giovedì 21 aprile 2022

Resurrezione


 

Nei giorni prima di Pasqua, ogni anno, alcune reti televisive trasmettono film non cristiani ma con il tema della morte e resurrezione di Cristo il Messia. Ho volutamente scritto “non cristiani” perché sono fondamentalmente cattolici o religiosi. Ad una amica che mi faceva notare incongruenze in alcune pellicole, ho detto: “se vuoi il punto di vista cristiano sul tema Gesù, leggi la Bibbia, il resto è umano, è hollywoodiano”. Film come Gesù di Franco Zeffirelli, Risorto, L’Inchiesta, La Passione di Cristo, e tanti altri ancora, aggiungono o interpretano gli scritti dei Quattro Vangeli; potrebbero essere anche piacevoli da vedere, ma non sono divinamente ispirati e devono essere sempre visti alla luce delle Sacre Scritture.

 

Ad ogni modo, il giorno di Pasqua, coloro che sono autentici discepoli di Cristo, hanno celebrato, non soltanto la morte di Gesù sulla croce, ma la vittoria di Gesù sulla morte: Egli è risorto dai morti! Ciò che agli occhi umani era una condanna e punizione nel tentativo di far tacere un predicatore scomodo, è diventato fonte di libertà e vittoria, perché la tomba non poté trattenere Gesù.

 

Ho letto tutte e quattro le narrazioni storiche con testimoni attendibili dei Quattro Evangelisti – Matteo, Marco, Luca, Giovanni – i quali ci parlano di questa potente vittoria: Gesù è vivo. Non è morto. Tre giorni prima: processo, condanna, morte, sepoltura, avvolto in tessuti funebri e rinchiuso in una tomba sigillata. Domenica mattina la grande notizia: “Perché cercate il vivente fra i morti? Egli non è qui, ma è risorto proprio come vi aveva predetto...”

 

Qualcuno ha detto: “È qui che il Cristianesimo passa dall'essere un insieme di buone idee da un buon maestro a una fede che cambia la vita. Se la vita di Gesù fosse stata solo insegnamento, amore per le persone e guarigione di malati, sarebbe stato ricordato solo per quelle cose. Ma non è andata così. Tutto il mondo è cambiato perché Lui non è rimasto morto. Quanto ha detto e quanto è stato predetto dai profeti era ed è tutto vero! Risorgendo dai morti Gesù ha sradicato la maledizione del peccato che era su di noi!”

 

Follia? Se ci limitiamo alle nostre capacità di ragionamento, non lo potremo mai comprendere fino in fondo. L’Apostolo Paolo ci incoraggia in 1 Corinzi 2:5: “Affinché la vostra fede fosse fondata non sulla sapienza degli uomini, ma sulla potenza di Dio.”

 

Nell'ottica umana e per alcuni, Gesù che muore sulla Croce, risuscita dai morti e offre redenzione e perdono del peccato all’umanità perduta, beh, è follia o favola per bambini. MA DIO... (Nella mia Bibbia ho segnato in rosso ogni volta che trovo queste due rivoluzionarie parole, MA DIO). MA DIO NOSTRO SIGNORE GESÙ non era solo un uomo morto su una croce, Egli era ed è vero uomo e vero Dio. Se fosse stato solo un uomo, la Sua morte sulla croce sarebbe stata semplicemente la perdita di un grande insegnante e difensore di poveri e malati. Ma Gesù non era solo vero uomo; Egli era anche vero Dio, l’Unigenito Dio proveniente dal Padre, venuto per rivelarci l’amore e la giustizia del Padre: “Nessuno ha mai visto Dio; l'unigenito Dio, che è nel seno del Padre, è quello che l'ha fatto conoscere!” (Vangelo di Giovanni, 1:17-18)

 

“Dio ha prestabilito Gesù Cristo come sacrificio propiziatorio mediante la fede nel Suo sangue, per dimostrare la Sua giustizia, avendo usato tolleranza verso i peccati commessi in passato, al tempo della Sua divina pazienza; e per dimostrare la Sua giustizia nel tempo presente affinché Egli sia giusto e giustifichi colui che ha fede in Gesù.” (Lettera di Paolo ai Romani, 3:25-26) – Propiziatorio = santo, soddisfacente, sostitutivo!

 

Questo è il vero significato di Pasqua e ha molto più valore di tutte quelle tradizioni culturali che non ci facciamo mancare ogni anno. Gesù è morto per te, è morto per me, per placare la giusta ira di Dio contro il nostro peccato... ma è anche risorto per te e per me. Egli non solo ha pagato il prezzo per i nostri peccati; Egli è venuto a donarci una nuova vita! Uno dei miei versetti preferiti e uno dei primi che ho memorizzato è questo: “Sono stato crocifisso con Cristo: non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me! La vita che vivo ora nella carne, la vivo nella fede nel Figlio di Dio, il quale mi ha amato e ha dato sé stesso per me.” (Lettera di Paolo ai Galati 2:20)

 

Quando una persona cara sta morendo, le sue ultime parole sono per noi forse le più preziose, le ascoltiamo con attenzione e le ricorderemo per tutta la vita. Gesù disse e gridò da quella croce delle frasi che dovrebbero toccare i nostri cuori e farci riflettere sul costo pagato per la nostra salvezza.

 

Matteo 27:46: “Eloi, Eloi, lama sabachthani?” – Dio mio, Dio mio perché mi hai abbandonato?” Gesù stava esprimendo la Sua sensazione di abbandono mentre Dio poneva tutti i peccati del mondo su di Lui – cosa questa che ha fatto sì che Dio “abbia dovuto allontanarsi” da Gesù. Mentre Gesù portava il peso del peccato, sperimentava anche, per la prima ed unica volta in tutta l’eternità, una separazione da Dio. 

 

Luca 23:34: “Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno”. Coloro che avevano crocifisso Gesù non erano consapevoli dell’intera portata di ciò che stavano facendo perché non Lo avevano riconosciuto come Messia. La preghiera di Cristo mentre si facevano beffe di Lui è un’espressione della compassione illimitata della grazia divina.

 

Luca 23:42-43: “In verità ti dico: oggi tu sarai con me in paradiso". Con quest’affermazione Gesù assicura a uno dei criminali inchiodati su una croce che alla Sua morte egli starà con Gesù in cielo. Perché? Per aver espresso verbalmente la sua fede in chi è Cristo: “Gesù, ricordati di me quando entrerai nel Tuo Regno!”

 

Luca 23:46: “Padre, nelle Tue mani rimetto il Mio spirito”. Gesù volontariamente consegnava il Suo spirito nelle mani del Padre, indicando che stava per morire e che Dio stava accettando il Suo sacrificio.

 

“Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco, sono diventate nuove. E tutto questo viene da Dio, che ci ha riconciliati con sé per mezzo di Cristo... Colui che non ha conosciuto peccato, egli lo ha fatto diventare peccato per noi, affinché noi diventassimo giustizia di Dio in lui. (2 Corinzi 5:17-21)

 

Trova del tempo oggi, domani, ogni giorno per ringraziare Dio per ciò che Cristo ha fatto per noi!




 

Nessun commento:

Posta un commento