venerdì 31 dicembre 2021

Ricordati...


Caspiterina, è da settembre che non apro la Gazzetta e non butto giù due righe da condividere. Quante cose sono accadute a tante persone a me preziose e care in questo lungo periodo. Quante prove, quante difficoltà, quante quarantene... sento spesso dire: "Il Covid ha cambiato tutto, dai rapporti interpersonali alle attività pubbliche..." Se da un lato è vero, dall'altro credo che stiamo imparando un po' tutti ad apprezzare ciò che conta veramente... e non parlo solo della preziosa salute, ma anche degli abbracci che non possiamo più dare o ricevere liberamente, parlo delle persone che non vediamo più o perché ci hanno lasciato definitivamente o perché non ci si può spostare più come una volta, o per tanti altri motivi; parlo anche dei sorrisi nascosti dietro le mascherine chirurgiche... stiamo imparando a sorridere con gli occhi?


Proprio in questi giorni, una mia preziosa amica, ha trascorso 15 ore nella sala d'attesa del Pronto Soccorso, guardando il marito attraverso la vetrata adagiato su una barella in attesa di visita e raggi... 15 lunghe ore pregando e aspettando, insieme ad altre persone angosciate e sofferenti. Facile domandarsi: "Perché? Perché Dio permette che i Suoi fedeli debbano attraversare tali sofferenze?" Oppure possiamo chiederci "Perché no? E perché non a noi? Che cosa posso imparare in questa circostanza?" Dio non è obbligato a rispondere alle nostre domande, ma promette di sostenere i Suoi in mezzo alle difficoltà. Lo ha sperimentato la mia amica e suo marito e l'ho sperimentato anch'io tante volte. Sicuramente esperienze simili a queste ci possono insegnare ciò che conta veramente nella vita. 


Proprio in questi giorni mi ha colpito una parola chiave ripetuta tante volte in tutto l'Antico Testamento nella Bibbia: RICORDATI. Ho fatto una ricerca veloce e ho notato che la parola è usata in due principali situazioni: da un lato, Dio incoraggia i Suoi fedeli a non dimenticare Lui, il Suo operato, le Sue istruzioni e comandamenti; dall'altro lato, la parola è spesso un'invocazione del fedele che sta affrontando delle difficoltà e, in mezzo ad esse, implora Dio a non dimenticarlo nella prova. Ma Dio può veramente dimenticare qualcosa o qualcuno? Certamente no, invece noi si... noi abbiamo la memoria corta, soprattutto quando le cose non vanno così come noi le abbiamo pianificate o sognate. Sapete come la mia amica ha trascorso le 15 ore al Pronto Soccorso? Pregando e ripetendo a memoria brani delle Scritture che aveva precedentemente memorizzato, in modo particolare il Salmo 23: 


"
Il Signore è il mio Pastore, nulla mi manca.  
Egli mi fa riposare in verdeggianti pascoli, mi guida lungo le acque calme. Egli mi ristora l'anima, mi conduce per sentieri di giustizia, per amore del Suo Nome. Quand'anche camminassi nella valle dell'ombra della morte, io non temerei alcun male, perché Tu sei con me; il Tuo bastone e la Tua verga mi danno sicurezza. Per me Tu imbandisci la tavola, sotto gli occhi dei miei nemici; cospargi di olio il mio capo; la mia coppa trabocca. Certo, beni e bontà m'accompagneranno tutti i giorni della mia vita; e io abiterò nella casa del Signore per lunghi giorni."

Uno dei miei brani preferiti in merito al ricordare e al non dimenticare si trova nel Libro dell'Ecclesiale, scritto da Salomone probabilmente nella sua vecchiaia. Mentre ci avviciniamo alla fine del 2021 è bene ricordarci e riflettere su quanta strada abbiamo fatto fino ad oggi, a quante cose meravigliose Dio ci ha concesso e, più di ogni altra cosa, dobbiamo ricordarci di Dio il nostro Creatore prima che...

 

“Ricordati del tuo Creatore finché sei giovane, prima che arrivi l'età degli acciacchi. Verranno gli anni in cui dirai: ‘Non ho più voglia di vivere'.

Allora il sole, la luna e le stelle per te non saranno più luminosi e il cielo sarà sempre nuvoloso. Allora le tue braccia, che ti hanno protetto, tremeranno; le tue gambe, che ti hanno sostenuto, diventeranno deboli. I tuoi denti saranno troppo pochi per masticare il cibo; i tuoi occhi non vedranno più chiaramente. Le tue orecchie diventeranno sorde al rumore della strada. Non sentirai quasi più il rumore della macina del mulino e il canto degli uccelli.  La tua voce sarà debole e tremante. Avrai paura di camminare in salita e ad ogni passo sarai in pericolo di cadere.  I tuoi capelli diventeranno bianchi come i fiori di mandorlo; ti sarà difficile muoverti. Ogni desiderio scomparirà. Poi te ne andrai alla dimora eterna, mentre per le strade piangeranno e faranno lutto.

 

Sii grato per la vita. La vita finirà come si rompe un filo d'argento, o come va in pezzi una lampada d'oro, come s'infrange una brocca per l’acqua e si schianta la carrucola del pozzo. Il tuo corpo ritornerà alla polvere della terra dalla quale fu tratto; il tuo spirito vitale ritornerà a Dio che te l'ha dato.” (Ecclesiaste 12:1-9)

 

Quanti di voi stanno vivendo questo brano in questi giorni? Quanti di voi sono consapevoli quanto me di un corpo che invecchia inesorabilmente? Quanti hanno partecipato a un funerale o hanno salutato persone care in una camera mortuaria? Io ho vissuto e sto vivendo ciò che descrive Salomone riguardo al corpo e rileggere questi versetti mi fa sempre bene, ci fa bene ricordare quanto siamo fragili e quanto abbiamo bisogno di Dio tutti i giorni e in ogni circostanza. Sono anni difficili per tutti, ma lo sono ancor di più per coloro che hanno dimenticato Dio, o non si sono mai curati del loro Creatore, o continuano a pensare che, dopotutto, non esiste un Creatore…

 

Augurando a tutti voi un sereno fine anno, vi incoraggio con le parole di due uomini che stimo moltissimo, vissuti in epoche diverse, ma con la stessa fede nel Grande Sovrano Dio Creatore.

 

“Alla mente che riposa in Te, Tu conservi la pace, la pace perché in Te confida. Confidate per sempre nel Signore, perché il Signore, sì il Signore, è la Roccia dei secoli…. Signore, tu ci darai la pace, perché ogni opera nostra la compi Tu per noi.” (Profeta Isaia, 26:3-4, 12)

 

“Se anche tu all'inizio dell'anno fai delle valutazioni, ti incoraggio a non farlo partendo dalla domanda 'Che cosa voglio io dalla mia vita?" ma ' Che cosa vuole Dio dalla mia vita?'” (Pastore Daniel Ransom)

 

Dio vi benedica, buon fine e buon inizia anno.

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