosa o imperiale venivi venduto schiavo, lapidato o crocifisso. 

 

Ecco allora che le parole di Gesù hanno un valore eterno e potente. In una versione in lingua attuale troviamo questa traduzione: Venite da me tutti voi che lavorate sotto un pesante giogo; io vi darò riposo. Prendete il mio giogo e imparate da me, lasciate che v'insegni, perché io sono umile e mite e da me troverete riposo per le vostre anime, perché io do soltanto pesi che non opprimono.”

 

Che cosa ci dice oggi Gesù riguardo alla nostra vita e alle nostre prove? Che cosa ha comunicato a me?

 

Venite a Me, vieni da Me: alle volte ho bisogno di piangere, sfogarmi, riflettere sulle difficolta, ma lo posso fare con Gesù, sapendo che LUI è vivo: IO sarò sempre con voi, fino alla fine del mondo.” (Matteo 28:20)

Voi tutti che vivete sotto un pesante giogo: chi vive difficoltà di qualunque genere si sente spesso oppresso, stanco, devastato, esausto emotivamente. NON SIAMO SOLO NOI CHE VIVIAMO NELLA PROVA; oggigiorno possiamo dire di essere in buona compagnia… chi più chi meno, tutti viviamo periodi così difficili che pensiamo di non farcela proprio ad andare avanti. GESÙ CI COMPRENDE Più di quanto potremmo mai immaginare. 

IO VI DARÒ RIPOSO: mai e poi mai dovremmo arrabbiarci con Dio per i nostri guai o dolori. Dio non ha mai promesso di liberarci dai problemi, ma Gesù ci promette riposo, emotivamente e spiritualmente, alle volte ci permette di riposare anche fisicamente e quando Dio ci obbliga a metterci a letto, nemmeno allora siamo contenti, perché questa è la nostra natura: essere sempre scontenti. Il mondo è ingiusto e spesso subiamo le ingiustizie, ma non siamo soli… DIO È CON NOI. 

Imparare da ME, lasciate che IO vi insegni: qualcuno ha detto: chi ha smesso di imparare ha smesso di vivere. La vita è una scuola: che siamo sani o malati, sposati o single, ricchi o poveri, tutti siamo a scuola e Dio ha stabilito che ognuno di noi viva la vita adatta e necessaria per CONOSCERE LUI E DIVENTARE SIMILI A CRISTO. “Ma noi sappiamo che tutte le cose che capitano A QUELLI CHE AMANO DIO, capitano per il loro bene. Parlo di quelli che sono chiamati secondo il SUO piano prestabilito. Da sempre DIO li ha conosciuti ed amati, da sempre li ha destinati AD ESSERE SIMILI A SUO FIGLIO, in modo che GESÙ fosse il primo di molti fratelli.” (Romani 8:28-29)

 

Ultimamente, una persona in lutto ha detto a chi la voleva confortare: “non mi parlare di Dio, non nominare nemmeno quel nome in mia presenza!” Per me questa condizione è veramente molto triste e difficilmente quella persona sperimenterà il riposo che Gesù offre. 

 

Quello che sto imparando da questo difficile settembre (e ancora non è finito) è che, se non andiamo a GESÙ CONTINUAMENTE, se non fissiamo lo sguardo su DIO INCESSANTEMENTE, se non ci saturiamo della Bibbia GIORNO DOPO GIORNO, continueremo a essere tristi, afflitti, esausti e senza speranza. La scelta è nostra: Dio deve essere la nostra priorità, Gesù il nostro riposo, la Parola di Dio la nostra ispirazione. Altrimenti non ce la faremo mai da soli!

 

1 commento:

  1. Sì la meditazione e spiegazione di queste parole di Gesù è vera e credere a ciò che Egli ci dice è l'unico posto sicuro dove ripararci durante la tempesta!!!! Gesù Cristo il nostro Grande Consolatore può tenerci stretti a Lui quando tutto intorno a noi crolla...Lui ci tiene fermi e saldi quando le emozioni e i sentimenti scuotono tutta la nostra vita.... Grazie o mio Dio per Gesù Cristo

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